mercoledì 10 maggio 2017

Collegato alla finanziaria. Legambiente Sicilia dice no al trasferimento delle 17 riserve naturali, in atto affidate alle ex Province regionali, al Corpo Forestale.

Collegato alla finanziaria. Legambiente Sicilia dice no al trasferimento delle 17 riserve naturali, in atto affidate alle ex Province regionali, al Corpo Forestale.
Inviata lettera al Presidente dell’Ars,  al Presidente e ai Componenti della IV Commissione Ambiente dell’ARS, al Presidente della Regione, agli Assessori regionali al Territorio ed Ambiente e all’Economia


Nei prossimi giorni l’Assemblea Regionale Siciliana è chiamata a discutere del collegato alla finanziaria regionale che all’art. 16 (intitolato “rafforzamento del Corpo Forestale regionale”) prevede che le 17 riserve naturali in atto affidate alle ex Province regionali vengano trasferite al Corpo Forestale unitamente al personale dipendente.
Legambiente Sicilia esprime una netta contrarietà a tale previsione per ragioni di metodo e di merito, chiede ed auspica che l’ARS bocci tale previsione ed ha scritto una lettera, inviata fra gli altri, al Presidente dell’Ars,  al Presidente e ai Componenti della IV Commissione Ambiente dell’ARS, al Presidente della Regione, agli Assessori regionali al Territorio ed Ambiente e all’Economia.
“L’Assessore Croce – dichiara Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia - vuole farsi la campagna elettorale sulla pelle delle riserve naturali. Invece di trovare delle soluzioni adeguate e valide per il futuro delle 17 riserve finora gestite in modo fallimentare dalle ex Province, li vuole affidare per legge al Corpo Forestale che, non avendo compiti e mezzi idonei, le “girerebbe” a sua volta a fantomatiche associazioni che hanno al loro interno ‘guardie ambientali riconosciute’.
Questa è una delle tante porcherie contenute nel cosiddetto ‘collegato alla finanziaria’.
E’ una vergogna, l’ennesimo atteggiamento scorretto e provocatorio di chi fugge e rifiuta il confronto su come cambiare la govenance del patrimonio naturale siciliano e cerca, con colpi di mano inaccettabili, di cambiare le regole e le norme che causerebbero ulteriori danni e problemi all’intero sistema delle aree protette siciliane”.



9 maggio 2017

L’ufficio stampa
Teresa Campagna 338 2116468


Nessun commento: