venerdì 25 marzo 2011

Missineo annulla il suo programma piazzese del 29 marzo

La segreteria dell'assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Missineo, ci ha comunicato che il programma piazzese dell'assessore, previsto per il giorno 29, (sopralluogo alla Villa del Casale, a Palazzo Trigona, inaugurazione eventi ma soprattutto incontro con il comitato Trigona) è momentaneamente annullato causa coincidenza di audizione in aula.

mercoledì 23 marzo 2011

Martedì 29 marzo l'assessore Missineo incontra 50 associazioni sul caso Trigona

Il Comitato cittadino per Palazzo Trigona Museo della città e del territorio, costituito da 50 associazioni rappresentative dell’intera cittadinanza (Legambiente, Comitato quartiere Monte, Comitato quartiere Canali, Comitato quartiere Castellina, Comitato quartiere Casalotto, C.I.F., A.I.M.A , Assipan, Confcommercio, AGTE – Federagit, Anva Confesercenti, Centro Commerciale naturale “Il mosaico”, ASD Piazza Armerina Calcio, Omniaturist srl, Moysikos SACAM, Emergency, Archeoclub, Fidapa, Lions, Rotary, Copat, Avulss, Associazione Kore, Domus Artis, Centro Socio-Culturale Maria SS. Vittorie, Armerina Emergenza P.C., Agedi, Ordine Cavalieri di Plutia, Italia Nostra, Lega zolfatai, Università popolare tempo libero, Centro studi del Mediterraneo, Sicilia arte e gusto, Giovani Orizzonti, Piazza Medioevale, Cobas, Coldiretti, Inner Wheel, Kiwanis, Il Parnaso, UCIIM, Gruppo Archeologico L. Villari, Confagricoltura, Ordine Santo Sepolcro, Avis, ASD Jozzo Sporting Club, ASD Disabili Erei onlus, Tennis Club Piazza Armerina, Fondazione Prospero Intorcetta-cultura aperta, Associazione Tyracia), incontrerà martedì 29 marzo l’assessore regionale per i Beni Culturali, Sebastiano Missineo.

L’incontro si svolgerà alle ore 18.00 presso il teatro Garibaldi e vedrà anche la partecipazione del sindaco Nigrelli, del direttore Meli e dell’assessore provinciale Campo.

Il comitato cittadino per Palazzo Trigona, nato 10 anni fa, con lo slogan “Una città per il museo, un Museo per la città”, per chiedere con forza il restauro del palazzo, si è ricostituito a metà dicembre 2010 ed ha, in breve tempo, aggregato tutte le componenti culturali, sociali, sportive ed economiche della città. Durante il mese di febbraio ha messo in campo una forte azione di sensibilizzazione della città, con uscite in piazza ed azioni pubbliche supportando la campagna nazionale Abbracciamo la cultura.

Il comitato cittadino consegnerà all’assessore Missineo le 4500 firme raccolte a sostegno di un appello per Palazzo Trigona con cui la città intera chiede un futuro da Museo per lo storico palazzo ma soprattutto la messa in campo di un’azione sinergica e duratura perché il centro storico di Piazza Armerina sia trasformato in polo culturale d’eccellenza in diretto rapporto con la Villa Romana del Casale, attrattore turistico e volano di sviluppo economico per l’intera città, e non venga emarginato dalle attuali dinamiche dei flussi turistici.

A supporto di questa richiesta il comitato chiede che tutte le istituzioni competenti, da quelle regionali a quelle locali, si attivino perché venga istituito il biglietto unico Villa Romana del Casale – Museo di Palazzo Trigona e che il Museo venga supportato da adeguato ordinamento museale e piano di gestione, attualmente inesistenti.
Inoltre il comitato chiede che vengano attivate tutte le procedure necessarie per il rientro dei reperti archeologici appartenenti al nostro territorio, e che il Museo Trigona sia supportato da risorse finanziarie e gestionali certe e di lungo respiro che garantiscano, nel tempo, la continuità del Museo.

L’incontro di giorno 29 è pubblico e la cittadinanza è invitata a partecipare.

martedì 22 marzo 2011

LEGAMBIENTE SICILIA ANNUNCIA LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE NELLA VICENDA DELLA MINIERA DI PASQUASIA

Aprire il vaso di Pandora della miniera di Pasquasia per capire cosa è stato tombato, i rischi per l’ambiente e le popolazioni e gli eventuali coinvolgimenti di organizzazioni mafiose
La vicenda della miniera dell’ex miniera di zolfo di Pasquasia, in provincia di Enna, riapparsa alla ribalta della cronaca prima con la notizia di conclusione dei primi accertamenti effettuati nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Procura della repubblica di Enna e adesso con il decreto di sequestro e l’emissione di avvisi di garanzia, è preoccupante.
La relazioni dei tecnici incaricati delle indagini, secondo quanto riportato dalla stampa, parla di oltre un milione di metri cubi di rifiuti speciali, altamente pericolosi, disseminati direttamente sul suolo risultato contaminato.
Ma a destare particolare allarme è la notizia che nel corso dei sopralluoghi sarebbero stati rinvenuti circa cento bidoni, contenetti sostanze tossiche pericolose e la presenza di apparecchiature contenenti Cesio 137, sostanza altamente radioattiva.
Se ciò corrisponde a vero si confermerebbero le dichiarazioni inquietanti fatte nel 1992 dal pentito di mafia, Leonardo Messina, ex caposquadra nella miniera, il quale rivelò che nelle gallerie erano stati stoccati rifiuti radioattivi. La miniera era stata chiusa proprio nel 1992 per motivi non ancora chiari.
“È doveroso aprire il “vaso di pandora” della miniera di Pasquasia – afferma Tiziano Granata responsabile dell’Osservatorio Regionale Ambiente & Legalità di Legambiente Sicilia - per capire cosa sia stato tombato all’interno di quella miniera e i rischi per la popolazione e l’ambiente e individuare i responsabili e gli eventuali coinvolgimenti della criminalità organizzata”.
Per questo Legambiente Sicilia annuncia l’intenzione di costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento giudiziario per seguire la vicenda da vicino ed ha già dato mandato ai legali del Centro di Azione Giuridica di Legambiente Sicilia coordinati dall’Avv. Nicola Giudice di avviare le procedure.
Palermo, 21 marzo 2011