venerdì 20 maggio 2011

Sabato 21 maggio: catene umane per chiudere il nucleare. La Sicilia si mobilita


Saluggia, Caorso, Chioggia, Monfalcone, Montalto, Termoli, Nardò, Scanzano Jonico, Foce del Sele, Palma di MontechiaroL'ITALIA NON VUOLE TORNARE AL NUCLEARE - STOP ALLA CENSURA SUI REFERENDUM
IL PARLAMENTO NON CANCELLI IL DIRITTO A DECIDERE SUL NOSTRO FUTURO
SABATO 21 MAGGIO ORE 10.30 PALMA DI MONTECHIARO

A pochi giorni dal plebiscito antinucleare in Sardegna e mentre la Camera dei deputati discute del decreto Omnibus che vuole cancellare il referendum sull'atomo del 12 e 13 giugno, in Italia si terrà una delle più grandi manifestazioni antinucleari dai tempi del referendum del 1987.
Sabato 21 maggio dieci catene umane, organizzate dal Comitato Vota Sì per fermare il nucleare, cingeranno altrettanti siti nucleari o candidati a diventarlo, per dire no all'assurdo ritorno italiano all'energia atomica proprio mentre il mondo guarda sgomento il dramma di Fukushima e si interroga sul futuro dell'atomo. Non vogliamo - affermano le oltre 80 associazioni del Comitato - che il nostro Paese faccia una scelta antistorica, antieconomica e soprattutto pericolosa.
La prima catena umana della giornata si terrà in Sicilia, a Palma di Montechiaro. L'appuntamento è alle ore 10.30 alla scalinata della Chiesa Madre.
La costa agrigentina nei pressi di Palma di Montechiaro è oggetto di studio per la localizzazione di una centrale nucleare, per la disponibilità di acqua e la relativa stabilità sismica della zona.
Dalle catene umane si leverà anche un grido di protesta contro la disinformazione e la sordina messa allappuntamento referendario: gli italiani hanno il diritto di sapere quello che sta capitando al referendum nucleare. E proprio contro i tentativi di sabotare l'appuntamento col voto del 12 e 13 giugno, il Comitato rivolge un appello ai deputati: il Parlamento non si presti al raggiro del decreto Omnibus che vuole cancellare il referendum senza fermare veramente i programmi atomici del governo. Dica no a questo scippo di democrazia.

Il Comitato. Acli - dipartimento Pace e Stili di vita, Acu Onlus- Associazione consumatori Utenti, AAM terra nuova, AIAB, Alleanza per il Clima, ALPA-Associazione Lavoratori Produttori Agroalimentare, ALPA Lazio, Alternativa, AltraMente, Altro.Ve Rete per un altro veneto, Amici della Terra, Arci, Arci servizio Civile, Articolo 21, ASud, Auser, Beati i costruttori di pace,CEF Comitato Energia Felice, Cepes, Cgil regionale Abruzzo, Cgil regionale Lazio, Cgil regionale Umbria, Città Amica, Cittadinanzattiva, Comitato SI' alle Rinnovabili NO al nucleare, Coordinamento Antinucleare Salute Ambiente, CRBM Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Diritti al cuore, ECO, Ecologisti Democratici, Emergency, EnergoClub Onlus, Eurosolar Italia, FAI Fondo ambiente italiano, Fairtrade Italia, Fare Verde, Federazione nazionale Pro Natura, Federconsumatori, Fiom Cgil, Focsiv - Volontari nel mondo, Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus, Forum Ambientalista, Greenpeace, Greenreport, ISDE-Medici per l'Ambiente, Italia Nostra, The Jane Goodall Institute Italia onlus, La Nuova Ecologia, L'Altro Quotidiano, Lega Consumatori, Legambiente, Libera Associazione Origine, Libera Contro le mafie, Libera Università di Alcatraz, Liberacittadinanza, LIPU-Birdlife Italia, Mani Tese, MCE- Movimento Cooperazione Educativa, MIR - Movimento Internazionale Riconciliazione, Mom&Woman, Mountain Wilderness Italia, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento per la Decrescita Felice, Otherearth forum energia ricerca, PaneAcqua, Popolo Viola, QualEnergia,Rete degli Studenti Medi, Rete della Conoscenza (Uds-Link), Rigas, Rivista Confronti, Servizio Civile Internazionale S.C.I., Slow Food, Terra Nuova, Terra Quotidiano, Terra! Onlus, Uil Puglia, Unione degli Universitari, VAS, WWF, XXV Aprile, Ya Basta.
Segreteria Organizzativa
Comitato Siciliano "Vota SI per fermare il nucleare"
via Tripoli 3 -tel.091.301663 fax 091.6264139
C.F.97259130827
su facebook "Vota SI per fermare il nucleare - Comitato referendario Sicilia"



Palermo 19 maggio 2011

www.fermiamoilnucleareinsicilia.it

martedì 17 maggio 2011

La Sardegna ha votato SI per fermare il nucleare


NUCLEARE. COMITATO VOTA Sì: SARDEGNA, VITTORIA ECLATANTE PER TUTTO IL PAESE
RISULTATO A DISPETTO DELLA DISINFORMAZIONE E DEI BOICOTTAGGI

“Il ‘no’ al nucleare ha stravinto. Un segnale chiaro a chi pensa che gli italiani si faranno prendere per il naso. Dalla Sardegna arriva una vittoria eclatante, e non solo per i cittadini dell’isola. Ogni italiano voterebbe allo stesso modo. Il Parlamento nazionale, che domani si appresta a decidere sul finto stop al nucleare proposto dal governo, ne prenda atto”. Le oltre 80 associazioni del Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’ esultano all’esito del referendum consultivo: “Un risultato eclatante vista la scarsissima presa degli ultimi referendum. E tanto più forte perché arriva dopo mesi di disinformazione e boicottaggio sul nucleare”.
Il comitato sottolinea la portata del voto: “In Sardegna il quorum è stato calcolato sul totale degli aventi diritto al voto,circa 1.480.000 persone. Solo il 25% dei quali è stato interessato anche dalle amministrative (93 comuni su 377). Segno che il no degli italiani al nucleare vince anche sui trucchetti come il mancato accorpamento alle amministrative – che ci costa 400 milioni di euro circa – e la disinformazione: dalla moratoria sulle centrali al regolamento Rai approvato con un mese di ritardo fino al finto stop in discussione domani alla Camera”. Proprio ai deputati il le associazioni rivolgono un appello: “Non si prestino alla presa in giro contenuta nel decreto Omnibus: non basta mettere in pausa il nucleare, bisogna cancellarlo e aprire le porte ad un futuro libero da scorie e radiazioni”.

www.fermiamoilnucleare.it