lunedì 28 dicembre 2020

Caro acqua: la nota dei circoli Legambiente della provincia di Enna

 

La provincia di Enna detiene il triste primato del servizio idrico integrato più caro d’Italia, nel 2019 mediamente di 744 Euro a utenza domestica. I circoli Legambiente della provincia di Enna, sempre attenti alla tutela del territorio e dei cittadini, intervengono sull’ampio dibattito del caro acqua

 

Sia chiaro l’acqua è una risorsa, ed anche preziosa. Diviene ancora più preziosa in un contesto ambientale come quello siciliano nel quale i livelli di consumo superano, e non di poco, le disponibilità medie e la capacità di rigenerazione delle scorte naturali o antropiche.

L’acqua deve costare il giusto, ma l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti e non deve essere mai sotteso alle mere leggi del mercato.

Oggi il quadro della distribuzione e della gestione delle acque sul territorio provinciale ennese è caratterizzato in primis dal costo esorbitante della risorsa, e, se parte del costo così elevato è determinato dal prezzo alla fonte di Siciliacque (0,69 Euro/mc laddove altri gestori pubblici e pubblico-privati in Italia non superano mai i 30 centesimi ed in alcuni casi stanno ai 7 centesimi al mc) la tariffa si impenna appena passa alla elaborazione di Acquaenna, il gestore locale che, attraverso l’adozione di Piani d’ambito costosissimi e con notevole spregiudicatezza, fa ricadere sull’utenza milioni di Euro di spese non di rado superflue.

Se a tutto questo poi si aggiunge la discontinuità della erogazione, le perdite nella distribuzione che continuano a contrastare con il costo delle sistemazioni delle reti urbane, la pessima qualità quantomeno organolettica delle acque distribuite, praticamente inutilizzabili ai fini della potabilità,  il costo elevatissimo del personale che, notoriamente, è stato prescelto attraverso un sistema esclusivamente clientelare, il quadro che emerge è semplicemente desolante.

Oggi, chiusa la vicenda ATO, l’ATI ennese si avvia ad una fase importantissima che potrebbe prevedere la approvazione di un nuovo Piano d’Ambito, meno impattante di quello sin qui seguito,  ma la governance del gestore mira ad una ulteriore impennata dei prezzi che rischia di creare, anche in ragione del detrimento della economia locale causa COVID, una diffusa impossibilità a garantirsi l’accesso alla risorsa.

Il Piano d’Ambito ha sin qui realizzato poco più di 100 milioni di investimenti con un carico pubblico di 66 milioni e quasi 38 milioni derivati dalle quote versate in bolletta dai cittadini. Adesso si ipotizza, per i prossimi 15 anni, una spesa pari ad altri 200 milioni di Euro per i quali si immagina una partecipazione pubblica pari a 39 milioni di Euro e la rimanente parte, oltre 170 milioni, a carico dell’utenza. Una previsione che rischia di raddoppiare, nel prossimo quindicennio, la spesa pro-capite. In tutto questo registriamo la quasi totale assenza della politica o, peggio, l’adagiarsi su posizioni di difesa del management di Acquaenna.

Per tutto questo Legambiente, che è da sempre per il ritorno della gestione delle acque al pubblico, chiede che l’assemblea ATI proceda con un’immediata revisione del Piano d’Ambito che valuti e comprenda gli investimenti realmente necessari, con la creazione di una task force tra gli UTC dei comuni dell’ambito per l’individuazione di altri canali di finanziamento, a partire dalle ingenti risorse UE per la depurazione, con la stipula di regole certe per una tariffazione equa e sostenibile, anche per le fasce più deboli della popolazione, che determini una significativa e consistente riduzione della tariffa ed anche con la messa in mora del gestore che non è stato in grado di assicurare qualità delle acque distribuite e funzionalità dei depuratori.

 

 

28 dicembre 2020

 

L’ufficio stampa 

Teresa Campagna 338 2116468

martedì 17 novembre 2020

Mi curo di te - il circolo Piazzambiente aderisce al progetto del CSVE per la promozione del volontariato e la diffusione delle norme anticontagio Covid

 

Il nostro Circolo ha aderito al progetto "Mi curo di te" promosso dal Centro Servizi Volontariato Etneo. Da oggi, in ecostazione, i nostri volontari distribuiranno (fino ad esaurimento scorte) materiale informativo e gel igienizzante per sensibilizzare la popolazione a seguire correttamente le norme per il contrasto alla diffusione del contagio da Covid.


Vi ricordiamo che l'ecostazione è aperta dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30

mercoledì 12 agosto 2020

Festambiente 2020

Questo periodo dell'anno ci vede, solitamente, al lavoro per l'organizzazione di Festambiente. E' un lavoro però che comincia molto prima, ad aprile, perchè festambiente è un circuito di festival nazionale e le date e la programmazione vanno individuate per tempo. Ma il 2020 è l'anno del COVID e le linee guida da rispettare per le manifestazioni all'aperto ci impongono organizzazione e responsabilità al di sopra delle nostre risorse. Ingresso con prenotazione, controllo della temperatura, registrazione dei partecipanti ... e via così. Avremo dovuto pensare ad una Festambiente senza espositori perchè il continuo maneggiare dei prodotti è sicuramente un mezzo di trasmissione del virus. E poi gli assembramenti ... non avremo avuto concorrenza di altri eventi/manifestazioni ed è facile intuire che i viali ombreggiati della villa Ciancio sarebbero stati presi d'assalto. Ci teniamo alla salute di tutti e quindi rimandiamo tutto a stagioni migliori.

domenica 2 agosto 2020

Cui prodest?


Sembrava una tranquilla e bollente domenica di agosto e all'improvviso siamo ripiombati in un incubo fatto di fumo, fiamme, sirene e ronzio di elicotteri e canadair. Piazza brucia. Ancora. E con Piazza le nostre speranze di un'umanità migliore. Piromani, malati, custodi di interessi economici? Ladri di futuro, del nostro futuro e di quello che cerchiamo di costruire per chi verrà dopo di noi. I nostri boschi, il nostro polmone verde in fumo. Per il momento ci stringiamo intorno a tutte le forze dell'ordine e ai volontari che, come sempre in queste situazioni, rischiano la loro vita per difendere il territorio. Ma domani urge individuare una strategia risolutiva perchè non possiamo mandare in fumo la nostra terra in questo modo.

mercoledì 1 luglio 2020

Grazie (ai) 1000 partecipanti al concorso "Puliamo il tuo parco"

Si è concluso il concorso promosso da Legambiente e Vallelata "Puliamo il tuo parco" che vedeva candidato il parco urbano San Pietro di Piazza Armerina, il nostro polmone verde nel cuore della città.

Siamo rimasti veramente colpiti e stupiti da quanti amici e conoscenti si sono messi a disposizione per divulgare il concorso ad altri amici, colleghi e conoscenti e per questo vi diciamo GRAZIE MILLE, perchè poco meno di 1000 sono stati i voti che ha ricevuto il parco. Un numero veramente inaspettato.
Ci siamo piazzati al secondo posto in Sicilia, non abbiamo quindi vinto ila fornitura di kit per la pulizia del parco che faremo comunque (come ogni anno) tra settembre ed ottobre. E già da ora invitiamo tutti i sostenitori del parco ad essere presenti. Ci dispiace che nessuno dei nostri amici abbia vinto la bicicletta pieghevole e ci auguriamo che al prossimo concorso vengano rivisti alcuni punti del regolamento.

domenica 14 giugno 2020

AmiaAMO Floristella

Oggi siamo stati ospiti delle Sentinelle ambientali - Valguarnera Caropepe a palazzo Pennisi. E insieme a noi tanti altre presenze provenienti dai comuni di Valguarnera, Piazza Armerina, Aidone ed Enna e anche da altre province. Il perchè di questo invito? Palazzo Pennisi è uno dei tesori custoditi nell'immenso parco minerario Floristella-Grottacalda, un sito dalle potenzialità enormi e testimone di quella che fu la maggiore fonte di reddito dell'interno della Sicilia: lo zolfo. Un sito che sembra essere lasciato scivolare verso l'oblio e la trascuratezza e che, qualche giorno fa ha visto sfregiato proprio il palazzo Pennisi. Ignoti vandali, durante la notte del 7 giugni, sono penetrati nel palazzo dando fuoco ad apparati didattici ed espositivi e danneggiando anche le strutture murarie. Ed è per questo che, con uno scatto di orgoglio, la società civile di Valguarnera ha deciso di chiamare "alle armi" cittadini ed associazioni dei 4 comuni costituenti il parco per cingere con un abbraccio il palazzo, per far capire che è necessario un cambio di marcia per la tutela di questo bene comune. Per noi di Legambiente, impegnati da tanti anni in azioni a sostegno del parco, era quasi un obbligo (ma è stato un piacere) esserci. Che ben venga che la società civile prenda coscienza del proprio territorio ma il parco ha bisogno anche di altro. Da 5 anni non ha più un presidente ma solo commissari ad acta che garantiscono l'ordinaria amministrazione, il progetto di restauro del palazzo è dormiente dal 2012, solo per fare alcuni esempi. E' arrivato il tempo di ripensare ad una governance del parco più rispondente alle specificità e peculiarità del territorio e che lo faccia diventare veramente il cuore di quel grande museo all'aria aperta che di fatto è la nostra provincia.

venerdì 22 maggio 2020

Voler Bene all'Italia 2020: il Circolo Piazzambiente e l'Ecomuseo I semi di Demetra promuovo un contest fotografico dedicato alla cittadina di Aidone


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 Riconnettiamo il Paese: mobilitazione sul web per celebrare l’orgoglio dei Piccoli Comuni e chiedere al governo una ripartenza a partire da questi territori ricchi di potenzialità e risorse. 
Ogni anno dal 2004 con Voler Bene all’Italia,  il 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica, Legambiente è al fianco dei Piccoli Comuni italiani. Territori straordinari, custodi di gran parte dei gioielli di natura e tradizioni del Paese, spesso lasciati ai margini delle politiche nazionali nonostante il loro immenso potenziale. 

Quest’anno lo slogan Voler Bene all’Italia assume un significato ancora più importante, interpretando perfettamente l’urgenza di un percorso comune di rinascita a partire dalle comunità e dai territori.

Il circolo Piazzambiente e l'Ecomuseo I semi di Demetra promuovo, nel contesto della manifestazione, un contest fotografico dedicato alla cittadina di Aidone.

giovedì 21 maggio 2020

23 maggio 2020 – Il coraggio di ogni giorno- 28esimo anniversario della Strage di Capaci dedicato agli eroi del quotidiano. L’adesione di Legambiente Sicilia


 

Legambiente Sicilia aderisce alla manifestazione organizzata dalla Fondazione Falcone nel giorno del 28° anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. A causa delle restrizioni per contenere la diffusione del virus Covid-19, la celebrazione sarà diversa dal passato. Niente, quindi, cortei e raduni, ma un flash-mob per ricordare ed esprimere gratitudine a chi ha combattuto e combatte la mafia. Anche i volontari di Legambiente, quindi, appenderanno  un lenzuolo bianco al balcone di casa e si affacceranno tutti insieme alle ore 18.00 del 23 maggio. “Anche in questo momento in cui è necessario restare fisicamente distanti – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – abbiamo l’esigenza di stare uniti nel non dimenticare le tante, troppe vittime della mafia. Lo faremo da casa, esponendo i lenzuoli bianchi, testimoniando in questo modo tutto il nostro disprezzo per la mafia e l’illegalità e lanciamo un appello a tutti a fare altrettanto”.

 

21 maggio 2020

 

L’ufficio stampa 

Teresa Campagna 338 2116468

mercoledì 20 maggio 2020

40 anni di Legambiente in Sicilia

20.05.2020 – Anche Legambiente Sicilia oggi compie 40 anni. E’ un traguardo straordinario, vissuto in questa isola difficile ma bellissima, con tensione e passione, impegno e tenacia

Sono stati 40 anni ricchi e intensi, di battaglie per la tutela dell’ambiente e della natura, per difendere il paesaggio e tutelare i beni culturali, il nostro tesoro più importante.
Non si possono descrivere tutti i momenti, le iniziative, le prese di posizione, le denunce, le tantissime proposte, le mobilitazioni, gli appuntamenti, che in 40 anni abbiamo costruito e a cui abbiamo dato vita: l’abbattimento dell’ecomostro alla Scala dei Turchi e delle villette a Lido Rossello; l’opposizione al viadotto dell’Ancipa, all’interno del Parco dei Nebrodi; l’abusivismo nella Valle dei Templi (e non solo) e la proposta di Parco archeologico; il salvataggio dal degrado della Villa romana del Casale di Piazza Armerina e della Tonnara di Scopello; la lunghissima battaglia contro gli inceneritori e per la raccolta differenziata; l’iniziativa per far diventare l’Etna Patrimonio dell’Umanità o quella per far smontare, dopo 10 anni, il ponteggio che oltraggiava il tempio C di Selinunte; la gestione della Spiaggia dei Conigli di Lampedusa facendola diventare una delle spiagge più belle al mondo; la contrarietà alle dighe di Blufi e di Pietrarossa, ai rigassificatori di Priolo, Augusta e Porto Empedocle e al MUOS; i tanti cortei contro il ponte sullo Stretto; la lotta contro l’autodromo intorno al lago di Pergusa e per tutelare l’unico vero lago naturale siciliano; e poi la Distilleria Bertolino, il fiume Nocella, Palazzo Trigona, i piani paesistici, le piattaforme petrolifere, i calendari venatori sballati. E negli anni più recenti la tenace battaglia contro la piattaforma Acif di Scicli o il resort nell’isolotto di Capo Passero; o le azioni concrete con le nostre ecostazioni di Piazza Armerina e Caltagirone e il progetto “Io non scado” più volte premiato come buona pratica. O ancora il “Viaggio nella Memoria” nel Belìce.
“Ma la nostra battaglia più difficile e, purtroppo, ancora lontana dalla sua risoluzione, – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – è quella di far aprire gli occhi alla politica siciliana, affetta cronicamente sui temi dell’ambiente e dell’ecologia da vero e proprio ‘nanismo’: non un’idea, un sussulto, una novità. Sempre le solite ricette per il futuro della Sicilia.
Le nostre lotte continueranno. Speriamo, e siamo determinati in questo, di poter vincere ancora altre battaglie molto prima dei prossimi 40 anni:
–    Avere un sistema serio di depurazione delle acque, oggi i reflui dei 2/3 dei siciliani non vanno a finire in depuratori funzionanti;
–    Fermare il consumo di suolo;
–    Lavorare per un sistema di mobilità sostenibile nelle città e nella regione, tra bici e trasporto su rotaia;
–    Rafforzare e ampliare la produzione di energie da fonti rinnovabili, dall’eolico anche offshore, al fotovoltaico anche a terra, al biometano derivato dalla parte umida dei rifiuti;
–    Far diventare la Sicilia la regione dei parchi e delle aree protette, vero volano e scommessa per il nostro futuro.
Auguri Legambiente Sicilia. Auguri a tutte e a tutti Noi e alla Sicilia”.

domenica 19 aprile 2020

22 aprile 2020: giornata mondiale della Terra - #Abbracciamola!

Il 22 aprile, facciamo tutti un piccolo gesto di affetto dal valore simbolico verso il pianeta: condividiamo una foto in cui abbracciamo virtualmente la Terra!
Mercoledì 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, vogliamo lanciare un flash mob virtuale per tenere alta l’attenzione, anche in questo momento difficile, sulla cura del nostro pianeta.
Da più parti, infatti, si levano voci preoccupanti sul fatto che per rilanciare la nostra economia post covid-19 sarebbe meglio mettere da parte le politiche di tutela ambientale. Noi siamo convinti invece che la ripresa di una vita e di una società migliore passi proprio per la cura dell’ambiente e dei beni comuni, anche per scongiurare il pericolo di una nuova crisi che rischia di colpire tutti noi: la crisi climatica.
Per questo lanciamo a tutti un appello per la giornata mondiale della terra (Earth Day): anche se non possiamo ancora tornare ad abbracciarci tra di noi, facciamo tutti un piccolo gesto di affetto dal valore simbolico verso il pianeta e condividiamo una foto in cui abbracciamo virtualmente la Terra! 
Possiamo farlo abbracciando un mappamondo, una foto della Terra, o anche un disegno, che possiamo preparare prima coinvolgendo i bambini e il resto della famiglia, o anche creando una piccola scultura o abbracciando una mappa geografica o un atlante. Largo alla creatività! 
Il Flash mob consisterà nel condividere le foto sui vostri canali social nella giornata del 22 aprile (non fatelo prima, mi raccomando!), utilizzando gli hashtag:
#Abbracciamola  #EarthDay
A questo link trovate tutte le info e i materiali per aiutarci nella promozione e comunicazione dell'evento: 
 https://www.legambiente.it/abbracciamola/
Vi chiediamo di diffondere il messaggio a tappeto in modo che il 22 diventi davvero un’azione virale, nel senso positivo 😃 che metta la cura del pianeta come stella polare per l’uscita dalla crisi del covid.

Ricordiamocelo: #Insiemesiamoinarrestabili!

sabato 11 aprile 2020

Appello per il Chiello Covidfree - firma online http://chng.it/Mrv6GPQs5L

E' possibile firmare la petizione on line http://chng.it/Mrv6GPQs5L

Le associazioni aderenti all'Ecomuseo "I semi di Demetra", tra cui anche il nostro circolo, fortemente preoccupate per le ultime disposizioni dell'ASP di Enna che implicano turni "misti" tra il personale sanitario dell'Umberto I, ospedale Covid, e il personale sanitario dell'ospedale di Piazza Armerina Michele Chiello, hanno indirizzato una missiva al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ad Angelo Borrelli, Capo dipartimento della Protezione Civile, a Roberto Speranza, Ministro della Salute, a Nello Musumeci, Presidente Regione Sicilia, a Ruggero Razza, Assessore Sanità Regione Sicilia, a Matilde Pirrera, Prefetto di Enna, a Francesco Iudica, Direttore Generale ASP 4 Enna, a 
Emanuele Cassarà, Direttore Sanitario ASP 4 Enna, e p. c. a Sebastiano Chiarenza, Sindaco di Aidone e Antonino Cammarata, Sindaco di Piazza Armerina, perchè venga garantito il diritto alla salute del personale sanitario e della popolazione, riservandosi ogni ulteriore utile azione.

Di seguito il testo della petizione:

L’Ecomuseo: “I semi di Demetra” e le associazioni che ne fanno parte, nell’interesse della salute della comunità di Aidone, afferente all’ASP 4 di ENNA, rivolgono alle Autorità in indirizzo un accorato appello a garanzia della salute del proprio paese e del comprensorio in cui esso ricade.
Sulla base dei Decreti Legge emanati per fronteggiare l’epidemia di Coronavirus, l’ospedale Umberto I di Enna è stato dichiarato centro COVID-19, mentre l’ospedale Chiello di Piazza Armerina continua ad operare per l’ordinaria attività e per le urgenze. Accade purtroppo che, nonostante i ripetuti allarmi lanciati nelle ultime settimane, per esigenze logistiche legate alla pandemia i medici dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina siano chiamati a prestare servizio anche presso le unità Covid 1, 2, 3 di Enna, per poi fare ritorno alle loro mansioni istituzionali.
Com’è comprensibile, questa turnazione dello stesso personale da una struttura ospedaliera riservata all’emergenza COVID-19 ad un’altra esclusivamente dedicata alle altre emergenze sanitarie è un’azione estremamente rischiosa, poiché tutte le volte che i medici dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina sono chiamati a sostenere turni di lavoro all’Umberto I di Enna e fanno ritorno alla struttura Covid-free, senza gli adeguati controlli e in dispregio del loro stesso diritto alla salute e di quello di chiunque venga con loro a contatto (familiari, pazienti e personale sanitario), viene messa a serio rischio l’incolumità non solo dei sanitari, dei pazienti del presidio piazzese e di tutta la popolazione.
Pertanto, alla luce di questa grave situazione, ritenuta inaccettabile da parte della comunità aidonese, l’Ecomuseo “I semi di Demetra” e le associazioni che ne fanno parte
CHIEDONO
a gran voce alle SS.LL.
- che vengano revocati ai medici tutti gli ordini di servizio già emanati e che non ne vengano più emanati;
- che vengano sospese tutte le decisioni organizzative che mettano a rischio la salute dei cittadini e dello stesso personale sanitario;
- che vengano tutelati e forniti gli opportuni presidi a tutto il personale sanitario e ai pazienti di tutti gli ospedali dell’ASP 4.
Confidando in un benevolo accoglimento della presente, si porgono distinti saluti.

venerdì 20 marzo 2020

#Iorestoacasa – il sito di Legambiente ricco di contenuti green

L’emergenza coronavirus ci porta a fare i conti anche con il tempo. Ore da passare a casa tra smart working, figli da aiutare per le lezioni on line o per i compiti, ma questa inaspettata quantità di tempo può anche essere un'occasione per riscoprire se stessi, per giocare e stare più vicino ai propri figli, per dedicarsi ai propri hobby anche all'interno delle mura domestiche, o rispolverare vecchi interessi che fino ad oggi, proprio per mancanza di ore libere, erano stati messi da parte.
Ecco allora che Legambiente lancia iorestoacasa.legambiente.it, un sito web che raccoglie letture, approfondimenti, dossier e dirette web di eventi nazionali realizzati dall’associazione ambientalista, ma anche buone pratiche, giochi per bambini, curiosità che spaziano da frutta e ortaggi di stagione alle ricette culinarie come l'E-book Campania Terra dei Cuochi. E poi non possono mancare le grandi inchieste ambientali realizzate da Nuova Ecologia - come C'erano una volta i ghiacciai, Post Sisma dalla parte di chi resiste, Mal D'Africa -  e per gli amanti di musica e film c'è anche una ricca playlist di canzoni green e film. Da “A Hard Rain's A-Gonna Fall” di Bob Dylan a “Mother Nature's Son” dei Beatles a “Picnic all’inferno” di Piero Pelù.
Per la sezione ecocineforum, iorestoacasa.legambiente.it raccoglie documentari e film d'animazione e poi una selezione di video naturalistici, realizzati nell’ambito di progetti life che vede impegnata anche l'associazione ambientalista, come quello dedicato alla Scarpetta di Venere. Tra le altre clip caricate sul portale: “Droni per la vigilanza ambientale”, “#ChangeClimateChange, cambiamo il cambiamento climatico!”, e poi la “Canzone circolare” di Elio e le Storie Tese.
Legambiente aderisce, così, alla campagna #Iorestoacasa nata per sensibilizzare tutti i cittadini a restare responsabilmente a casa, chiedendo loro di rispettare quanto previsto dal decreto per limitare la diffusione del contagio da coronavirus. Una campagna che ha visto in prima linea in questi giorni tantissimi artisti, uomini e donne del mondo dello spettacolo, della cultura, della scienza, del giornalismo e alla quale si unisce anche Legambiente dando il suo contributo con iorestoacasa.legambiente.it. L’iniziativa in questione è stata pensata proprio per offrire a tutti uno strumento smart e gratuito dove trovare contenuti e curiosità che hanno al centro l'ambiente, la sostenibilità e l'attenzione per il nostro Pianeta rendendo piacevole il tempo da trascorrere a casa.
In homepage sul sito il messaggio del Presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani che sottolinea quanto la situazione sia difficile per il Paese, ma anche per chi “come noi è abituato a lavorare ogni giorno, a servizio del prossimo, con i cittadini, le associazioni, le istituzioni, le imprese, con un corpo a corpo continuo, per cambiare in meglio il Paese. Ma come sempre è successo nella storia della nostra associazione - dagli interventi fatti in emergenza per aiutare le persone o recuperare le opere d'arte dopo un terremoto o un'alluvione o per ripulire il litorale dagli idrocarburi sversati in mare - anche questa volta non stiamo fermi”. I volontari di Legambiente in diverse città stanno dando una mano alle amministrazioni, alla polizia municipale, alla protezione civile, stanno aiutando chi non può andare a fare la spesa. Inoltre per rendere meno pesanti le giornate da trascorrere a casa, l'associazione ambientalista ha pensato a questo portale iorestoacasa.legambiente.it, mentre l’editoriale La Nuova Ecologia ha messo a disposizione gratuitamente la versione on line del mensile di Legambiente e del bimestrale QualEnergia, aderendo alla campagna di Solidarietà digitale del Ministero per l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione.

venerdì 28 febbraio 2020

#plasticfree: La classe non è ... acqua in bottiglia, alla Scuola Media C. Cascino

Legalità e sostenibilità ... questo il tema dell'incontro svoltosi oggi nell'auditorium della S. M. Cascino di Piazza Armerina.
Dopo i saluti e l'introduzione al tema da parte della dirigente scolastico prof.ssa Tecla Guzzardi,  i ragazzi (ma anche i genitori presenti) hanno potuto riflettere sui nostri comportamenti e sullo stato di salute del pianeta, grazie ad una ricca introduzione curata dal prof. Angelo Rinollo.
A seguire i ragazzi hanno voluto testimoniare il loro impegno che li ha visti protagonisti in un concorso a tema promosso dal Liceo Artistico di Enna.
Al termine l'intervento di Legambiente la cui presidente ha ricordato ai ragazzi come sono i piccoli gesti che possono contribuire a cambiare il mondo, a partire dall'uso della borraccia in alluminio al posto della bottiglia di classe.
Ed è per questo motivo che il circolo Legambiente di Piazza Armerina, proseguendo nella campagna #plasticfree: La classe non è acqua in bottiglia! ha  voluto donare ai 325 alunni dell'istituto la borraccia invitandoli ad utilizzarla rinunciando così all'uso della plastica. I saluti finali sono stati affidati alla dott.ssa Vagone, vicesindaco ed assessore alla pubblica istruzione che ha reiterato la volontà del comune di donare le borracce a tutti gli studenti di Piazza Armerina prima dell'inizio del nuovo anno scolastico e di collocare le minicase dell'acqua all'interno delle strutture scolastiche. E infine un appello ai ragazzi ad essere orgogliosi di un eroe piazzese, Giorgio Boris Giuliano.

mercoledì 29 gennaio 2020

LEGAMBIENTE CHIEDE L’AVVIO DI UN PERCORSO PARTECIPATO E CONDIVISO CON GLI ATTORI SOCIALI DEL TERRITORIO PER LA REVISIONE DEL PIANO DI GESTIONE UNESCO DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE


Correva l’anno 2012 e nelle sale di palazzo Trigona si presentava il piano di gestione Unesco della Villa del Casale, strumento obbligatorio richiesto dall’Unesco stesso a tutti i siti patrimonio dell’umanità, il cui percorso era iniziato già nel 2006.
Un piano di gestione realizzato in virtù dei finanziamenti previsti dalla L. 77/2006 per i siti Unesco, con la cura scientifica del prof. Giovanni Campeol dell’Università di Venezia
Si legge nell’introduzione: “Il Piano di Gestione dei siti UNESCO rappresenta un indispensabile strumento per la gestione, la tutela e la valorizzazione del Patrimonio. Il Piano di Gestione permette di piani­ficare, in una visione strategica, le azioni e le attività da porre in essere affinchè il Sito, riconosciuto quale Patrimonio dell’Umanità, possa avere garantita la sua conservazione a testimonianza della Storia della Civiltà e diventare luogo di incontro e di scambio di conoscenze, nella vasta rete dei Siti mondiali”
Il piano di gestione – dichiarano gli ambientalisti - è uno strumento di pianificazione e di programmazione che affonda le sue radici in logiche partecipative, come del resto sancito dall’Unesco stesso che, a proposito dell’obbligo di un management plan fa riferimento a “appropriato piano di gestione o un altro documentato sistema di gestione che dovrebbe specificare come il valore universale eccezionale del sito sarà mantenuto, possibilmente attraverso processi partecipativi”.
Dal 2012 ad oggi, essendo fra l’altro citati tra gli stakeholder del territorio in virtù delle storiche battaglie per la Villa del Casale e palazzo Trigona, abbiamo chiesto più volte l’attuazione del piano di gestione ma senza alcun esito.
Da qualche mese a questa parte si è avuta notizia dell’avvio di un vecchio progetto, finanziato nel 2010 sempre con i fondi della L.77/2006, realizzato in rete con le 8 città Unesco del val di Noto (Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli ) e Siracusa-Pantalica (con Cassaro, Ferla e Sortino) che prevede, la revisione dei piani di gestione Unesco, tra cui quello della nostra Villa.

Che ben venga! I sistemi di gestione devono essere dinamici e devono prevedere strategie innovative per la gestione del sito, ma che lo si faccia in modo partecipato e condiviso come richiesto dall’Unesco.

E’ per questo- continuano gli ambientalisti – che con una lettera aperta inviata al direttore del parco archeologico e per conoscenza al sindaco, abbiamo chiesto formalmente l’istituzione del tavolo degli stakeholder, propedeutico alla revisione del piano, perché lo stesso non si trasformi in un mero esercizio di stile finalizzato alla rendicontazione di un progetto, ma possa essere veramente uno strumento utile per la gestione del sito nelle mani del direttore del parco.

Oggi un piano di gestione deve necessariamente tenere conto del territorio perché deve comprendere un’approfondita analisi, l’individuazione dei punti di forza e di criticità e l’individuazione di possibili soluzioni, e tutto ciò non può essere fatto senza il coinvolgimento attivo del territorio.

Oggi un Piano di gestione deve necessariamente dialogare con una rinnovata idea di città e di territorio, un territorio allargato che comprende comunità e realtà che lavorano alla costruzione di un rinnovato concetto di bene comune.

E in tutto ciò deve trovare una collocazione adeguata palazzo Trigona, il museo della città e del territorio che aspettiamo da oltre 60 anni.

L'Ufficio Stampa Piazzambiente

venerdì 17 gennaio 2020

Sabato 25 gennaio 2020 giornata di mobilitazione internazionale per la pace Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace! contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti

“La guerra è un male assoluto e va ‘ripudiata’, come recita la nostra Costituzione all’Art. 11: essa non deve più essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia”. Il blitz del presidente Trump per uccidere il generale iraniano Soleimani, il vicecapo di una milizia irachena ed altri sei militari iraniani, è un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranità dell’Iraq. Insieme alla ritorsione iraniana si è abbattuto anche sui giovani iracheni che da tre mesi lottano contro il sistema settario instaurato dall’occupazione Usa e contro le ingerenze iraniane, in un paese teatro di guerre per procura ed embarghi da decenni. Irak, Iran, Siria, Libia, Yemen: cambiano i giocatori, si scambiano i ruoli, ma la partita è la stessa. Nella crisi del vecchio ordine internazionale, potenze regionali e globali si contendono con la guerra aree di influenza sulla pelle delle popolazioni locali. La sola alternativa consentita al momento è il mantenimento dei regimi teocratici o militari – comunque illiberali e non rispettosi dei diritti umani - con i quali si fanno affari, chiudendo occhi e orecchie su repressione, torture e corruzione. La guerra non produce solo distruzione, ma cancella anche dall’agenda politica la questione sociale, oramai incontenibile ed esplosa nelle proteste delle popolazioni che hanno occupato pacificamente le piazze e le strade. Non possiamo stare a guardare Dobbiamo gridare il nostro no alla guerra, alla sua preparazione, a chi la provoca per giustificare la produzione e la vendita di armi. Guerre che, in ogni momento, possono fare da miccia ad un conflitto globale tanto più preoccupante per il potenziale degli armamenti nucleari oggi a disposizione dei potenti del mondo. Le vittime innocenti dell'aereo civile abbattuto "per errore" da un missile, dimostrano una volta di più che la guerra è un flagello per tutti, nessuno può chiamarsi fuori, siamo tutti coinvolti. Manifestiamo il nostro sostegno alle popolazioni, vere vittime delle guerre, a chi si rivolta da Baghdad a Teheran, da Beirut ad Algeri, da Damasco, al Cairo, a Gerusalemme, a Gaza. Quel che sta avvenendo nel Golfo Persico, aggiungendosi alle sanguinose guerre e alle crescenti tensioni in corso, mette in luce la drammatica attualità e il vero realismo dei ripetuti ma inascoltati appelli di Papa Francesco per l’avvio di un processo di disarmo internazionale equilibrato. L’UE, nata per difendere la pace, deve assumere una forte iniziativa che – con azioni diplomatiche, economiche, commerciali e di sicurezza – miri ad interrompere la spirale di tensione e costruisca una soluzione politica, rispettosa dei diritti dei popoli, dell’insieme dei conflitti in corso in Medio Oriente e avviare una rapida implementazione del Piano Europeo per l’Africa (Africa Plan) accompagnandolo da un patto per una gestione condivisa dei flussi migratori. Fermare la spirale di violenze è responsabilità anche italiana e chiediamo al nostro Governo di farlo con atti concreti:
• opporsi alla proposta di impiego della Nato in Iraq e in Medio Oriente;
• negare l’uso delle basi Usa in Italia per interventi in paesi terzi senza mandato ONU;
• bloccare l’acquisto degli F35;
• fermare la vendita di armi ai paesi in guerra o che violano i diritti umani come sancito dalla L. 185/90;
• ritirare i nostri soldati dall’Iraq e dall’Afghanistan, richiedendo una missione di peacekeeping a mandato ONU ed inviare corpi civili di pace;
• adoperarsi per la sicurezza del contingente italiano e internazionale in missione UNIFIL in Libano; • aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari eliminandole dalle basi in Italia;
• sostenere in sede europea la necessità di mantenere vivo l’accordo sul nucleare iraniano implementando da parte italiana ed europea le misure di revoca dell’embargo
• porre all’interno dell’Unione europea la questione dei rapporti USA-UE nella NATO.
Per tutto questo invitiamo a aderire ed a partecipare alla giornata di mobilitazione internazionale di sabato 25 gennaio 2020, promossa dal movimento pacifista statunitense contro la guerra, che per noi sarà una grande mobilitazione contro tutte le guerre e tutte le dittature, a fianco dei popoli che si battono per il proprio futuro.