“Venga istituito immediatamente il biglietto unico Villa Romana – Palazzo Trigona prima dell’apertura al pubblico del museo”. È questa la richiesta che Legambiente ancora una volta ribadisce, con una lettera di sollecito inviata, il 4 marzo, all’assessore regionale Samonà, al sindaco Cammarata, alla deputata regionale Lantieri e a tutto il consiglio comunale della città. “Il 15 febbraio 2021 sono cominciati i lavori per l’allestimento del Museo della Città e del Territorio. Una notizia che tutti attendevamo da tempo. Lo storico palazzo, negato alla città per tantissimi anni, fu aperto al pubblico, per la prima volta, il 5 maggio del 2002 quando su nostra richiesta si celebrò un consiglio comunale straordinario per fare chiarezza sulle sorti del palazzo e contemporaneamente fu dato alla stampa il dossier “Palazzo Trigona: il museo che non c’è”, che raccontava 40 anni di incompetenze, rimpalli burocratici ed immobilismo delle istituzioni, ottenendo, in quella sede, la promessa del governo regionale che il palazzo sarebbe stato restaurato per realizzarvi, successivamente, il museo della Città e del Territorio”.
E’ da allora che
Legambiente chiede che siano messe in moto azioni sinergiche perché la Villa e
la città si presentino come i due poli di un unico asse che ruoti intorno alla
valorizzazione del patrimonio architettonico della città e di Palazzo Trigona,
intercettando flussi turistici e culturali e creando un indotto di cui
usufruirebbe tutta la città ed il territorio. “Un museo che, già dal 2000, abbiamo pensato con
soluzione di continuità territoriale proponendo al governo regionale il
biglietto unico Palazzo Trigona-Villa del Casale. Ma non ci risulta che, ad
oggi, il “Comitato Regionale per la determinazione
dei biglietti di ingresso ai musei” abbia deliberato sul biglietto di
ingresso a Palazzo Trigona e tanto meno sul biglietto unico. Condizione,
quest’ultima, che riteniamo indispensabile per far si che almeno una parte del
flusso turistico della Villa del Casale interessi anche il centro storico.
L’istituzione del
biglietto unico dipende quindi esclusivamente da un’azione politica del
territorio nei confronti dell’amministrazione regionale, presso la quale deve
esserne rappresentata la necessità strategica”. Se nell’era
pre-Covid le presenze turistiche in città si attestavano intorno alle
30.000/anno la scommessa del Trigona dovrà essere arrivare almeno a
200.000/anno. Ma per raggiungere questo risultato serve anche una politica
promozionale e un’offerta culturale ad ampio raggio, sostenuta dal governo di
città in stretta sinergia con la direzione del Parco Archeologico. “Inoltre
se consideriamo che il 70% dei visitatori della Villa Romana sono costituiti da
gruppi organizzati, legati pertanto alle dinamiche promozionali dei tour
operator, che raramente indirizzano i gruppi nel vicino sito di Morgantina pur
esistendo un biglietto unico con la Villa, c’è da chiedersi se l’allestimento
in corso del museo Trigona sarà in grado di renderlo un attrattore culturale
così caratterizzante da diventare punto di riferimento e di interesse dei tour
operator che governano i flussi turistici della Villa, e non solo”.
Nei giorni scorsi la
regione ha reso nota la riorganizzazione dell’offerta culturale e museale
siciliana anche grazie a finanziamenti importanti che saranno utilizzati per il
potenziamento di musei vicini a Piazza, 2.500.000,00 per il museo di Aidone e 7.000.000,00
per il museo di Gela, somme ingenti che contrastano con i 530.000 euro
stanziati per la musealizzazione del Trigona, e c’è da chiedersi quindi che ruolo avrà
quest’ultimo nell’intero contesto regionale.
“L’istituzione del
biglietto unico serve oggi, prima dell’apertura al pubblico del museo Trigona,
e per questo chiediamo ai destinatari della nostra lettera di adoperarsi con
urgenza, ognuno per le rispettive competenze, per la sua istituzione”.
LEGAMBIENTE PIAZZA ARMERINA, CIRCOLO PIAZZAMBIENTE
Piazza Armerina, 5 marzo 2021