mercoledì 23 agosto 2017

Festambiente Piazza Armerina - al via la XV edizione


Caccia. Legambiente Sicilia, WWF e LIPU hanno presentato al TAR la richiesta di revoca e di sospensiva del calendario venatorio 2017/2018.


Legambiente Sicilia, WWF e LIPU hanno presentato al TAR la richiesta di revoca e di sospensiva del calendario venatorio 2017/2018 emanato nei giorni scorsi dall'Assessore regionale all'Agricoltura, perché non vengono rispettate diverse norme nazionali e i pareri espressi dall'ISPRA. Nei giorni scorsi, inoltre, WWF, LEGAMBIENTE, ITALIA NOSTRA, LIPU e MAN avevano inviato una diffida per chiedere che, quantomeno, il Calendario si uniformasse al parere dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), autorevole organo scientifico cui è attribuita la valutazione tecnica della sostenibilità delle modalità e dei tempi del prelievo venatorio su tutto il territorio nazionale. Ed invece le scelte della Regione vanno nella direzione opposta: il parere ISPRA è stato largamente e gravemente disatteso proprio in materia di specie e periodi. Ad esempio, ISPRA aveva chiesto di diminuire l'elenco delle specie cacciabili e di aprire la caccia solo a ottobre. Invece sono state inserite ben 13 specie di uccelli che censimenti e studi scientifici internazionali indicano come minacciate, rare o in declino preoccupante e dunque necessitanti di tutela anziché di caccia smodata.
Inoltre, nel ricorso si sottolinea la grave situazione che persiste nella nostra regione a causa degli incendi, che hanno devastato oltre 20mila ettari (la Sicilia ha il triste primato di essere la regione più colpita), e dalla lunga siccità.
Ancora una volta la Regione Siciliana è in prima linea nello scrivere una brutta pagina di convivenza civile e di civiltà, non avendo rispetto non solo delle leggi ma neppure del buon senso.
"Malgrado la nostra diffida – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia - e l'invito che abbiamo rivolto al Governo nazionale e a quasi tutti i presidenti di quelle regioni colpite, come non mai, da incendi e siccità di posticipate l'apertura della caccia all'1 ottobre, l'assessore Cracolici, piegandosi ancora una volta alla lobby dei cacciatori, ha emanato un calendario venatorio che anticipa vergognosamente l'avvio della caccia in Sicilia, non rispettando neppure le precise indicazioni dell'Ispra. D'altronde, lo sappiamo, i conigli e le tortore non votano, i cacciatori, se pur sempre meno numerosi, sì! E chi se ne importa se abbiamo nel contempo chiesto lo stato di calamità per l'agricoltura assettata e i boschi incendiati  e facciamo pure finta di emozionarci davanti alla riserva dello Zingaro incenerita.....tanto i cittadini elettori hanno la memoria corta e non se ne accorgeranno. Forse!"

23 agosto 2017

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