domenica 3 ottobre 2021

Al via il fondo di solidarietà per i parchi archeologici - una nuova spinta in direzione di una gestione manageriale ed oculata

Con Decreto n. 63 del 29 settembre, a firma dell'assessore regionale Alberto Samonà, è stato approvato il Regolamento per il fondo di solidarietà per i parchi archeologici, secondo il quale nel triennio 2021-2023 il 10% delle risorse derivanti dallo sbigliettamento dei parchi archeologici di maggiore rilevanza sarà versato sul bilancio Regionale, per finanziare le spese di funzionamento, fruizione e valorizzazione dei parchi con minori entrate economiche. Il Fondo di solidarietà è destinato a tutti i Parchi archeologici in condizione di insufficiente dotazione economica. A tale proposito interviene Legambiente, da oltre 20 impegnata per la valorizzazione della Villa Romana: "Il decreto dell’assessore regionale può essere interpretato come l’azione di un buon padre di famiglia che dà pari dignità economica ai parchi archeologici “minori” perché privi di potenti attrattori da inserire nei circuiti internazionali, come invece avviene per i parchi “maggiori” con siti UNESCO o con testimonianze di rilievo, come Taormina, Selinunte, Segesta solo per citarne alcuni, che fortunatamente godono annualmente di importanti incassi. E quindi con una oculata politica di gestione ha deciso che i Parchi più ricchi devono contribuire a sostenere il bilancio economico dei meno fortunati ma ugualmente di grande valore culturale. I parchi archeologici sono distinti in tre fasce sulla base dell’incasso medio maturato nel triennio precedente. In fascia A) incasso inferiore a € 100.000; fascia B) incasso compreso tra € 100.000 e € 500.000; e fascia C) incasso superiore a € 500.000. Pertanto a tutti i Parchi archeologici di fascia “A” saranno assicurati € 100,000 come dotazione finanziaria minima. La restante dotazione del Fondo di Solidarietà sarà ripartita in parti uguali tra i Parchi di fascia “A”/ “B”. Quindi, anche il Parco archeologico della Villa del Casale - Morgantina dovrà destinare il 10% dei proventi derivanti dallo sbigliettamento al Fondo di solidarietà. Che ben venga questa forma di mutuo soccorso a favore del patrimonio archeologico regionale, ma ciò vuol dire – conclude Legambiente - che i direttori dei parchi “maggiori”, il cui bilancio sarà decurtato del 10% delle entrate derivanti dallo sbigliettamento, dovranno attuare una gestione che elimini gli sprechi e aumenti l’efficienza tecnica ed economica. I direttori, considerati manager, dovranno adoperarsi per intercettare fondi e finanziamenti diversi da quelli derivanti dai ristori regionali e nazionali, dimostrando che la tanto attesa autonomia finanziaria finanziaria non si traduce esclusivamente nella gestione autonoma di un bilancio ma nella costruzione di una governance partecipata che coinvolga anche i dei comuni che fanno parte dell’Ente parco, capace di attrarre finanziamenti e partnership privati per promuovere il parco e il patrimonio culturale del territorio di riferimento. Cosa che finora non è accaduta, basti pensare alla mediocre promozione della Dea di Morgantina, di fama internazionale, e alla neo promozione del Museo Trigona".