lunedì 18 marzo 2013

Muos di Niscemi: la Presidenza della Regione si costituisce al TAR contro l'Assessorato regionale Territorio e Ambiente


LEGAMBIENTE: VICENDA PARADOSSALE. L’UNICA STRADA PER FARE CHIAREZZA E’ L’IMMEDIATA REVOCA DELLE AUTORIZZAZIONI .


Legambiente Sicilia denuncia che la vicenda del MUOS di Niscemi sta assumendo giorno dopo giorno contorni paradossali e surreali.

Al TAR Palermo è pendente il ricorso n. 1864/2011 proposto dal Comune di Niscemi per chiedere l’annullamento delle autorizzazioni, ritenute illegittime, rilasciate dalla Regione nel giugno 2011 per la costruzione del MUOS.

Legambiente si è costituita con i propri legali a supporto delle richieste del Comune e a difesa della Riserva Naturale Sughereta di Niscemi, le cui norme di tutela non consentono la realizzazione di tale opera.

In data 27 febbraio 2013 la Presidenza della Regione si è costituita dinnanzi al TAR patrocinata dall’Ufficio Legislativo e Legale a supporto delle richieste del Comune di Niscemi e quindi contro i provvedimenti dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente e dell’ARPA Sicilia, difesi in udienza dall’Avvocatura dello Stato insieme al Ministero della Difesa.

“Roba da non crederci, la Regione si costituisce contro se stessa – denuncia Angelo Dimarca Responsabile Regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia -. Basterebbe revocare o annullare i suddetti provvedimenti ed il ricorso decadrebbe. La Regione chiede al TAR di dichiarare illegittimi provvedimenti che potrebbero essere revocati dalla dirigenza regionale che li ha emessi o annullati dal Presidente della Regione ai sensi della LR 10/2000.”

Per Legambiente, al di là degli annunci, si stanno precostituendo tutte le condizioni per ingarbugliare sul piano giuridico-amministrativo una vicenda che potrebbe essere chiarita e risolta definitivamente con la immediata revoca delle autorizzazioni regionali che invece permangono in vita e continuano ad alimentare contenziosi.

Palermo, 18 marzo 2013

L’Ufficio stampa

Teresa Campagna 338 2116468

Si ringrazia Mario Noto per la concessione della foto

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