martedì 21 gennaio 2014

Dal Comitato per l'IPAB di Piazza Armerina

Riceviamo e pubblichiamo:
"Da venerdì 17 gennaio 2014 le lavoratrici e il lavoratori della casa di riposo  IPAB (Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza) di Piazza Armerina sono in stato di agitazione. “Siamo in assemblea permanente, notte e giorno, presso gli uffici dell’Ente. Siamo al collasso, abbiamo chiuso il 2013 solo con pochi acconti” dichiarano le lavoratrici: nel 2013 il personale di ruolo ha percepito solo 4.500 euro, mentre il personale precario (oltre 35 persone con contratti a tempo determinato), le infermiere e le suore lavoratrici solo 2.000 euro.
“Da più di 5 anni lavoriamo senza regolare retribuzione poiché crediamo e lottiamo per il risanamento dell’Ente pubblico e il suo rilancio nell’interesse primario della difesa del lavoro, che è un diritto costituzionale, e nel garantire un servizio di assistenza e integrazione alle persone anziane che hanno gravi disagi sociali ed economici, fornendo un servizio di qualità e dignitoso per tutti.”
Nella conferenza dei capigruppo dei consiglieri comunali, svoltasi giovedì 16 gennaio, il Presidente del Consiglio, ex direttore dell’IPAB di Piazza Armerina fino a qualche mese fa, comunica che l’Ente a seguito dell’esecuzione dei primi decreti ingiuntivi non ha le risorse nemmeno per comprare gli alimenti e minaccia il rischio di chiusura. Minaccia confermata dal Presidente dell’Ente Crimì.
Le lavoratrici riunite in assemblea permanete chiedono al Sindaco e al Consiglio Comunale di trovare da subito e urgentemente le somme da trasferire per garantire i servizi minimi essenziali.
Insieme ai cittadini, ai comitati, alle tante associazioni che hanno aderito all’appello per la difesa e il rilancio dell’IPAB chiedono al Sindaco, ai consiglieri comunali, ai deputati regionali di Piazza Armerina Lantieri e Venturino, ai partiti politici presenti in Parlamento della regione  di attivarsi affinchè il Presidente della Regione Crocetta e l’Assessore competente Bonafede vengano ad un assemblea pubblica a Piazza Armerina, gestita dalle lavoratrici, per trovare soluzione positiva per il risanamento, la difesa del posto di lavoro, il rilancio del servizio pubblico".
Piazza Armerina, 20 gennaio 2013



COMITATO DI LOTTA IPAB PIAZZA ARMERINA