sabato 13 agosto 2011

Mare, sequestrato depuratore di Gela


Legambiente: "Ancora una volta Goletta Verde si conferma sentinella dei mari"

"Alla Capitaneria di Porto e alla Guardia Costiera di Gela va il nostro plauso per la solerzia con la quale hanno raccolto la denuncia di Goletta Verde e dei cittadini e verificato la situazione alla foce del torrente Gattano dove le nostre analisi hanno riscontrato un forte inquinamento.
Nonostante le rassicurazioni fornite dalla società che gestisce la depurazione nella provincia di Caltanissetta, questo sequestro conferma per l'ennesima volta
l'attendibilità delle analisi di Goletta Verde e anche l'utilità di una campagna che da 26 anni è sentinella dei mari italiani. Attendiamo ora gli esiti dell'indagine ma si provveda subito a mettere in sicurezza tutta la zona oggetto dello sversamento.
L'area di Gela, infatti, è già fortemente provata da un inquinamento industriale che deve essere risanato e non ha certo bisogno di ulteriori fonti inquinanti".
Così il responsabile scientifico di Legambiente Stefano Ciafani, commenta il sequestro del depuratore biologico delle acque reflue del quartiere Macchitella di Gela, amministrato dalla società Caltaqua, il soggetto gestore dell'ATO idrico di Caltanissetta.
"E' molto grave che ad essere colti con le mani nel sacco siano stati proprio i dipendenti della società privata che gestisce non solo la depurazione ma anche le
acque per uso civile della provincia di Caltanissetta - ha aggiunto Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia -. Un segno evidente che affidare ai privati la
gestione di beni pubblici non è sempre garanzia di efficienza. Ci appelliamo - ha concluso Fontana - all'Assessore al Territorio e Ambiente della Regione Sicilia perché assuma l'onere di risolvere la disastrosa situazione della depurazione in tutta la regione. Ricordo infatti, che ben 90 comuni siciliani sono totalmente privi di depuratori e, come dimostra questa vicenda , anche dove ci sono la gestione è spesso fallimentare".

L'Ufficio stampa Legambiente
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mercoledì 10 agosto 2011

Legambiente Sicilia ricorda Ludovico Corrao

Ludovico Corrao è stato il primo socio del Circolo Legambiente Valle del Belìce, ha partecipato con entusiasmo a tutte le edizioni di Salvalarte Belìce, ha accolto i partecipanti del Viaggio nella Memoria. Sempre presente a tutte le manifestazioni, ha apprezzato la Rete Museale e Naturale Belicina.

Ricordiamo il suo pensiero in occasione del 1° Viaggio nella Memoria: "Se si fosse dato spazio ai fattori culturali, oggi le città del Belice non sarebbero città fantasma. Solo la cultura può darci sostegno e slancio nella scoperta del nuovo genius loci, nella ricostruita identità fatta di molteplicità di culture e linguaggi, di accoglienza e di convivenza pacifica con gli altri popoli del Mediterraneo che alla Sicilia conferirono splendori di civiltà, identità e solidarietà per la pace e lo sviluppo".
“Memoria e Bellezza”, da valorizzare e da salvare, hanno tracciato il filo conduttore nelle quattro campagne di Salvalarte Belìce, idee e suggerimenti sempre puntuali sono stati il contributo di Ludovico Corrao, ma saranno sempre insufficienti per ricordarlo. Negli ultimi anni nel Belìce, dopo i fasti delle prime edizioni delle Orestiadi, si era interrotto il dialogo culturale tra le città e le persone; insieme abbiamo cercato, con decine di iniziative organizzate in tutti i Comuni, di riprendere quel discorso culturale. Con il sostegno e le attenzioni di Corrao “conoscitore” della cultura belicina, abbiamo promosso le aree archeologiche minori e poco conosciute, gli artisti del Belìce, Nick La Rocca, Sanfilippo, abbiamo affrontato dibattiti sul restauro, sulla conservazione dell’arte contemporanea, e lanciato le basi per nuovi temi. Abbiamo fatto conoscere, anche ai belicini, tanti luoghi e siti culturali e naturalistici meravigliosi e spesso unici. La nascita della Rete Museale e Naturale Belicina è stata un’occasione molto apprezzata, anche perché, attraverso un lungo e faticoso percorso, ha permesso di superare atavici campanilismi e di comprendere che bisogna stare uniti, perché qui la storia è unica e la memoria resta viva e forte. L’impegno politico per l’arte, la cultura e l’architettura, le innumerevoli opere, gli incontri tra i popoli del Mediterraneo, promossi da Ludovico, adesso sono l’eredità lasciataci per la Valle del Belice e per tutta la Sicilia. Siamo profondamente dispiaciuti per la perdita di un grande uomo, che ha contribuito ad accrescere la cultura nazionale e internazionale, ma soprattutto che è stato capace di rovesciare le sorti delle pietre del dolore post sisma in pietre della bellezza e della memoria. Gibellina, la sua opera principale di politico e intellettuale, resta il suo sogno, una città d’arte che continuerà a vivere, perché come diceva lui, “le città non si fanno in trenta anni”.
10 agosto 2011
L’ufficio stampa
Teresa Campagna tel. 338-2116468