mercoledì 13 agosto 2008

Pasquasia: fanghi industriali? No grazie!


Ospitiamo sul nostro blog un articolo scritto da Salvatore Di Vita, nostro socio, pubblicato nei giorni scorsi su alcuni quotidiani, relativo alle ultime vicende del caso Pasquasia.


Non bastavano i rifiuti nucleari a media ed alta radioattività. Adesso ci sono pure i fanghi industriali di Priolo, pronti per insidiare il sottosuolo della miniera di Pasquasia. Per di più, stando all’ideatore della proposta, i fanghi tossici provenienti dal polo industriale siracusano salverebbero la miniera ennese dal divenire ricettacolo delle scorie radioattive nazionali. “I cittadini di Enna potrebbero stare tranquilli -si legge nell’articolo pubblicato giorni addietro su “La Sicilia”- in quanto la miniera non potrebbe ospitare più pericolosissimi rifiuti radioattivi e la zona potrebbe trarre un adeguato ristoro economico”. Già, perché la presenza dei fanghi escluderebbe lo stoccaggio delle scorie nucleari. O gli uni o le altre. O fanghi o scorie, secondo la paradossale stravaganza del proponente, il deputato regionale dell’Mpa Giuseppe Gennuso. E poi, “ristoro economico”: i soliti trenta denari, in cambio di mondezza della peggiore specie!
Mai a pensare ad un’altra soluzione per quella che è stata, e potenzialmente rimane, tra le più ricche miniere di sali potassici d’Europa. Mai ad interrogarsi sul vero motivo del fermo produttivo di quegli impianti; mai a chiedersi quali possibilità di rilancio ci sono per un’attività che occupava un migliaio di persone, producendo sino a 200mila tonnellate l’anno di fertilizzanti per l’agricoltura.
La notizia del possibile utilizzo di Pasquasia come contenitore di fanghi da subordinare alla presenza di rifiuti nucleari, ha avuto l’effetto di un pugno nello stomaco fra i tanti che ancora si battono per conoscere la causa dell’incremento di leucemie e tumori in tutto il territorio dell’ennese.
E nell’attesa delle risposte e delle auspicate confutazioni ufficiali da parte delle autorità preposte, una valutazione su tutte. L’unico modo per impedire il riuso deteriore di un sito industriale dismesso, è quello di non dismetterlo. Continuare ad estrarre i sali potassici di Pasquasia giacché quel giacimento non è esaurito, e con gli aumenti planetari delle derrate agricole e dei fertilizzanti potrebbe risultare conveniente riavviare quelle produzioni. Si creerebbe sviluppo economico e nuova occupazione, e si scongiurerebbe l’utilizzo del sito per altri fini comunque dannosi per l’ambiente e la popolazione circostante. Perché siffatta ipotesi non entra nell’agenda politica di Gennuso e degli altri politici regionali?

Salvatore Di Vita


La scheda

Negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, la possibilità di sfruttamento dei sali alcalini di Pasquasia veniva stimata in 80, 100 anni. La miniera cessò la sua attività il 27 luglio 1992, quando, a seguito della mancata corresponsione di un elemento accessorio della retribuzione, i lavoratori per protesta si calarono nel sottosuolo, occupandolo. Un evento banale, accaduto altre volte. Ma da allora una serie impressionante di circostanze impedì il riavvio della produzione. I dipendenti divennero la dolorosa massa d’ariete che spingeva presso le Istituzioni per la risoluzione di una vertenza che vedeva sullo sfondo conflitti societari animati da attori politici ed industriali non sempre individuabili.

lunedì 11 agosto 2008

Cronache da Festambiente







Si è conclusa, durante la notte di San Lorenzo, la nona edizione di Festambiente, l'appuntamento estivo di Legambiente, ambientato come sempre nella tradizionale cornice di Villa Ciancio, meglio nota come Villa Roma o Villa delle Rose.
Numerosi i cittadini piazzesi ed i turisti che hanno apprezzato i pomeriggi di spettacolo e le serate musicali, passeggiando tra i viali della Villa, apprezzando le mostre d'arte e le degustazioni proposte dagli espositori di prodotti biologici e tipici della nostra Sicilia.
Il programma di Festambiente 2008 è stato ricco ed impegnativo ed ha dedicato la maggior parte degli appuntamenti in calendario, ai bambini, piccoli cittadini spesso dimenticati in un periodo dell'anno che invece li dovrebbe vedere maggiormente protagonisti.
E così durante le ore mattutine e pomeridiane i volontari di Legambiente e gli animatori di Giovani Orizzonti, hanno dato vita ad un susseguirsi di giochi ed attività per i bambini della Villa Ciancio.
Gradita sorpresa è stata durante questa edizione la presenza all'interno della villa dello staff di animatori professionisti di Fantasie, agenzia di animazione e gestione eventi, che ha voluto essere presente alla manifestazione contribuendo così alla riuscita della manifestazione.
La villa si è così riempita di clowns ed animatori che sono riusciti a strappare sorrisi ed applausi anche ai più grandi.
La giornata di domenica, ha visto anche la presenza dei Mangiafuoco e dei tamburi di Piazza Medioevale, salutati dai presenti come vere e proprie attrazioni.
Ogni giorno, al tramonto, si è aperto lo spazio spettacoli, che ha visto l'esibizione di 2 straordinarie percussioniste dello staff di Fantasie, i Ciarauli ed i i Campo Avvelenato.
Legambiente ringrazia i partners della manifestazione: Fantasie ed Omniaturist per la preziosa collaborazione fornita e tutti i protagonisti della manifestazione: i gruppi musicali, i gruppi di animazione, gli artisti e gli espositori.
Un ringraziamento particolare all'artista Nuccia Cardaci che ha voluto donare un suo olio su tela per la tradizionale pesca di Festambiente.
Non sono mancati piccoli e grandi disguidi, in gran parte risolti, e che ci auspichiamo non si verifichino durante la prossima edizione.