giovedì 18 giugno 2009

Emergenza rifiuti,Legambiente su maxi piano:

“Non è più tempo per annunci ad effetto”

Le cronache di oggi riportano la notizia dell’arrivo in città, il prossimo lunedì, del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Il ministro, a Palermo, illustrerà i dettagli del maxi piano per avviare la raccolta differenziata in città, portando con se una borsa con quattro milioni di euro che confluiranno nelle casse dell’Amia. Non poteva esserci miglior benvenuto per salutare l’insediamento del nuovo direttore dell’Amia, Gaetano Lo Cicero.
“Non scopriamo di certo l’acqua calda - dichiara Giuseppe Messina, portavoce di Legambiente Palermo e coordinatore regionale di Mdc (Movimento difesa del cittadino) – Legambiente, da oltre15 anni, sostiene le ragioni di una gestione dei rifiuti che prevede la raccolta differenziata porta a porta. Non deve essere dimenticata, però, la centralità del cittadino al quale va riconosciuto un sistema di premialità per il corretto smaltimento dei rifiuti differenziati. Ci preoccupa, però che questo possa essere l’ennesimo annuncio spot. Quello che è certo è che le politiche dissennate e poco sostenibili di questa amministrazione hanno prodotto soltanto uno stato di emergenza e un dissesto economico”.
Dissesto che, per altro, interessa quasi tutti gli Ato siciliani che, nella gran parte dei casi, se non avessero per soci enti pubblici, quali sono i comuni, sarebbero già falliti da tempo. La gestione dei rifiuti nella nostra Regione è considerata ancora un grande affare e un’occasione per distribuire posti di sottogoverno. La gestione integrata della quale parlano le norme europee e italiane vigenti e alla quale si ispirano le regioni e i comuni più evoluti di questo paese è ben altra cosa. Eppure anche in Sicilia ci sono quattro Ato che stanno ottenendo risultasti eccezionali nel campo della raccolta differenziata. Ciò dimostra che non vi è un difetto antropologico che impedisce ai siciliani di gestire al meglio i propri rifiuti quanto, piuttosto, un’arretratezza della politica che sostiene gli affari più dello sviluppo della nostra regione.
“L’intervento del ministro Prestigiacomo, che invita alla raccolta differenziata rappresenta l’ennesimo effetto speciale del Governo – sottolinea Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente - Lo stesso ministro, infatti, in spregio alle politiche dell’Unione Europea, che ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, ha con forza voluto la reintroduzione del Cip 6 (Aiuti di stato destinati alla produzione di rinnovabili) per realizzare gli inceneritori siciliani destinati a bruciare tutti i nostri rifiuti. Quali rifiuti dovremmo differenziare quando saranno destinati tutti all’incenerimento? E proprio l’illogicità e l’incoerenza di questo modo di fare politica che ha portato al disastro siciliano” .
Non è più tempo di annunci, è tempo di invertire la rotta.

L’ufficio stampa
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