domenica 9 giugno 2019

Legambiente fa il bilancio di 4 anni di attività dell'ecostazione e chiede l'adozione di provvedimenti plasticfree a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini

Sono già passati 4 anni da quel lunedì 8 giugno 2015 in cui, a Piazza Armerina, veniva aperta al pubblico l’ecostazione gestita dalla locale Legambiente e realizzata grazie al progetto “Piazza verso rifiuti zero” supportato da Fondazione con il Sud in virtù di un parternariato con l’ente locale e, nella fase di startup, con altre associazioni.
Il progetto – dichiarano i responsabili del circolo Piazzambiente della Legambiente – si è trasformato da scommessa a realtà grazie a quasi 2000 cittadini ed associazioni che ne hanno condiviso lo spirito impegnandosi in una gigantesca azione di volontariato ambientale con l’obiettivo principale della raccolta differenziata di qualità. Non ci stancheremo mai di ripetere – continuano gli ambientalisti – che non è la quantità ma la qualità che fa la differenza nella raccolta differenziata. Una differenziata ricca di frazioni impure deve necessariamente subire dei processi di valorizzazione i cui costi sono praticamente a carico dei cittadini, mentre una raccolta differenziata di qualità e quindi senza frazioni impure da scartare rappresenta un guadagno per l’ente locale e, di riflesso, per tutta la comunità”.
In 4 anni di attività sono transitati dall’ecostazione (prima del ritiro da parte del comune) circa 570 tonnellate di materiali valorizzabili che sono stati avviati direttamente a riciclo e che, grazie alla pratica antica del baratto, hanno restituito ai cittadini circa 37.000 confezioni di prodotti alimentari e non, proveniente in maggior parte da filiere a Km0 e di qualità. Nel tempo sono stati ampliati i servizi offerti ai cittadini con l'attivazione dell'ecofonte e la raccolta degli olii alimentari esausti.
Ma il progetto non è solo questo. 
Centinaia di bambini e ragazzi delle scuole della città (e non solo) hanno partecipato alle attività di educazione ambientale e ai concorsi promossi nell’ambito del progetto che si sono concluse, per quest’anno con lo straordinario spettacolo “Rifiutopoli”, per non parlare delle innumerevoli inziative di sensibilizzazione che sono state realizzate all'interno dell'ecostazione e fuori.
“Fare la raccolta differenziata – continuano gli ambientalisti – è soprattutto un obbligo morale prima che un obbligo di legge: utilizziamo ogni giorno oggetti fatti di materiali in esaurimento e quindi ognuno deve fare la propria parte, riciclando correttamente e riutilizzando. E’ importante che le giovani generazioni, figlie dell’era del consumismo, comprendano che la tutela dell’ambiente e delle risorse non è più procrastinabile”.
Grande ed insperata è stata anche la “diffusione” mediatica del progetto che è stato oggetto di servizi dedicati sulle 3 reti RAI e su molte reti locali oltre ad avere avuto l’attenzione di molte testate giornalistiche specializzate in economia civile e green economy.
Il progetto è stato inserito nell’atlante dei campioni dell’economia circolare presentato a Bruxelles lo scorso anno e, nel territorio, ha visto replicare l’esperienza grazie all’ecostazione di Caltagirone.
Piazza Armerina, prima città siciliana, grazie a Piazza verso rifiuti zero, anche se per un periodo limitato, si è dotata dell’app Junker che sta spopolando in tutta Italia.
La fase di startup garantita da Fondazione con il Sud si è ormai conclusa da tempo ma il progetto continua, nonostante le difficoltà, grazie alla presenza del comune di Piazza Armerina che ne garantisce la sostenibilità.
“La nostra città – dichiarano gli ambientalisti – proprio per l’attivazione di questo progetto, che viene considerato una buona pratica nel campo della sensibilizzazione alla raccolta differenziata di qualità, viene considerata un modello virtuoso da molte altre comunità in tutta Italia e di questo ne siamo orgogliosi”.
Certo, siamo consapevoli che la situazione in città, non è delle migliori e che occorre uno sforzo enorme di responsabilità collettiva ma ci piace guardare il bicchiere mezzo pieno ed essere fiduciosi perché convinti che l’esempio è il miglior insegnamento possibile.
C’è veramente ancora molto da fare, e si potrebbe incominciare, come già richiesto, dall’adozione di provvedimenti plasticfree così come stanno facendo moltissime amministrazioni. L’estate è arrivata e il consumo di plastica statisticamente si moltiplica a danno delle nostre acque e della nostra salute.

L’UFFICIO STAMPA PIAZZAMBIENTE


Nella slide sotto il report dell'ecobaratto


                                                                                                                                            

Nessun commento: