martedì 12 aprile 2011

12 aprile: la chiesa di Sant'Andrea al centro dei seminari culturali di Legambiente

SETTIMANA DELLA CULTURA 2011: AL VIA LA QUARTA EDIZIONE DEI SEMINARI CULTURALI DI LEGAMBIENTE A PIAZZA ARMERINA.


Si terrà il 12 aprile il primo incontro dei seminari culturali di Salvalarte, appuntamento fisso della primavera di Legambiente a Piazza Armerina dal 2008, quest’anno inserito nella programmazione della XIII edizione della Settimana della Cultura.
I seminari 2011 saranno caratterizzati dal motto comune denominatore “Sicilia sempre clarissima: percorsi e vicissitudini culturali nella Sicilia tardoantica e medioevale”.
I seminari hanno ricevuto il patrocinio della facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Catania e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Mario Sturzo” di Piazza Armerina.
Il primo incontro vedrà al tavolo dei relatori il dottor Tancredi Bella, cultore di Storia dell’arte medioevale presso l’Università degli Studi di Catania, che sarà presentato dalla dottoressa Venera Petralia, dell’Archivio storico diocesano e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Mario Sturzo.
Tema dell’incontro sarà “La chiesa di Sant’Andrea a Piazza Armerina: storia di un priorato del Santo Sepolcro”. Nei mesi successivi si alterneranno, al tavolo dei relatori, accademici delle Università degli Studi di Catania e di Roma.
“Gli appuntamenti Salvalarte – dichiarano i responsabili del circolo Legambiente di Piazza Armerina – costituiscono ormai un riferimento costante e puntuale nel panorama dell’offerta culturale della nostra cittadina. Sin dal 1999 abbiamo dato vita ad importanti dibattiti e realizzato mostre sui beni culturali di Piazza, in particolare sulla Villa del Casale e su Palazzo Trigona cui abbiamo affiancato, negli ultimi anni, un vero e proprio ciclo di seminari, la cui organizzazione è stata resa possibile anche grazie all’impegno di uno dei nostri soci più giovani, Giuseppe Paternicò”.
Il dott. Tancredi Bella, relatore di giorno 12, ha studiato la chiesa di S. Andrea a Piazza Armerina dapprima per la tesi di laurea in Storia dell’arte medievale presso la Facoltà di Lettere di Catania (2005), sotto la relazione della prof.ssa Claudia Guastella. L’argomento è stato poi oggetto di approfondimenti in seno alle ricerche di post-dottorato condotte presso il Centre d’Études Supérieures de Civilisation Médiévale dell’Università di Poitiers. Ulteriori sviluppi sono avvenuti grazie all’attività di ricerca svolta presso il Centro Universitario Cattolico di Roma. Nel quadro della produzione architettonica della Sicilia normanna, il S. Andrea di Piazza Armerina è uno dei monumenti più meritevoli d’attenzione. Le ricerche hanno sistematicamente ricostruito, con opportuna coerenza filologica, le vicende storiche del manufatto architettonico e della perduta domus canonicale, ripercorrendo – in senso cronologico – testimonianze edite e fonti archivistiche ancora inedite. L’edificio chiesastico è stato indagato alla luce dei più recenti parametri proposti dalla comunità scientifica, inquadrandolo nel panorama delle arti in Sicilia e nel Meridione d’Italia nel XII secolo. L’indagine ha mostrato come le vicende del priorato di S. Andrea siano state legate anche alla Terra Santa e come il linguaggio stilistico del monumento, dal punto di vista architettonico e del decoro scultoreo e pittorico, palesi un potenziale collegamento artistico e culturale tra le due sponde del Mediterraneo. L’analisi dei brani di pittura murale ancora conservati in loco, restaurati e staccati durante la seconda metà del secolo scorso, contribuisce al riesame della pittura medievale siciliana, di cui i frammenti studiati rappresentano una rara testimonianza per concentrazione in singolo sito e per qualità.

L’appuntamento è quindi fissato per lunedì 12 aprile alle ore 18.00 presso il centro di Educazione Ambientale del Parco Urbano San Pietro.

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