giovedì 3 marzo 2011

Dalla carta alla carta - a lezione di educazione ambientale con Legambiente


Sabato 26 febbraio gli alunni delle prime classi della scuola media Roncalli-Cascino hanno partecipato alla presentazione di una interessante iniziativa sul recupero e sul riciclo.
A spiegare ai bambini l’importanza del differenziare e del recuperare è stato l’ing. Francesco Accorso, amministratore della Morgan’s srl, piattaforma ecologica ubicata nella zona industriale di Dittaino, che, insieme al circolo Legambiente di Piazza Armerina, ha proposto alle scuole cittadine il progetto didattico dal titolo “Dalla carta alla carta: impariamo a riciclare”, nell’ambito delle attività del Centro di Educazione Ambientale.
“Il progetto – dichiarano i responsabili di Legambiente – è stato avviato in modalità sperimentale presso la scuola media Roncalli-Cascino e presso l’Istituto Comprensivo L. Capuana, che hanno risposto con entusiasmo alla proposta fatta a tutte le scuole di Piazza Armerina. Speriamo - continua Legambiente – di coinvolgere in questo progetto anche le famiglie e i comitati di quartieri perché il messaggio educativo proposto dalla scuola si allarghi a comprendere anche l’ambiente esterno in cui i ragazzi vivono”.
Nelle scuole che hanno aderito al progetto sono state collocate campane per la raccolta carta, di proprietà della Morgan’s, e i ragazzi, da gennaio a maggio, raccoglieranno in classe, ma anche a casa, carta e cartone, che saranno poi trasformati in nuovi quaderni da utilizzare durante il prossimo anno scolastico.
A maggio i ragazzi visiteranno la piattaforma ecologica e poi la cartiera dove vedranno come la carta, da loro raccolta, verrà trasformata in quaderni.
All’incontro è intervenuto anche il dirigente scolastico Sergio Sottosanti che ha sottolineato l’importanza di formare delle coscienze nuove e nuovi comportamenti, partendo dai più giovani e come in questo sia fondamentale il ruolo della scuola pubblica.
Grande l’interesse e moltissime le domande del giovane pubblico che si è dimostrato particolarmente attento. L’ing. Accorso ha spiegato ai ragazzi come accanto all’industria del costruire oggetti nuovi, sta nascendo una industria parallela, specializzata nel recuperare gli oggetti al termine del loro ciclo di utilizzo e come questa dinamica sia di fondamentale importanza per preservare il nostro ambiente ma anche per creare nuove occasioni di lavoro.
Gli incontri proseguiranno nelle prossime settimane con altri gruppi di classi.

mercoledì 2 marzo 2011

Alluvioni in Sicilia. Irresponsabile l'atteggiamento del Governo

Irresponsabile l'atteggiamento del Governo che continua a perdere troppo tempo non affrontando la questione in modo strutturale. Occorre immediatamente realizzare politiche di gestione territoriale realmente sostenibili. Dichiarazione di Mimmo Fontana, presidente Legambiente Sicilia.

Il dissesto idrogeologico non è solo una questione di protezione civile, è soprattutto un problema da affrontare con serie ed efficaci politiche di prevenzione. “Siamo stanchi – continua - di fare le cassandre, è ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità e che si faccia qualcosa per noi siciliani e per il nostro territorio.
Legambiente ha stilato da oltre un decennio le sue proposte evitare il ripetersi di bollettini di cronaca su alluvioni e frane. Quello del denaro che non c'è o non è sufficiente è ormai diventato un alibi. L'obiettivo più urgente - continua Fontana - non deve essere quello di realizzare grandi e costosissimi manufatti e opere, spesso inutili se non dannosi, ma quello di puntare su politiche di gestione territoriale realmente sostenibili. Facendo prevalere questa logica molti interventi indispensabili potranno essere realizzati senza costi aggiuntivi. Facciamo due esempi:
1) avviare una nuova stagione di pianificazione dove i piani rispondano a reali fabbisogni dei cittadini e non agli interessi speculativi. Piani che dovranno, in ogni caso, ridurre il consumo di suolo soprattutto nelle tantissime aree a rischio idrogeologico medio e grave,
2) una nuova stagione di politiche forestali in cui i finanziamenti europei nazionali e regionali, spesso utilizzati in Sicilia solo per alimentare una enorme sacca di precariato, servano invece alla rinaturalizzazione e al rimboschimento delle aree realmente a rischio idrogeologico che interessano abitazioni e infrastrutture pubbliche.
Sono due scelte che abbiamo chiesto a gran voce nei mesi successivi alla tragedia di Giampilieri ma che, nonostante le rassicurazioni, sono rimaste lettera morta. Eppure sia le organizzazioni sindacali dei forestali che il mondo dell’urbanistica hanno mostrato grande interesse e condivisione per le nostre proposte. Addirittura, gli urbanisti, gli ordini professionali e la Legambiente hanno elaborato insieme un DL che anticipa alcuni contenuti di una sempre più indispensabile riforma del governo del territorio. Scelte come queste costituirebbero il cuore di quelle politiche di prevenzioni delle quali abbiamo perso le tracce, per il semplice motivo che i nostri politici sono affaccendati in altre faccende di cui ci sfugge il senso. È ovvio, comunque, che serviranno anche grandi finanziamenti per l'adeguamento di infrastrutture viarie o per la delocalizzazione dei troppi manufatti che si trovano in aree a rischio. Ecco perché sarebbe necessario redigere un piano decennale, da finanziare di anno in anno, con il quale sostenere una grande opera di manutenzione straordinaria del territorio, indispensabile per garantire la sicurezza a quei troppi cittadini che oggi nel nostro paese sono messi a rischio”. Insomma il risanamento del nostro territorio potrebbe diventare anche una grande occasione di riqualificazione e di rilancio economico del settore edilizio.

020311
L’ufficio stampa
Teresa Campagna 338 2116468