martedì 3 dicembre 2013

Legambiente Sicilia promuove il GAES - Gruppo d'acquisto eco-solidale

“La Legambiente Sicilia” intende realizzare un progetto regionale che promuova la nascita di un Gruppo d’Acquisto Eco-solidale.

Taormina: Legambiente Sicilia promuove la nascita di un Gruppo d’acquisto eco-solidaleNon si tratta di una compravendita, ma di un acquisto collettivo, senza nessun margine o ricarico: questo significa che la quota pagata da ciascun aderente corrisponderà direttamente alla sua quota di prodotto (comprensivo naturalmente delle piccole spese accessorie e di gestione sostenute dall’associazione e dettagliatamente documentate). L’Associazione mette a disposizione le proprie strutture fisiche e organizzative e un portale informatico al fine di facilitare il contatto tra i consumatori – soci e i produttori, la gestione degli ordini e il ritiro degli stessi.
Ogni settimana i soci – aderenti al GAES riceveranno (via e-mail) una lista della spesa, in cui saranno indicati i prodotti disponibili, i relativi prezzi e una breve descrizione delle aziende produttrici. Inoltre la lista sarà presente in formato cartaceo presso la sede. Vi sarà indicato il giorno di chiusura degli ordini e il giorno di consegna, che avverrà presso le sedi dei Circoli aderenti all’iniziativa. La merce dovrà essere necessariamente ritirata il giorno stesso, per ragioni igienico sanitarie non può restare in giacenza. Il pagamento si effettuerà al momento del ritiro. Aderire al GAES Sicilia è SEMPLICISSIMO, basta iscriversi al Gruppo di Acquisto Eco Solidale della Legambiente Sicilia e accettare il regolamento del Gruppo. Per iscriversi basterà inviare una mail all’indirizzo gaesicilia@legambientesicilia.it con i propri dati ed indirizzo mail. Vi verrà inviata una mail con la richiesta di iscrizione e i recapiti del Circolo aderente all’iniziativa a voi più vicina.
-         una migliore alimentazione dei cittadini contemperata al massimo risparmio nell’acquisto di prodotti di qualità per le famiglie;
-         un consumo più consapevole in riferimento alla sostenibilità delle produzioni;
-         la valorizzazione dell’identità territoriale attraverso la promozione  dei prodotti locali.

Gli strumenti utilizzati saranno essenzialmente:
-         la concertazione tra produttori, consumatori e, qualora necessario, anche con le associazioni di categoria;
-         promozione della filiera corta (consumo a km. Zero) mediante l’individuazione, il controllo e la selezione di prodotti siciliani di qualità e la conseguente creazione di uno o più panieri alimentari.

Chi è interessato alla partecipazione ad un Gruppo d’Acquisto Eco-solidale a Piazza Armerina e dintorni, che potrà, naturalmente, essere creato solo se vi sono abbastanza partecipant,i o vuole proporsi come produttore locale interessato per il progetto, è pregato di contattare per e-mail il  Circolo Piazzambiente piazzambiente@legambientesicilia.it.
Per ulteriori informazioni: https://www.facebook.com/gaesicilia

giovedì 28 novembre 2013

Festa dell'albero - nasce il giardino dell'accoglienza e della memoria a Piazza Armerina

FESTA DELL’ALBERO 2013: GLI APPUNTAMENTI A PIAZZA ARMERINA

PIANTATI 100 ALBERI PER 100 BAMBINI. PIANTATO L’ALBERO DELL’ACCOGLIENZA ALLA VILLA ROMA

CHIESTO IL RECEPIMENTO DELLA LEGGE 10/2013 E LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO DEL VERDE

SABATO PROSSIMO NASCERA’ IL GIARDINO DELL’ACCOGLIENZA, DEDICATO AI DIRITTI DEI MIGRANTI,
IN VIA PIANO SANT’IPPOLITO

Ha avuto inizio sabato scorso, 23 novembre, la lunga Festa dell'albero di Legambiente a Piazza Armerina, dedicata all’accoglienza e ai diritti dei migranti. La tragedia di Lampedusa ci impone di riflettere non solo sul dramma umano di migliaia di persone che si espongono al rischio della morte pur di avere una minima speranza di vita e umanità ma anche sul dramma di una sopravvivenza degna che il nostro Paese continua a ostacolare.
Ed è per questo che l’associazione ha  deciso di lanciare un messaggio di accoglienza, parità di diritti e pace attraverso un gesto concreto: quello di piantare nuovi alberi, simboli per eccellenza di radicamento e appartenenza al territorio.
La prima tappa della Festa dell’albero a Piazza Armerina ha visto in scena le classi 2A e 2B, plesso San Pietro, del II Circolo Didattico G. Falcone, le classi 1A e 1B del plesso Trinità (ex I.C. Capuana) e la seconda classe del plesso Teatini del III Circolo Didattico. Gli studenti della classe seconda commerciale dell’IIS L.da Vinci hanno supportato i volontari di Legambiente e i bambini durante le operazioni di piantumazione dei piccoli alberi.
100 bambini, accompagnati dalle loro maestre, ma anche da molti genitori, sono stati accolti alla Villa Roma  dai volontari di Legambiente che già dalle prime ore del mattino, supportati dall’impresa D’Andrea, avevano preparato le buche per ospitare nuovi alberi e siepi messi a disposizione dall’associazione. La manifestazione si  è svolta in un clima di allegria e divertimento generale e ha registrato la presenza del vicesindaco e assessore al verde pubblico, Giuseppe Mattia, cui il circolo di Legambiente, ha consegnato formalmente gli alberi e le siepi piantate dai bambini.
“Ad ogni Festa dell’albero – dichiara Paola Di Vita, presidente del circolo Legambiente di Piazza Armerina – abbiamo sempre chiesto all’amministrazione comunale di recepire la legge 113/92 che imponeva ai comuni di piantumare un albero per ogni bambino nato ottenendo sempre la promessa ma mai il risultato. Anche quest’anno abbiamo chiesto alla nuova amministrazione di mettere in atto la legge, recepita nel frattempo dalla L. 10/2013 con l’imposizione dell’obbligo della piantumazione degli alberi per ogni bambino nato o adottato ma anche della redazione di un “bilancio verde“ a fine mandato che dimostri l’impatto dell’amministrazione sul verde pubblico (numero di alberi piantumati ed abbattuti, consistenza e stato delle aree verdi, etc.). Il vicesindaco ha preso formalmente l’impegno con noi e con i bambini e genitori presenti e  di questo lo ringraziamo e rimaniamo in attesa di atti formali”.
“Inoltre – continuano gli ambientalisti - proprio perché l’edizione 2013 della Festa dell’albero è dedicata ai diritti dei migranti abbiamo voluto mettere a dimora una magnolia con l’aiuto dei piccoli stranieri ospiti della nostra città e nati in Italia. Un albero che possa affondare le sue radici nella terra dell’accoglienza che tutti quanti insieme dobbiamo coltivare”.
E sabato prossimo, tempo permettendo, saranno protagonisti i bambini delle classi 2C e 2D, plesso Fontanazza, del III Circolo Didattico Rocco Chinnici che, insieme ai volontari di Legambiente e ai ragazzi della classe III OPC dell’IPSSS M. Quattrino,  daranno vita al Giardino dell’accoglienza, in via Piano Sant’Ippolito, contribuendo così anche a riqualificare un’area degradata, nonostante la vicinanza di numerose scuole.
“I giardini dell'accoglienza sono dedicati ai diritti di tutti i migranti – dichiarano gli ambientalisti – ma anche a tutte le bambine e i bambini nati in Italia da genitori stranieri: bambini italiani a tutti gli effetti, che frequentano le scuole come gli altri, parlano la nostra stessa lingua, hanno le loro radici qui ma non sono cittadini italiani. E potranno diventarlo solo richiedendo la cittadinanza al raggiungimento della maggiore età. In attesa di una riforma della cittadinanza, Legambiente ha chiesto alle amministrazioni comunali, come gesto simbolico, di riconoscere la cittadinanza onoraria a questi bambini attraverso la messa a dimora di nuovi alberi, un simbolo della natura che più ci parla di appartenenza e vita”.
Ma la festa dell’albero proseguirà anche a dicembre, quando i volontari di Legambiente metteranno a dimora i giovani pini messi a disposizione dal Corpo Forestale Regionale, per rimboschire una parte del Parco urbano San Pietro.
Le iniziative della Festa dell’albero sono inserite nel programma della ottava settimana Unesco DESS dedicata al paesaggio e alla bellezza.


L’Ufficio stampa Piazzambiente

sabato 16 novembre 2013

16 novembre - Legambiente nella Terra dei fuochi


Roma, 15 novembre 2013                                                                                                Comunicato stampa

Legambiente presenta cifre, dati e numeri
delle rotte del Nord nella  Terra dei Fuochi

dal 1991 al 2013 
censite  82 le inchieste per traffico di rifiuti ,  915 ordinanze di custodia cautelare, 1.806 denunce, coinvolte ben 443 aziende

In 22 anni sversati nella Terra dei Fuochi circa 10 milioni di tonnellate di veleni,
oltre 410mila camion che hanno viaggiato verso le province di Napoli e Caserta

Adelphi, Caronte, Cassiopea, Chernobyl,  Ecoboss, Giudizio Finale,  Madre Terra,
Paccotto, Re Mida 
Ecco il dizionario dell'Ecocidio nella Terra dei Fuochi

16 novembre a Napoli nel #fiumeinpiena
Legambiente: “Per archiviare finalmente questa triste stagione.
Il territorio deve tornare a vivere”

Adelphi, Black Hole, Caronte, Cassiopea, Chernobyl, Dirty Pack, Ecoboss, Falena, Giudizio Finale, Houdinì,  Madre Terra  Matrix, Nerone, Nolo, Old Iron, Partenope, Quattro Mani, Re Mida,Terra Mia, Tre Ruote, Ultimo Atto. In ventidue anni di Rifiuti Spai viene  scritto il primo “Dizionario dell'ecocidio nella Terra dei Fuochi”. Dietro ogni singola  voce del dizionario dell'ecocidio c'è un' inchiesta  contro la “Rifiuti Spa” con rotte illegali che partono da ogni dove e trovano la loro meta finale  sempre e solo nella Terra dei Fuochi, nelle province di Napoli e Caserta.  Nomi fantasiosi ma evocativi, nomi in codice dati dagli inquirenti, che Legambiente  ha tradotto  in numeri e che  tracciano le rotte della Terra dei Fuochi, in vista della manifestazione promossa dal movimento  #fiumeinpiena con adesione di comitati, associazioni, studenti che si svolgerà domani sabato 16 novembre a Napoli.  Numeri – denuncia Legambiente – che raccontano  l'ecocidio  in atto  nella Terra dei fuochi: dal 1991 al 2013  sono state censite ben 82 le inchieste per traffico di rifiuti che hanno incanalato veleni da ogni parte d’Italia per seppellirli direttamente nelle discariche legali e illegali della Terra dei Fuochi, gestite  della criminalità organizzata  casertana e   napoletana; inchieste concluse con 915 ordinanze di custodia cautelare, 1.806 denunce, coinvolgendo ben 443 aziende: la stragrande maggioranza di queste ultime con sede sociale al centro e al nord Italia. In questo quarto di secolo- prosegue Legambiente- lungo le rotte dei traffici  illeciti, è viaggiato di tutto: scorie derivanti dalla metallurgia termica dell’alluminio, polveri di abbattimento fumi, morchia di verniciatura, reflui liquidi contaminati da metalli pesanti, amianto, terre inquinate provenienti da attività di bonifica. E ancora rifiuti prodotti da società o impianti, noti nel panorama nazionale, come quelli di petrolchimici storici del nostro Paese: i veleni dell'Acna di Cengio,  i residui dell’ex Enichem  di Priolo, i fanghi conciari della zona di Santa Croce . In ventidue anni sono stati smaltiti  nella Terra dei Fuochi, tra la provincia di Napoli e di Caserta ,circa 10 milioni di tonnellate di rifiuti di ogni specie. Un tir, secondo gli inquirenti, è in grado di trasportarne 25 tonnellate alla volta. Circa 410.905 camion carichi di rifiuti hanno attraversato mezza Italia terminando il loro tragitto nelle campagne del napoletano  e nelle discariche abusive del casertano. Soltanto l’inerzia diffusa delle istituzioni, la «disattenzione» di chi doveva controllare,e una fitta rete di collusioni e omertà possono aver consentito «l’invisibilità» di una colonna di decine di migliaia di tir. 

“Un crimine in piena regola – dichiara Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente -. Oggi però, grazie all'impegno di magistrati, forze dell'ordine e cittadini, conosciamo i responsabili e le aziende coinvolte in questi traffici dalle conseguenze devastanti. Le responsabilità, che vengono da un passato trentennale, sono enormi – prosegue Rossella Muroni - e intrecciano i rapporti tra imprenditoria del nord, camorra e politica, a partire dalla fine degli anni Ottanta. La gravità della situazione e l’urgenza di dare risposte efficaci, troppo a lungo rimandate, richiede uno sforzo congiunto di tutti. Vogliamo che sia archiviata finalmente la triste stagione della Terra dei fuochi e che il territorio possa tornare a vivere e credere nel futuro”.
Ottantadue inchieste che in questi 22 anni raccontano, in definitiva, di un sistema criminale mafioso-imprenditoriale che s’è potuto muovere agevolmente grazie alla protezione e complicità di una rete di colletti bianchi, uomini politici, funzionari pubblici, massoni e  faccendieri di ogni risma. Un sistema ecomafioso, come l’ha definito Legambiente a partire dal 1994, che ha fagocitato ogni cosa e creato le premesse per l’accumulazione di un potere economico che ha inquinato ogni aspetto del vivere civile di quei territori.
“Davanti a questi numeri- denuncia Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania- le parole sono diventate stanche,  mascherano le responsabilità, le incompetenze e le complicità della politica e delle amministrazioni in tutti questi anni. Chi perseguirà su questa strada, chi ancora per una volta assisterà inerme e in silenzio e non trasformerà i tanti annunci  di questi decenni in provvedimenti concreti si dovrà assumere in pieno la responsabilità e, prima o poi, dovrà renderne conto alle vittime invisibili sempre più numerose di questo disastro.” 

Ricostruire le rotte dei traffici, approfondire l’esame di quanto è già stato accertato dalla magistratura e dalle forze dell’ordine vuole essere un contributo di verità e giustizia  nei confronti dei tanti onesti cittadini campani che vogliono riscattare il proprio territorio e affermare i principi di legalità e trasparenza. Una speranza, questa, che vorremmo si realizzasse il più presto possibile.  Per fermare le illegalità e l’ecomafia è necessario  dare risposte efficaci, troppo a lunghe rimandate, che richiedono uno sforzo congiunto di tutti. Vanno in questo senso le proposte elaborate insieme da Legambiente, Libera e Fiom:  rendere pubblica e aggiornare l’attività di mappatura e censimento dei siti contaminati; avviare una sistematica e puntuale attività di campionamento ed analisi dei prodotti ortofrutticoli ed alimentari;reperire risorse e predisporre strumenti certi ed efficaci per la messa in sicurezza e la bonifica delle aree inquinate,  individuare un piano sanitario pubblico specifico per le zone colpite dagli sversamenti e dichiarate ad alto rischio di tumori, anche al fine di informare la popolazione su precauzioni da osservare; sostenere una rete di aziende e soggetti pubblici che promuovano e difendano la Campania pulita; predisporre un piano di riconversione delle aree contaminate basato sulle tecniche no food e sulla fitoremediation.;introdurre nel Codice Penale i delitti contro l’ambiente, istituire in Campania, a partire dalla Terra dei fuochi, un Osservatorio tecnico scientifico indipendente che accompagni questa lunga e difficile stagione di affermazione della legalità e di risanamento ambientale.


                                            L’ufficio stampa Legambiente 06 86268399 - 76 - 53

lunedì 11 novembre 2013

Comitato 3 ottobre - aderisci anche tu

Legambiente è tra le associazioni che hanno aderito con convinzione al "Comitato3Ottobre". Nato come gruppo facebook dopo il drammatico ultimo naufragio al largo di Lampedusa, il Comitato ha come obiettivo principale l'istituzione in Italia e in Europa della "Giornata della memoria e dell'accoglienza".
Un appuntamento da celebrare il 3 ottobre di ogni anno, promuovendo iniziative, soprattutto nelle scuole, per fare conoscere la realtà delle migrazioni e ricordare tutte le vittime dei viaggi della speranza nel Mediterraneo.
Per questo ha anche redatto una Proposta di legge che è stata inviata ai parlamentari italiani.
A sostegno di questa iniziativa, ha lanciato una petizione sulla piattaforma change.org, che ha raggiunto in pochi giorni oltre 20.000 firme, ma che ha bisogno del contributo di tutti noi.
Per tutti quelli che non frequentano i social network, qui sotto c'è il link alla petizione.

http://www.change.org/it/petizioni/riconoscere-la-data-del-3-ottobre-quale-giornata-della-memoria-e-dell-accoglienza

domenica 3 novembre 2013

Legambiente chiede un tavolo di concertazione con la Regione per definire le azioni sul territorio in tema di biglietto unico

LEGAMBIENTE SCRIVE ALL’ASSESSORE SGARLATA E CHIEDE L’IMMEDIATA SOSPENSIONE DEL BIGLIETTO UNICO VILLA ROMANA – AIDONE E L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO DI CONCERTAZIONE PER DEFINIRE LE AZIONI SUL TERRITORIO.

ANCORA UNA VOLTA L’ASSENZA DELLA POLITICA PENALIZZA IL PALAZZO TRIGONA, MUSEO DI SE STESSO, E I CITTADINI CHE DA OLTRE 10 ANNI ATTENDONO IL BIGLIETTO UNICO VILLA ROMANA – MUSEO TRIGONA


“L’istituzione sperimentale del biglietto unico Villa Romana – Museo di Aidone – Morgantina, che provoca allarmi fra gli operatori del settore turistico e fra i cittadini, la riteniamo  un’azione beffarda e coercitiva nei confronti della città. Si legge, infatti, nel verbale del 4 giugno 2013 allegato al decreto dell’assessorato regionale, che il biglietto unico viene istituito con l’obiettivo di favorire un maggiore flusso di visitatori verso i siti di Aidone”. A dichiararlo è il presidente del locale circolo di Legambiente, Paola Di Vita.  “Da oltre un decennio ribadiamo la necessità di costruire un asse forte Villa Romana – centro storico, a partire dalla richiesta del 2002 di istituzione del biglietto unico con l’auspicato Museo Trigona, per costruire quel rapporto sinergico tra Villa e città che ad oggi manca, costituendo la Villa un’occasione di rilancio culturale, turistico ed economico per Piazza Armerina”. L’apertura del Museo Trigona e l’istituzione del biglietto unico con la Villa Romana, negli ultimi anni, sono stati richiesti con migliaia di firme, raccolte dal comitato Trigona promosso da Legambiente, richieste queste reiterate da tutti gli schieramenti politici della città, nessuno escluso. “Oggi nessuno può dire di essere stato contrario al biglietto unico Villa Romana- Trigona, e se qualcuno lo dice mente consapevolmente. Se questo biglietto è stato istituito in una forma che ci penalizza le responsabilità risiedono anche nella cattiva politica e in chi, amministrando il territorio, non ha saputo rappresentare e difendere la comunità Piazzese, mantenendo una posizione quasi accondiscendente. Non abbiamo registrato alcuna azione energica di dissenso sull’altalenante andamento dei lavori di restauro della Villa e sulle modalità tecniche di realizzazione dell’area commerciale e del parcheggio che, oltre a provocare disagi sociali, fanno da pessima cornice al sito archeologico. E pur volendo proporre soluzioni integrative o alternative al biglietto sperimentale, con amarezza, constatiamo che in questi anni non è stato strutturato un sistema museale comunale degno di essere proposto. Possiamo sperare sul notevole patrimonio culturale della diocesi che molto più facilmente potrebbe essere messo in rete. Ma Legambiente si spinge oltre con una lettera aperta all’Assessore regionale ai beni culturali Maria Rita Sgarlata, chiedendoLe un impegno forte per la musealizzazione e apertura del museo di Palazzo Trigona e un’attenzione “speciale” per la città antica. “Con la lettera aperta inviata all’assessore regionale - conclude il presidente di Legambiente - abbiamo chiesto di congelare immediatamente il neo biglietto unico, e l’istituzione di un tavolo di concertazione fra Assessorato, Direzione Villa Romana, Amministrazione locale e portatori d’interesse, affinché ognuno faccia la propria parte alla luce del sole per strutturare tutte quelle azioni che sul piano sociale dovranno tramutarsi in crescita economica e culturale della collettività. Abbiamo anche chiesto un incontro all’assessore per esporre le nostre motivazioni e consegnarle copia dei  dossier “Villa Romana del Casale” e “Palazzo Trigona: il museo che non c’è”, che avevamo sperato di non dover aggiornare più”.

L’UFFICIO STAMPA PIAZZAMBIENTE

Biglietto unico: lettera aperta all'assessore Sgarlata

LETTERA APERTA

Piazza Armerina e biglietto unico Villa del Casale – Museo di Aidone - Morgantina

Gentilissima Assessore, la notizia dell’istituzione del biglietto unico Villa del Casale – Museo di Aidone – Morgantina ha provocato, a Piazza Armerina come ad Aidone, numerosi allarmi e perplessità soprattutto fra gli operatori del settore turistico.

Fin dal 1997 Legambiente ha sostenuto la necessità della messa in rete delle risorse del territorio e della fruizione complessiva del giacimento culturale rappresentato dalla nostra provincia, ma riteniamo che la città di Piazza Armerina ed il centro storico in particolare abbia bisogno di un’attenzione e di una cura “speciale” per salvaguardarlo, renderlo fruibile e trasformarlo in volano di sviluppo culturale, turistico ed economico.

E’ per questo che abbiamo sempre acceso i riflettori sulla necessità di costruire un asse forte Villa Romana del Casale – centro storico, e Palazzo Trigona in particolare, chiedendo, sin dal 2002, l’istituzione del biglietto unico Villa del Casale – Museo Trigona.

Non è la nostra una richiesta campanilistica perché pensiamo sia evidente a tutti che bisogna costruire un rapporto forte tra la Villa e la città, che ad oggi manca, interpretando la Villa come un’occasione di rilancio culturale e turistico per Piazza Armerina e per l’intero territorio.

E ciò sarà possibile solamente creando azioni centripete, prima che centrifughe.

Oggi Palazzo Trigona nonostante le battaglie e le ingenti somme spese per il suo restauro non è ancora museo; le prime dichiarazioni del nuovo direttore della Villa in merito all’impegno per la musealizzazione del palazzo ci confortano ma, purtroppo, le vicende di questa incompiuta di Sicilia, ci hanno insegnato ad essere estremamente prudenti.

L’istituzione di un biglietto unico, sostitutivo e non aggiuntivo, in questo momento, se pur in via sperimentale come si legge sul decreto, non ci vede entusiasti perché riteniamo che releghi il centro storico di Piazza Armerina nella nebbia della memoria e perché, proprio per quello che leggiamo nel decreto, ci sembra di difficile attuazione e non facilitatore dell’incremento dei flussi turistici. Per non citare le evidenti difficoltà di gestione dell’art. 7 della L.R. 10/99.

La città intera, riunita in comitato Trigona su nostra iniziativa,consegnò ad uno dei suoi predecessori, le firme di migliaia di nostri concittadini che chiedevano l’apertura del museo Trigona e il biglietto unico con la Villa del Casale ma tutto ciò sembra essere stato archiviato senza essere registrato.

In passato abbiamo apprezzato la Sua disponibilità e la sua attenzione alle problematiche dei beni culturali della nostra città, ed è per questo che Le chiediamo un impegno forte per la musealizzazione e apertura al pubblico del museo di Palazzo Trigona e di attenzionare in modo “speciale” la nostra città antica.

Per il raggiungimento di tale obiettivi riteniamo utile congelare immediatamente il neo biglietto unico, e istituire un tavolo di concertazione fra Assessorato regionale, Direzione Villa Romana, Amministrazione locale e portatori d’interesse del territorio, affinchè ognuno faccia la propria parte alla luce del sole per il bene del nostro (e dell’umanità) patrimonio culturale strutturando tutte quelle azioni che sul piano sociale dovranno tramutarsi in crescita economica e culturale per della collettività.

Auspichiamo di poterLa incontrare presto, per esporLe le nostre motivazioni e anche per consegnarLe copia dei nostri dossier “Villa Romana del Casale” e “Palazzo Trigona: il museo che non c’è”, che avevamo sperato di non dover aggiornare più.

lunedì 7 ottobre 2013

Grande partecipazione a Puliamo il mondo: in scena il 3° Circolo Didattico, l'Istituto Comprensivo L.Capuana, l'IIS L.da Vinci e l'IIS A. Cascino

Si è conclusa il 5 ottobre a Piazza Armerina la maratona siciliana di Puliamo il mondo, la più grande manifestazione di volontariato ambientale del mondo.


Alla manifestazione hanno partecipato circa 500 studenti provenienti dal 3° Circolo Didattico Rocco Chinnici (plesso Costantino e plesso Teatini), dall’Istituto Comprensivo L.Capuana, dall’Istituto d’Istruzione Superiore L.da Vinci (ex istituto commerciale, ex istituto professionale femminile ed ex liceo delle scienze sociali) e dall’Istituto d’Istruzione Superiore A. Cascino (ex liceo scientifico ed ex liceo classico).

Teatro della giornata sono stati i giardini delle scuole e piccoli spazi urbani limitrofi dove è stata messa in scena un’azione, quindi, non più solamente simbolica ma significativa di un senso di appartenenza ai luoghi frequentati ogni giorno, sintomatico di un modus vivendi che sta finalmente cambiando, come testimoniano le numerose iniziative simili che ormai associazioni, comitati e gruppi di cittadini mettono in campo in città. La cura del bene comune sta a cuore, ogni anno che passa, a sempre più persone.

Ma l’edizione 2013 di Puliamo il mondo ha avuto anche un altro significato particolare, sottolineato dallo slogan: “La guerra è sempre sporca, puliamo il mondo”, puliamo il mondo dalla guerra, dal razzismo, dall’orrore che, proprio in questi giorni, sta tingendo di rosso le nostre spiagge.

Ed è proprio alle vittime di Lampedusa che il circolo Piazzambiente ha voluto dedicare la manifestazione, chiedendo agli studenti partecipanti di riflettere anche solo per un minuto su quanto sta succedendo intorno la piccola isola di Lampedusa.

I responsabili di Piazzambiente esprimono il loro ringraziamento a tutti gli studenti che hanno partecipato, ai docenti che li hanno accompagnati e che li hanno sensibilizzati nei giorni precedenti la manifestazione e a tutti i nuovi dirigenti scolastici di Piazza che hanno accolto con entusiasmo le proposte di Legambiente consapevoli che la costruzione di un mondo migliore comincia dal basso e dalla scuola principalmente.



L’Ufficio stampa Piazzambiente

venerdì 4 ottobre 2013

Domani 5 ottobre Puliamo il mondo dalla sporcizia della guerra, del razzismo e dell'odio che sta tingendo di rosso il nostro mare

Si conclude il 5 ottobre a Piazza Armerina la maratona siciliana di Puliamo il mondo, la più grande manifestazione  di volontariato ambientale del mondo.
Il circolo Piazzambiente di Legambiente, puntuale all’appuntamento ormai dal 1998, ha posticipato di una settimana la data nazionale per permettere ai propri volontari di partecipare alla manifestazione nazionale No Muos che si è svolta a Palermo sabato scorso 28 settembre.
Il 5 ottobre saranno protagoniste, come sempre, le scuole. Alla manifestazione parteciperanno circa 500 studenti provenienti dal 3° Circolo Didattico Rocco Chinnici (plesso Costantino e plesso Teatini), dall’Istituto Comprensivo L.Capuana, dall’Istituto d’Istruzione Superiore L.da Vinci (ex istituto commerciale, ex istituto professionale femminile ed ex liceo delle scienze sociali) e dall’Istituto d’Istruzione Superiore A. Cascino (ex liceo scientifico ed ex liceo classico).
Gli studenti si occuperanno prevalentemente dei giardini e dei cortili delle proprie scuole  e delle aree limitrofe alle stesse con un’azione quindi, non più solamente simbolica ma significativa di un senso di appartenenza ai luoghi frequentati ogni giorno, sintomatico di un modus vivendi che sta finalmente cambiando, come testimoniano le numerose iniziative simili che ormai associazioni, comitati e gruppi di cittadini mettono in campo in città. La cura del bene comune sta a cuore, ogni anno che passa, a sempre più persone.
Ma l’edizione 2013 di Puliamo il mondo ha anche un altro significato particolare, sottolineato dallo slogan:  “La guerra è sempre sporca, puliamo il mondo”, puliamo il mondo dalla guerra, dal razzismo, dall’orrore che, proprio in questi giorni, si sta riversando sulle nostre spiagge dal Mar Mediterraneo.
Puliamo il mondo costituirà anche l’occasione per parlare con gli amministratori della difficile situazione che la Sicilia, e Piazza Armerina, sta vivendo in questi giorni per la gestione dei rifiuti e degli obiettivi, primo fra tutti l’avvio della differenziata, che dobbiamo raggiungere in tempi strettissimi.

L’Ufficio stampa Piazzambiente

giovedì 3 ottobre 2013

In lutto per Lampedusa


Tragico naufragio a Lampedusa

Legambiente: “Europa intervenga. Il dramma umanitario riguarda tutti”


Legambiente esprime profondo  cordoglio per l’ennesima tragedia dei numerosi migranti annegati oggi sulle coste dell’isola di Lampedusa e auspica un intervento della comunità europea per fermare, attraverso una gestione etica e condivisa, la strage degli immigrati che fuggono dalla fame o dalla guerra .

“Non è possibile rimanere inermi di fronte a queste tragedie – ha dichiarato il direttore generale di Legambiente Rossella Muroni -. Non è possibile non cercare una soluzione al terribile dramma dei tanti che ogni giorno sono costretti ad affrontare viaggi pericolosissimi per cercare di sfuggire alla morte o a una vita di stenti. L’Europa tutta deve sentirsi coinvolta e contribuire sia a trovare una soluzione civile ed etica per evitare il ripetersi di tragedie come questa, sia a gestire nel migliore dei modi quella che continuiamo a chiamare emergenza umanitaria pur essendo ormai una condizione cronica”.





L’ufficio stampa: 06.86268376 – 99 - 53

martedì 24 settembre 2013

Legambiente Sicilia aderisce alla manifestazione contro il Muos di sabato 28 settembre

Legambiente Sicilia aderisce alla manifestazione contro il Muos di sabato 28 settembre
"La guerra è sempre sporca, Puliamo il mondo"


Con questo slogan, essendo proprio in quei giorni impegnata nella campagna “Puliamo il Mondo”, la più grande iniziativa di volontariato finalizzata alla pulizia e alla riqualificazione di luoghi da restituire puliti alla pubblica fruibilità, Legambiente Sicilia aderisce alla manifestazione nazionale indetta per il prossimo 28 settembre a Palermo contro il MUOS di Niscemi.

Legambiente Sicilia non ha mai desistito nel continuare in tutte le sedi la battaglia per fermare la costruzione di questo strumento di guerra e si è costituita nuovamente dinnanzi al TAR Palermo per chiedere, unitamente al Comune di Niscemi, la sospensione d'urgenza delle autorizzazioni rilasciate dalla Regione nel 2011, alla luce dei contenuti (favorevoli alle tesi del movimento ambientalista e dei movimenti NO MUOS) della verifica disposta dal TAR ed effettuata dall'Università La Sapienza di Roma. L'udienza è fissata per il prossimo 10 ottobre.

Inoltre, Legambiente Sicilia, attraverso i propri legali del Centro di Azione Giuridica, sta predisponendo un nuovo ricorso al TAR per chiedere l'annullamento della “revoca della revoca delle autorizzazioni”, disposta dalla Regione a fine luglio 2013 e che ha consentito la ripresa dei lavori.

Legambiente Sicilia riafferma la netta opposizione al progetto del MUOS, la cui realizzazione è vietata dalle disposizioni a tutela della Riserva Naturale Sughereta di Niscemi e dal Piano paesaggistico della provincia di Caltanissetta, per riaffermare il diritto alla salute della popolazione di Niscemi, le ragioni della natura e del rispetto dello stato di diritto.


Appuntamento a Palermo sabato 28 settembre, alle ore 15, in piazza Politeama.

giovedì 5 settembre 2013

Appello della Tavola della pace per il digiuno del 7 settembre. Mai più guerra!

Il 7 settembre ci dobbiamo essere tutti!
Sarà la prima grande manifestazione di pace contro la guerra in Siria e “i drammatici sviluppi che si prospettano.” Aderisci anche tu!
Giornata di digiuno e di preghiera per la pace
in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero
il 7 settembre ci dobbiamo essere tutti!

Quella del 7 settembre sarà una giornata importante. E spero che ci saremo tutti. Ciascuno a suo modo, con il suo credo e le sue convinzioni.

Sarà la prima grande manifestazione di pace contro la guerra in Siria e “i drammatici sviluppi che si prospettano.” L’ha indetta ieri con grande forza e coraggio Papa Francesco rompendo il silenzio e l’inazione generale che da lungo tempo circonda questa tragedia. Non c’è spazio per nessun distinguo. Chi vuole sinceramente la pace non può che partecipare.

Papa Francesco invita tutti a una giornata di preghiera e di digiuno. La preghiera per i credenti. Il digiuno per tutti. Il digiuno è, prima ancora che un atto di rinuncia materiale al cibo, un gesto di vicinanza a tutti quei bambini, quelle donne e quegli uomini che sono precipitati nell’inferno della guerra “in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero”. Vicinanza, condivisione, solidarietà contro lontananza, indifferenza, menefreghismo. Il digiuno è anche un atto politico contro una politica che minaccia di trascinarci in un nuovo conflitto mondiale, che non solo non ha ancora fatto nulla per spegnere l’incendio mediorientale ma ha addirittura contribuito ad alimentarlo. Il digiuno è un gesto di protesta contro l’ingiustizia dilagante e contro l’ipocrisia che l’accompagna e cerca di coprirne i responsabili. Ma il digiuno è anche un atto di “penitenza”, di “autocritica”, di riconoscimento delle proprie responsabilità. Chi digiuna riconosce di non aver fatto abbastanza, di essere in qualche misura “corresponsabile”. Forse non potevamo fare altro ma, di fronte a tragedie così grandi, non ci possiamo autoassolvere.

Il digiuno è anche un atto di proposta. E Papa Francesco ha accompagnato l’indizione di questa giornata con una chiara proposta che non possiamo non condividere. Una proposta che interpella la politica e tutti i suoi massimi responsabili. Eccone i punti essenziali:

1. “Mai più la guerra! Non è mai l’uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza!”
2. Ferma condanna dell’uso delle armi chimiche.
3. Appello alle parti in conflitto perché ascoltino la voce della propria coscienza, non si chiudano nei propri interessi e intraprendano con coraggio e con decisione la via dell’incontro e del negoziato, superando la cieca contrapposizione.
4. Appello alla Comunità Internazionale perché faccia ogni sforzo per promuovere, senza ulteriore indugio, iniziative chiare per la pace in quella Nazione, basate sul dialogo e sul negoziato, per il bene dell’intera popolazione siriana.
5. Appello affinché non sia risparmiato alcuno sforzo per garantire assistenza umanitaria a chi è colpito da questo terribile conflitto, in particolare agli sfollati nel Paese e ai numerosi profughi nei Paesi vicini.
6. Appello affinché agli operatori umanitari, impegnati ad alleviare le sofferenze della popolazione, sia assicurata la possibilità di prestare il necessario aiuto.

Perché queste proposte non restino inascoltate sarà necessaria una vasta mobilitazione delle coscienze. E ciascuno di noi ha la responsabilità di fare la sua parte. Papa Francesco ci rivolge un appello chiaro e forte: “Una catena di impegno per la pace unisca tutti gli uomini e le donne di buona volontà! Il grido della pace si levi alto perché giunga al cuore di tutti e tutti depongano le armi e si lascino guidare dall’anelito di pace.” Il 7 settembre partecipiamo alla giornata di digiuno e di preghiera, sventoliamo le bandiere arcobaleno, appendiamole alle nostre finestre e facciamo in modo che nessuno possa dire “ma io che c’entro?”.

Flavio Lotti
Coordinatore della Tavola della pace

Perugia, 2 settembre 2013


Vivere semplicemente per permetterete agli altri semplicemente di vivere” (M.K. Gandhi)

sabato 10 agosto 2013

Apre le porte Festambiente in Piazza 2013

AL VIA FESTAMBIENTE IN PIAZZA XII EDIZIONE
NO MUOS, LEGALITA’, BELLEZZA E SOSTENIBILITA’ AL CENTRO DELL’EDIZIONE 2013
 
 
La Villa Roma di Piazza Armerina il 10 e 11 agosto, come è ormai tradizione dell’estate piazzese, si riempirà di suoni, colori, profumi ed impressioni, per ospitare Festambiente, il festival di sostenibilità, legalità e solidarietà, che, nell’edizione 2013 come nell’ultima, si presenta trasformato ed arricchito di contenuti a partire dalla regia per la quale, accanto Legambiente, sarà presente Libera.
L’edizione 203 del festival è inserita nella più ampia programmazione del progetto di sviluppo locale “Il ponte sul di-stretto”, in corso di realizzazione con il sostegno diFondazione con il Sud.
Per ben 2 giorni, i 16 partners del progetto (ma anche altre organizzazioni), si confronteranno, nella verde cornice della villa e con il contorno della festa, sui pilastri fondanti del progetto: la sostenibilità, la legalità ma soprattutto la solidarietà.
Il programma della 2 giorni prevede attività per tutte le età, dai laboratori per bambini (e non solo) che permetteranno ai più piccoli di avvicinarsi, sotto forma di gioco, ai grandi temi della sostenibilità, il riciclo, il consumo critico, le risorse idriche agli spettacoli teatrali sulla corretta alimentazione, dagli spazi dibattito a momenti ricreativi veri e propri.
Grande spazio quest’anno sarà dato alla creatività di molti giovani che si dedicano con passione alla creazione di oggetti e monili, trasformando così il loro hobby, molto spesso, in una vera e forma di attività lavorativa.
Il festival costituisce l’occasione per fare un bilancio delle attività del DAS, il Distretto di Azioni Solidali che sarà presente, al di fuori della sede di via Garibaldi 75, per incontrare direttamente i cittadini.
Numerosi come sempre i produttori e gli espositori che offriranno ai visitatori i prodotti, a Km 0, della nostra terra.
Sarà presente all’interno di Festambiente in Piazza uno stand informativo sulla politica agricola comune (PAC) nel quadro del “Progetto Agriculture – La politique agricole à l’horizon de l’Europe 2020” cofinanziato dalla Commissione Europea DG Agricoltura e Sviluppo Rurale.
Il pomeriggio di sabato sarà animato dal team work del progetto “Ripartiamo insieme dalla famiglia” che coinvolgerà i bambini con il laboratorio “Adesso parlo io”.
E dopo la tradizionale merenda e la premiazione del concorso “LegaliGREST” dedicato per il 2013 a Bellezza e Legalità, si apriranno gli spazi culturali di Festambiente con la presentazione del libro “Hans Thorkild, Hasting anno 1066” di Roberta Strano, con la partecipazione di Marta Furnari.
La giornata di apertura vedrà la villa trasformata in una vera e propria Piazza No Muos. Alle 19.30 sarà presentato, in anteprima a Piazza Armerina, il libro “Piazza No Muos”, di Salvatore Giordano e Antonella Santarelli, che racconta, in un vero e proprio dossier, l’impegno del comitato No Muos di Piazza Armerina, problematica mai così attuale come in questi ultimi giorni.
A far da quinta alla presentazione del libro sarà la mostra di pittura e fotografica “La nostra terra la nostra vita” che, in 30 opere, esprime il senso di appartenenza dei giovani artisti siciliani (e non solo) e si pone l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sulla questione MUOS mostrando, per immagini e impressioni, le conseguenze che si avrebbero su salute, ambiente ed economia.
La serata sarà conclusa dal cantautore siciliano Cesare Basile che si esibirà accompagnato dalle percussioni di Massimo Ferrarotto. 
Di Cesare Basile, direttore del teatro Coppola occupato di Catania e responsabile dell’Arsenale (Federazione siciliana per le arti e per la musica), è noto l’impegno civile specialmente sulla questione Muos.
Domenica mattina i piccoli frequentatori del festival potranno imparare a costruire veri e propri strumenti musicali con materiali di riciclo.
Nel pomeriggio Festambiente ospiterà Rosa Maria, autrice leonfortese, che presenterà il suo libro  “Book il libro parlante”  un racconto per grandi e piccini, per tutti quelli che vogliono guardare le cose da un punto di vista diverso e chissà forse anche migliore, e che darà vita ad un vero e proprio laboratorio ludico didattico per la costruzione del libro.
 
Ospite d’onore di Festambiente, domenica, sarà Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente, che presenterà il suo libro “Le città sostenibili” alla presenza del sindaco Filippo Miroddi, del vicesindaco e assessore all’ambiente Giuseppe Mattia e dell’ing. Salvo Cocina, Energy manager della Regione Sicilia.
Aperitivo della serata musicale sarà lo spettacolo di giocoleria e teatro di strada "Trick&BallackShow” con la presenza dell’artista Peppino Marabita.
La serata si concluderà con lo spettacolo musicale “Wbeat” e la Villa si riempirà della musica degli U2, dei Beatles, dei Lumineers, dei Coldpaly, dei Negramaro, di Lucio Dalla, di Sting, di Lou Reed.
 
Un ringraziamento particolare va all’artista palermitano Luca Tornambè che ha donato la sua opera “L’altra dimensione del sogno” a sostegno delle attività dell’associazione e ai disegnatori  Andrea Orto, Ermelinda Nuzzarello e Alessio D’Alù che hanno curato la grafica di Festambiente 2013.
 
Festambiente, grazie ad un protocollo con AzzeroCO2, sarà ad emissioni zero, perché le emissioni prodotte saranno compensate con crediti verdi.
 
La versione piazzese di Festambiente è inoltre inserita nel circuito nazionale Festambientenet, la rete dei festival di Legambiente.
 
Il festival si realizza anche grazie al patrocinio del comune di Piazza Armerina, che rende disponibile la Villa e tutto il supporto logistico necessario, oltre la splendida atmosfera medioevale del Palio dei Normanni che ha inizio quasi in contemporanea al festival. 
 
L’UFFICIO STAMPA PIAZZAMBIENTE
 
 
Venerdì 9 agosto:
ore 10.00-20.00 “Aspettando Festambiente”
ore 20.30 fotoracconto “SUDiNOI, il Mezzogiorno dal nostro punto di vista”, 6° contest fotografico Fondazione con il Sud
 
Sabato 10 agosto:
 
ore 10.00-13.00, 16.00-18.00: “Festambiente ragazzi”, laboratori di riciclo creativo
ore 16.30 inaugurazione spazio creativo “BazArte” e della mostra “La nostra terra, la nostra vita”
ore 16.30 “Adesso parlo io” laboratorio per bambini a cura del team work di “Ripartiamo insieme dalla famiglia”
ore 17.30 “Bim bum bar”, fai merenda con Legambiente e Libera
ore 18.00 “Bellezza è legalità. Legalità è bellezza”premiazione del concorso “LegaliGREST”
ore 18.15 Roberta Strano e “Hans Thorkild, Hasting anno 1066”
ore 19.30 “Piazza NO MUOS” presentazione del libro di Antonella Santarelli e Salvatore Giordano, Comitato No Muos di Piazza Armerina, con dibattito finale
ore 20.30 “La fucina dei sapori”, degustazioni
ore 21.00 “Cesare Basile” in concerto
 
Domenica 11 agosto:
 
ore 10.00-13.00, 16.00-18.00: “Festambiente ragazzi”, laboratori di riciclo creativo,  “Suoniamocele” e “Ricigioco”
ore 17.00 “Bim bum bar”, fai merenda con Legambiente e Libera
ore 18.00 “Book il libro parlante” laboratorio per bambini e presentazione libro, di Rosa Maria
ore 19.00 “Le città sostenibili” presentazione del libro di Andrea Poggio, vicedirettore generale di Legambiente, con dibattito finale e aperitivo
ore 20.30  "Trick&BallackShow” spettacolo di giocoleria e teatro di strada, con Peppino Marabita
ore 20.30 “La fucina dei sapori”, degustazioni
ore 21.00 WBEAT in concerto 
 
 
LA NOSTRA TERRA LA NOSTRA VITA (mostra di pittura e di fotografia). Espongono: Antonio Pisano, Francesco Trainiti, Sergio Scarlata, Guido Testa, Salvatore Bruno, Elena Gioia, Simona Riccobene, Serena Trapani, Danny Scalia, Martina Torrisi, Eleonora dilarco, Simona Ponzù Donato, Agnese Nardo, Francesco Sgarlata, Antonio Cardamone, Giovanna Ruggieri, Lia Saitta, Andrea Iannino, Dario Longhitano, Gianluca Zabusa Greco
 
 
PARTNERS (oltre Legambiente e Libera): Associazione Don Bosco 2000 –ACLI- AVIS - AVULSS – COL – CIF – CIOFS – Coldiretti – Confcooperative – Banca Etica – Caritas Diocesana – Domus Artis – Fondazione Mons. Di Vincenzo – Università Kore
 
PARTECIPANO: DG Agricoltura - Associazione Il Girasole – Associazione Giovani Orizzonti – Associazione Armerina Emergenza Protezione Civile – Associazione Don Bosco 2000 – Associazione Meter – Associazione Emergency – Gruppo Scout Agesci Piazza Armerina 3 -  E.N.P.A. - Azienda Agricola eredi di Pupillo Giovanni – Caseificio Giuseppe Donzella – Sicilia Bedda – Pasticciona’s cake – Libreria San Paolo – La casa del tè – Demetria –- Coop. Libera Terra – Coop. Livatino Libera Terra – Le erbe aromatiche di Girafi - Api Agicola “Terre di Zolfo” –– Tipico siciliano
 
 
BAZARARTE - SPAZIO CREATIVO: Valentina Marino - Stefania Anzaldi – Maria Gagliano –– Libreria Di Venti e Filodiritto - Alice Alfarini – Elisabetta Maretta - Maria Vittoria Cimino - Claudia Signorelli – Andrea Orto – Franky Naty – Alessandro Cardaci – Rita e Nuccio – Salvatrice Notaro – Katia Abate – Dafne Polizzi – Oriana Cottonaro – Federica Litro – Mariangela Di Benedetto, Maria Carmela Russo e Concetta Gregna – Marianna Ferreri – Ben Abbes Mohamed – Concetta Lo Fermo e Claudia Rausa 
 
 
PATROCINIO: Città di Piazza Armerina