venerdì 3 aprile 2009

“Senatori negazionisti fanno come gli struzzi”

“Negare l’esistenza dei cambiamenti climatici è un atto di irresponsabilità politica oltre che un atteggiamento cieco rispetto alle misure preventive che invece occorre prendere con urgenza, soprattutto da parte di chi governa il Paese che ospiterà i prossimi vertici internazionali su ambiente, clima ed energia. Un approccio infantile, quello dei senatori negazionisti, che per paura di affrontare il problema ne negano l’esistenza. Da senatori che sono stati investiti di una grande responsabilità dagli elettori ci si dovrebbe aspettare ben altro che un comportamento come quello degli struzzi. E’ arrivato il momento di uscire dalle secche dell’ideologismo, di dare alla scienza il ruolo serio che merita e di affrontare la situazione con misure concrete e immediatamente applicabili che Legambiente ha già più volte proposto”.

Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, commenta l’approvazione al Senato di una mozione che nega l’impatto umano sui cambiamenti climatici.

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Dall'Osservatorio Permanente M. Chiello

Il Direttore dell’ausl 4 di Enna ha inviato il 30 marzo scorso all’assessore regionale alla sanità un rapporto di indirizzi e criteri per l’applicazione del Piano di Rientro come suo documento di programmazione. Per lui è un atto dovuto, nel senso che doveva rispettare la data del 31 marzo 2009 per la presentazione dell’atto di programmazione disegnato sui complessivi 486 posti-letto per acuti e 106 per lungodegenza e post-acuti. Dunque ha trasmesso all’assessorato regionale due documenti: quello di programmazione della ospedaliera e l’altro di programmazione della rete territoriale. Per quanto riguarda la programmazione per il nostro Chiello, è stata esaminata la tabella apposita dove in pratica si osserva il declassamento del Pronto Soccorso che si chiamerà Presidio Territoriale di Soccorso (PTS) e che sarà una struttura non in grado di far fronte all’emergenza, tant’è vero che il 118 non porterà più malati in questo ospedale, sarà gestito dal primario di Medicina attuale insieme ai medici del reparto che accogliendo malati acuti, cercheranno di diagnosticarli ed eventualmente accompagnarli in ambulanza verso ospedali in grado di trattare l’emergenza. Tutti gli altri reparti, per acuti, secondo questo piano, spariranno, tranne la Chirurgia che si occuperà di patologie minori in grado di essere risolte in pochi giorni e funzionerà dal lunedì al venerdì (week surgery); la Medicina generale e la Lungodegenza resteranno, ma non potranno trattare le patologie complesse poiché mancherà loro il supporto di servizi e reparti necessari all’emergenza come anestesia e rianimazione, centro trasfusionale, cardiologia. L’elenco dei reparti che chiuderanno è lungo, ma tanto per farlo, chiuderanno Anestesia e rianimazione, Nefrologia (resterà solo la dialisi), Cardiologia, Pediatria, Otorinolaringoiatria, Ostetricia, Urologia, Fisiatria e Riabilitazione, Ortopedia. Verrà lasciata l’Endoscopia digestiva, ma verranno istituite la Flebologia (patologia venosa) e Dermatologia (malattie della pelle) e resteranno in vita una serie di ambulatori e day hospital. Il Laboratorio di Analisi e la Radiologia lavoreranno solo per 12 ore al giorno.

mercoledì 1 aprile 2009

Legambiente Sicilia sul Piano casa

“Il lavoro delle Regioni è stato utile”

“Il lavoro delle Regioni, che ha impedito a Berlusconi di assestare l’ennesimo colpo alla credibilità delle istituzioni del nostro Paese, è stato utile”. Questo il commento di Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia alla notizia dell’intesa raggiunta sul Piano Casa. “Il fatto che siano le Regioni a legiferare – continua - scongiura, infatti, questo pericolo e l’accordo oggi raggiunto dovrebbe fondarsi sulla necessità che gli interventi in materia edilizia siano coerenti con le norme urbanistiche e previste da appositi adeguamenti dei piani regolatori. Viene quindi cancellato l’assunto, sottointeso nella proposta di Berlusconi, secondo il quale per rilanciare il settore dell’edilizia sia indispensabile derogare da ogni norma legislativa e regolamentare.
Dall’altra parte – conclude Fontana - rimane il danno al nostro territorio che verrà aggredito da una nuova colata di cemento che nulla ha a che vedere con i reali fabbisogni di case per coloro che non sono più in condizione di accedere al mercato dell’acquisto o dell’affitto. Ville e villette, oggetto della riforma, sono state realizzate, per la maggior parte dei casi, abusivamente. Per questo motivo il piano rischia di assumere, in Sicilia, una portata ancora più grave, trasformandosi nell’ennesimo premio per i furbi ai danni dei cittadini onesti”.

Palermo 1 aprile 2009

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Rifiuti - riceviamo da IdV e pubblichiamo

Nella sede Provinciale IDV di Enna una delegazione dei Comitati Cittadini Ennesi guidata dal dottor Carlo Garofalo ha incontrato una rappresentanza del partito, guidata dal segretario provinciale Aldo Murella e dal Referente di Valguarnera Paolo Fabiano. Nell’incontro si è approfondito il problema dei rifiuti e del caro bollette in provincia di Enna. Il portavoce dei comitati, dottor Garofalo, ha illustrato ai rappresentanti di IDV un piano economico standard per la raccolta dei rifiuti elaborato per un Comune tipo di 10.000 abitanti, rimodulabile per un qualsiasi altro comune della provincia. Il piano presenta la fattibilità per un progetto “chiavi in mano” di smaltimento dei rifiuti al costo del 50% rispetto al piano economico formulato da Sicilia Ambiente e Ato Rifiuti. Un progetto di alto profilo tecnico-economico, di grande efficacia e soprattutto di grande rilevanza finanziaria nella parte che riduce gli attuali costi di gestione del 50%. IDV ha apprezzato tale progetto, decidendo di farlo proprio, trovandosi in linea con le battaglie di trasparenza, efficienza e legalità che il partito di Antonio Di Pietro porta avanti da sempre in difesa dei cittadini. Italia dei Valori di Enna e i Comitati Cittadini Ennesi porteranno il piano alla conoscenza dei Sindaci e dei Consigli Comunali al fine di una valutazione tecnica, e organizzeranno un incontro-dibattito all’interno di una manifestazione pubblica con la partecipazione degli Enti interessati. In tale incontro sarà invitata a partecipare la Deputazione di IDV ed il Presidente del partito On. Antonio Di Pietro. IDV non ha condiviso l’introduzione degli Ambiti Territoriali Ottimali che, concepiti per abbassare i costi e migliorare i servizi, si sono rivelati esattamente l’opposto. La politica ha utilizzato tali Enti come ufficio di collocamento per fare clientelismo, a danno dei cittadini che ne supportano i costi. La cittadinanza si aspettava città pulite, costi ragionevoli e una sana amministrazione; nulla di tutto ciò si è concretizzato ed il sistema è collassato. Oggi che le tariffe sono state dichiarate illegittime, i cittadini che hanno pagato le tariffe per intero, aspettano di essere risarciti per avere pagato, mentre quelli che si sono rifiutati di pagare aspettano di vedersi riconosciuti l’equità della tassa. Nel frattempo, le città continuano ad essere invase dall’immondizia e gli operatori sono costretti a scioperare per avere lo stipendio. Ogni città dovrebbe essere prima di tutto pulita, soprattutto quando il territorio ha una forte vocazione turistica quale quello ennese: il perdurare dell’attuale disastro è una responsabilità che tutti i politici devono assumersi.