mercoledì 1 aprile 2015

Sequestro Muos. Legambiente esprime soddisfazione per un provvedimento richiesto da più parti, soprattutto dopo la sentenza del Tar dello scorso 13 febbraio.

Sequestro degli impianti  Muos. Legambiente esprime soddisfazione per un provvedimento richiesto da più parti, soprattutto dopo la sentenza del Tar dello scorso 13 febbraio.

 “Legambiente esprime soddisfazione per un provvedimento richiesto da più parti, soprattutto dopo la sentenza del Tar, con cui è stato accolto il nostro ricorso, presentato insieme ad altri soggetti”. A dirlo Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia. “La sentenza dello scorso 13 febbraio – continua - aveva dichiarato la nullità di tutti gli atti autorizzativi fin dall’origine. Tra l’altro si stigmatizza il comportamento successivo alla sentenza, con la prosecuzione di attività all’interno della base Muos, così come documentato da varie fonti, assolutamente non consentita.

Inoltre, la  violazione dei vincoli ambientali, in un’area di interesse comunitario, paesaggistici, il principio di precauzione, il diritto fondamentale alla salute, costituiscono più elementi di valutazione per ritenere il sistema satellitare americano totalmente incompatibile con il territorio in cui è stato realizzato”.



    1 aprile  2015

    L’ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468

martedì 31 marzo 2015

RIFIUTI: ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E RAPPRESENTANTI DI IMPRESE E LAVORATORI INCONTRANO L’ASSESSORE CONTRAFATTO

RIFIUTI: ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E RAPPRESENTANTI DI IMPRESE E LAVORATORI INCONTRANO LASSESSORE CONTRAFATTO “OCCORRE UNAZIONE COLLETTIVA PER EVITARE UNA NUOVA EMERGENZA”

Mondo dei lavoratori, delle imprese e associazioni ambientaliste si uniscono per evitare che la Sicilia piombi nuovamente nellemergenza rifiuti, scaricando sui cittadini i costi di una disorganizzazione organizzata, come la Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti ha definito la gestione del settore nellIsola. Una situazione grave che necessita di una presa di responsabilità collettiva. Per questo ragione e con l'obiettivo di fornire un contributo unitario per l'avvio di una profonda revisione del sistema, Legambiente Sicilia, Wwf, Rifiuti Zero Sicilia, Cgil, Cisl, Uil, Confindustria Sicilia hanno incontrato ieri mattina lassessore regionale allEnergia, Vania Contrafatto, evidenziando come organizzazioni che tutelano interessi diversi, hanno trovato una convergenza sulla strada da percorrere per allineare il sistema di “gestione integrata” dei rifiuti siciliana a quello delle altre regioni italiane.

Alla base del confronto, la necessità di organizzare lintera filiera industriale dei rifiuti dando finalmente applicazione alle norme attualmente vigenti (LR 9/2010) e intervenendo per adottare lo strumento principe, ossia il Piano regionale di gestione dei rifiuti. Solo avendo chiari gli obiettivi e la strategia generale, infatti, sarà possibile programmare al meglio anche gli step intermedi, puntando a dare trasparenza e legalità allintero settore e rispondendo ad un obiettivo di fondo: una gestione efficiente e sostenibile che garantisca al minor costo, il miglior servizio per i cittadini. Ciò vuol dire ribaltare l'approccio fin qui adottato da tutti gli ultimi governi che si è sempre fondato sullo smaltimento finale della parte residuale dei rifiuti occupandosi di discariche, inceneritori, gassificatori, ecc... Bisogna al contrario costruire un modello fondato sulla prevenzione, riuso e recupero di materia, come ci impongono le norme europee e nazionali. Obiettivo totalmente condiviso dallassessore Contrafatto, che ha dato piena apertura alla collaborazione con associazioni e sindacati, impegnandosi a portare avanti in tempi stretti tutto ciò che occorre fare per garantire una vera riforma del settore.

È stato inoltre ribadito come, contestualmente al Piano rifiuti sia urgente redigere i piani degli ambiti, Srr (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti), come strumenti conseguenti e attuativi. Solo in un contesto così pianificato e regolato si potranno correttamente innestare i piani di raccolta a livello locale. Viceversa, ci si continuerà a muovere in modo non univoco nella gestione affidata agli Aro (Ambito di raccolta ottimale) e a registrare comportamenti differenti da Comune a Comune, rendendo impossibile una “gestione integrata” efficiente e sostenibile tanto dal punto di vista ambientale quanto da quello economico. Proprio per evitare di produrre ulteriori ostacoli all'avvio di un sistema efficiente, è stato chiesto quindi all'assessore Contrafatto il blocco delle approvazione dei piani degli ARO e la revoca in autotutela di quelli già approvati in assenza di un quadro pianificatorio coerente.


31 marzo 2015

Per Legambiente Sicilia l’addetto stampa Teresa Campagna 338 2116468