lunedì 1 ottobre 2012

Incendi in Sicilia: Legambiente si costituisce parte civile e chiede l’applicazione di pene accessorie esemplari.


Vanno anche bloccati i contributi regionali e comunitari per chi è responsabile di avere appiccato il fuoco o di non avere effettuato gli interventi di prevenzione



Dinnanzi alla gravità dl fenomeno degli incendi che in questi giorni sta distruggendo vastissime zone boscate ed aree agricole con enormi danni ambientali ed economici, Legambiente Sicilia ha dato mandato ai propri legali del Centro di Azione Giuridica di costituirsi parte civile in tutti i procedimenti che verranno avviati dalla magistratura.


In primo luogo – sostiene Legambiente Sicilia – vanno applicate pene severe ed esemplari nei confronti dei responsabili individuati. Nel caso di pastori ed agricoltori chiederemo anche l’applicazione di pene accessorie consistenti dalla decadenza da ogni beneficio finanziario e sostegno economico erogato dalla Regione o dall’Unione Europea.

Nei prossimi giorni Legambiente presenterà un dossier alla Commissione Europea ed all’OLAF-Servizio Antifrodi dell’UE per accertare se siano state applicate le sanzioni previste dai regolamenti comunitari nei confronti delle aziende agricole e forestali che usufruiscono del sostegno economico della PAC (Politica Agricole Comune) e del PSR (programma si Sviluppo Rurale), ma che non attuano le obbligatorie misure di prevenzione antincendio nei propri terreni.


Inoltre, Legambiente sta preparando un dossier sulle varie tipologie di incendi che stanno aggredendo il territorio siciliano. Incendi che hanno motivazioni e finalità diverse e che necessitano di risposte diversificate, rifuggendo da luoghi comuni e facili generalizzazioni.



Palermo 1 ottobre 2012





L’ufficio stampa



Teresa Campagna 338 2116468

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