venerdì 1 marzo 2019

Nella giornata del risparmio energetico il circolo Legambiente di Piazza Armerina chiede all'amministrazione comunale di diventare comune plasticfree

E' stato un pomeriggio "plasticfree" quello dedicato a M'illuminodimeno a Piazza Armerina.
L'evento organizzato dal circolo Legambiente in collaborazione con la Galleria d'arte Triskelion è stato l'occasione per parlare di economia circolare e di rigener-azioni orientate agli stili di vita sostenibili e alla lotta allo spreco.Un pomeriggio particolare che ha visto in scena una "degustazione al buio" di marmellate rigorosamente fatte in casa con l'eccedenza di frutta proveniente da campagne del territorio. Un pomeriggio che ha coniugato la rigenerazione culturale alla rigenerazione alimentare. Per molti piazzesi presenti l'evento è stato infatti l'occasione per scoprire la Galleria d'arte Triskelion che dalla sua inaugurazione (circa 6 mesi fa) sta mettendo in campo iniziative culturali di largo respiro. Un pomeriggio che ha visto anche la testimonianza di chi s'illumina di meno giornalmente. La giovane Liliana Vaccaro, non vedente, ha raccontato ai presenti come anche il vivere al buio sia pieno di energia.
Legambiente ha annunciato, durante la serata, che protocollerà lunedì la richiesta al sindaco di aderire alla rete dei comuni siciliani plasticfree che registra ogni giorno nuove adesioni. La messa al bando degli stoviglie in plastica monouso nelle mense,nelle sagre e negli esercizi commerciali sta diventando ormai quasi un obbligo per combattere l'eccessiva produzione di plastica e il conseguente inquinamento di fiumi, mari e territori.
Un ringraziamento particolare alla padrona di casa, Marina Roccaforte, che ha accolto con entusiasmo la proposta di Legambiente di partecipare all'evento, mettendo a disposizione una location straordinaria oltre a delle ottime marmellate.


giovedì 28 febbraio 2019

Da marzo l'ecobaratto, in ecostazione, è plasticfree

Arriva, in ecostazione, l'alternativa plasticfree alla plastica monouso. Si potranno infatti barattare i punti accumulati con la raccolta differenziata di qualità con stoviglie (piatti, posate e bicchieri) compostabili, il cui utilizzo contribuirà alla riduzione della produzione di plastica e al conseguente inquinamento. Le stoviglie compostabili vanno conferite nell'umido, insieme agli scarti alimentari che contengono.
Si tratta di prodotti della realizzati con materiali che ne garantiscono la biodegradabilità e compostabilità secondo norma EN13432. Tuttavia i materiali utilizzati sono di diversa natura, derivanti da varie fonti rinnovabili tra le quali l’amido di mais o le fibre residue della lavorazione della canna da zucchero e questo fa sì che le caratteristiche del prodotto ottenuto possano essere sensibilmente diverse. Per chiarire le principali caratteristiche di ciascun materiale riportiamo di seguito una breve panoramica.
mater-biMater-Bi®  è una famiglia di biopolimeri derivanti da fonti vegetali, completamente biodegradabili e compostabili secondo norma EN13432. Il Mater-Bi® è sviluppato e prodotto da Novamont.
Resiste a una temperatura massima di 80°C ed è di colore lattiginoso.
Il Mater-Bi® viene utilizzato per la produzione di posate oppure, in abbinamento al cartoncino, per piatti e bicchieri. Sotto forma di film lo si usa anche per la produzione dei sacchetti e del packaging che avvolge i kit di posate.
ingeo-plaIngeo™ (P.L.A.): è una famiglia di biopolimeri derivanti da amido di mais, completamente biodegradabili e compostabili secondo norma EN13432. Ingeo™ è prodotto da NatureWorks.
Il polimero amorfo resiste ad una temperatura massima di 45°C ed è perfettamente trasparente.
Ingeo™ viene utilizzato per lo più in termoformatura, per produrre bicchieri e vaschette con caratteristiche estetiche e meccaniche simili al polistirolo ma, data la sua scarsa resistenza alle alte temperature, adatti solo a bevande e cibi freddi.
C.P.L.A.: è la sigla con cui si indica il P.L.A. Cristallizzato. La cristallizzazione è un processo che consente di rendere il P.L.A. (originariamente amorfo) in grado di resistere a temperature maggiori, fino a 85°C. Esattamente come il biopolimero PLA da cui deriva è biodegradabile e compostabile secondo norma EN13432. Una volta cristallizzato il CPLA perde la trasparenza originaria e diventa di colore bianco lattiginoso. Viene per lo più utilizzato per la produzione di coperchi bicchieri per bevande calde.
Polpa di cellulosa: si ricava da scarti di lavorazione di piante a ricrescita veloce, in particolar modo canna da zucchero, bamboo o paglia, ed è pertanto interamente costituita da materiali naturali, oltre ad essere completamente biodegradabile e compostabile secondo norma EN13432. La polpa è di colore bianco e resiste fino a una temperatura massima di 100°C.
Adatta per forno a microonde e tradizionale. Viene utilizzata principalmente per la produzione di piatti e contenitori con coperchio ma la si usa anche per alcuni tipi di bicchieri.

domenica 24 febbraio 2019

M'illuminodimeno 2019

Ritorna M'illumino di meno.
Appuntamento venerdì 1 marzo con una serata #plasticfree alla scoperta della ri-generazione culturale ed alimentare. Partner d'eccezione per il 2019 la Galleria d'arte Triskelion.
A breve i dettagli ... seguiteci!