martedì 20 marzo 2012

A PIAZZA ARMERINA GLI ALBERI FANNO A PUGNI CON IL CIELO



Gli alberi si proiettano verso l’alto, eleganti con i loro rami ricoperti di foglie che cambiano colore con le stagioni, perché come dice il poeta indiano Rabindranath Tagore, "gli alberi sono l'estremo sforzo della terra per parlare al cielo...".
A Piazza Armerina però, gli alberi, più che parlare, dialogare con il cielo, sembrano mostrare i pugni al cielo.
E’ questa l’immagine che si materializza nella nostra mente passeggiando in questi giorni per la città.
La potatura degli alberi è sicuramente indispensabile, ma forse sarebbe meglio intervenire in modo più attento, senza dare l’impressione di voler trarre il massimo vantaggio, e cioè la massima quantità di legna, da quei polveri alberi che probabilmente non riusciranno a fare ombra la prossima estate.
E’ per questo che rivolgiamo appello ai responsabili del verde pubblico perché siano più attenti durante la delicata fase di potatura, considerato fra l’altro, che sembra già essere arrivata la primavera e i rami degli alberi (da potare) cominciano a riempirsi di verdi germogli.


L’UFFICIO STAMPA PIAZZAMBIENTE

lunedì 19 marzo 2012

Legge acqua pubblica all’esame della IV Commissione.


I promotori: vigileremo sull’operato degli On.li componenti e ne daremo conto ai cittadini
Palermo, 17 marzo. La IV^ Commissione Ambiente e territorio ha avviato il 13 marzo scorso la trattazione del primo testo di legge promosso nella nostra Regione per iniziativa Popolare e dei Consigli Comunali/Provinciali, per ripubblicizzare l’acqua in Sicilia.

Il Comitato promotore della legge, il Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni e il Coordinamento degli Enti Locali per l’Acqua Bene Comune, chiedono con forza ai componenti della IV^ Commissione che venga rispettata la volontà popolare espressa dalla maggioranza degli elettori col Referendum di giugno. Una indicazione politica chiara, che mette tutte le parti politiche di fronte alla responsabilità di fare uscire i privati dalla gestione del bene comune primario sul quale non si devono fare profitti.

“Vigileremo sull’operato di ognuno dei 14 Componenti, che dovranno rispondere innanzi tutto ai 2.079.819 siciliani che il 12 e 13 giugno hanno detto col 97,9% SI all’acqua Bene Comune. Confidiamo nella loro volontà di mettersi in sintonia con gli elettori. La nostra Regione ha già visto il fallimento delle gestioni privatizzate, ed i cittadini stanno già pagando a caro prezzo scelte politiche sulla cui legittimità e trasparenza ci sarebbe molto da dire.”

L’approvazione del testo di legge darebbe alla Sicilia una riforma organica del settore in grado di coniugare il soddisfacimento di un bisogno primario nella forma pubblica e partecipativa, con la lotta al dissesto idrogeologico ed uno sviluppo economico compatibile con le ragioni della difesa dell’ambiente.
I promotori hanno chiesto un incontro con i Capigruppo parlamentari all’ARS per sostenere l’approvazione del testo.

Il coordinamento nazionale per l'acqua bene comune rivolge appello agli onorevoli siciliani

Gentili Onorevoli,

il testo della proposta regionale di iniziativa popolare e dei consigli comunali dal titolo «Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Adeguamento della disciplina del servizio idrico alle risultanze del referendum popolare del 12-13 giugno 2011» che vi apprestate a discutere in Commissione, riconosce alla Assemblea regionale siciliana il delicato compito di recepire lo spirito e i principi giuridici emersi nella tornata referendaria della scorsa primavera.

Si tratta infatti di una proposta che contiene il recepimento dello spirito referendario, basato sul principio generale che l’acqua è un bene comune, pubblico e universale. Pertanto, l’accesso alle risorse idriche costituisce per l’umanità un diritto fondamentale e inalienabile. Nel testo sottoposto alla vostra cortese attenzione per l’approvazione è riportato espressamente che tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e che non possono essere mercificate, che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale e che la sua gestione è realizzata senza finalità di lucro e finanziata attraverso la fiscalità generale o attraverso meccanismi tariffari.

L’obiettivo vuole essere quello di ripubblicizzare la società per azioni Siciliacque e tutte le altre società di gestione del servizio idrico integrato dell’isola, e di introdurre la forma partecipativa già prevista dalla convenzione Århus.

Si ritiene che un’attenta e responsabile gestione pubblica dell’intero ciclo delle acque attraverso aziende speciali o Enti di diritto pubblico così come contemplate dal Testo unico degli Enti locali sia in grado di garantire il soddisfacimento del bisogno primario dell’accesso all’acqua e di coniugare la sostenibilità ambientale, economica e sociale con la pianificazione territoriale, combattendo il dissesto idrogeologico.

L’approvazione di questa proposta di legge con la sua successiva conversione in legge nell’Aula dell’Assemblea regionale, andrebbe a costituire il primo e importante modello di recepimento normativo regionale dei principi espressi nei quesiti referendari che il Coordinamento nazionale degli Enti locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico, il Forum Italiano dei movimenti per l’acqua bene comune, insomma, i ventisette milioni di italiani che nel referendum si sono espressi per la gestione pubblica dell’acqua attendono da troppi mesi ormai.

Se approvata, questa legge diventerà un sicuro punto di riferimento per tutte le altre regioni italiane. Non solo. Sarà un esempio, anche e soprattutto per la politica nazionale, di come sia possibile rispettare la volontà popolare e, con essa, la democrazia.

Distinti Saluti Dr Bengasi Battisti

Portavoce coordinamento nazionale degli Enti locali per
l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico

domenica 18 marzo 2012

GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA: Legambiente incontra i più piccoli per responsabilizzarli ad un uso corretto dell'acqua, fonte di vita


Il prossimo 22 marzo si celebrerà la Giornata mondiale dell’acqua, una giornata speciale istituita dall’ONU a partire dal 1992, che ogni anno acquisisce sempre più importanza. Il circolo Legambiente di Piazza Armerina, come già negli anni passati, ha deciso di parlare di questo tema così importante per la vita sulla Terra, con i bambini, perché possano impegnarsi al meglio, già da piccoli, per costruire un mondo migliore.
L’ acqua non solo è un elemento fondamentale in natura, per o sviluppo della vita sulla terra, degli animali e delle piante ma è anche fondamentale nella nostra alimentazione, ogni anno però vengono registrati sprechi d’acqua enormi, e questo è uno dei motivi per cui la Giornata mondiale dell’acqua è diventata così importante.
I volontari di Legambiente incontreranno, domenica 18 marzo, i bambini che frequentano il catechismo presso la Basilica Cattedrale. Per parlare dell’importanza dell’acqua e dei suoi vari usi, da quelli religiosi a quelli civili.
Dichiarano i responsabili di Legambiente “Ad oggi sul nostro pianeta ci sono circa 7 miliardi di persone da sfamare ed entro il 2050 la popolazione dovrebbe aumentare di altri 2 miliardi, ognuno di noi beve da 2 a 4 litri di acqua al giorno, la maggior parte della quale è incorporata nel cibo che mangiamo. L’acqua non è una risorsa inesauribile e il messaggio che si vuole trasmettere con questa è appunto di non sprecarla utilizzandola come un bene prezioso. La vita di tutti noi inizia nell’acqua, trascorre nell’acqua e con l’acqua, non esiste senza acqua! L’acqua è il bene comune più prezioso, un diritto di tutta l’umanità! L’acqua appartiene a tutti e non può essere ridotta a una merce”.
Nel mondo, quasi 900 milioni di persone non hanno accesso all’acqua sicura, quasi 2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile, quasi 3 miliardi di persone vivono senza servizi igienico–sanitari. Un bambino ogni 20 secondi muore per problemi e malattie connesse alla sua mancanza. Anche in Italia ci sono zone dove l’acqua è razionata per tutto l’anno. L’acqua è tanto preziosa da meritarsi l’appellativo “oro blu” sui mercati finanziari, generare conflitti, influenzare migrazioni. Ma soprattutto, determinare il futuro dell’umanità. E mentre ogni anno 5 milioni di persone muoiono per malattie connesse all’acqua, il 12% della popolazione mondiale usa e spreca l’85% del bene più prezioso del pianeta.
“Il tema dell’acqua, e del diritto all’acqua – continua Legambiente – è oggi quanto mai attuale, specialmente dopo che il referendum del 2011 ha sancito la volontà degli italiani del ritorno all’acqua pubblica, volontà purtroppo ancora disattesa”.


L’UFFICIO STAMPA PIAZZAMBIENTE