mercoledì 29 aprile 2009

Legambiente Sicilia su accordo bando termovalorizzatori

Termovalorizzatori. “Le condizioni del bando e della gara, di dubbia legittimità e palesemente disincentivanti, appaiono predisposti per scaricare su altri la responsabilità contabile di chi ha fatto le scelte condannate dalla Corte di Giustizia europea. L’annullamento della gara, da parte della Corte di Giustizia europea nel 2007 ha travolto tutto, contratti, scelte progettuali ed autorizzazioni. Occorre fare tutto ex novo”.
Dichiarazione di Mimmo Fontana, presidente Legambiente Sicilia.


“L’annullamento della gara, da parte della Corte di Giustizia europea nel 2007 ha travolto tutto, contratti, scelte progettuali ed autorizzazioni. Non si capisce, quindi, il contenuto dell’accordo presentato oggi e lo stesso bando.
L’ultima delibera di giunta ed il disegno di legge esitato dalla IV commissione all’Ars hanno previsto l’adeguamento del piano dei rifiuti alle normative italiane e comunitarie, che obbligano entro tre anni a raggiungere il 60 per cento di raccolta differenziata. La Regione potrà ovviamente scegliere di chiudere il ciclo integrato dei rifiuti con l’incenerimento della frazione residua (circa il 20 per cento del totale prodotto), ma non lo potrà certamente fare con gli impianti della Falck e della Waste, sovradimensionati (concepiti per bruciare il 100 per cento) e male localizzati. Dovrà essere fatto tutto ex novo. Non è possibile che i costi, relativi a scelte arbitrarie, delle vecchie imprese aggiudicatarie, vengano scaricati sulla Regione, e quindi sui cittadini, o, peggio, alle nuove imprese che eventualmente dovessero aggiudicarsi la gara. Le condizioni del bando e della gara, di dubbia legittimità e palesemente disincentivanti, appaiono predisposti per scaricare su altri la responsabilità contabile di chi ha fatto le scelte condannate dalla Corte di Giustizia europea”.


29 aprile 2009

L’ufficio stampa
Teresa Campagna tel. 338-2116468
Alessandra Ferraro tel. 347-5011812

Nessun commento: