Legambiente denuncia “l’inefficienza energetica” nelle periferie, monitorati 9 quartieri in 7 città: edilizia popolare vecchia, poco mantenuta e curata.
È la tesi sviluppata dalla quarta edizione del rapporto di Legambiente “Il diritto di vivere in classe A” nell’ambito della campagna Civico 5.0, che racconta e denuncia lo stato di inefficienza dell’edilizia in Italia.
Monitoraggi
I monitoraggi condotti da Legambiente attraverso termografie, in grado di rivelare il comportamento termico dei manufatti edilizi, hanno interessato cinque Regioni italiane, sette città e nove diversi quartieri che si aggiungono ai dieci della scorsa edizione, dalla Lombardia alla Sicilia: Corvetto a Milano, dove sono in atto processi di rigenerazione, l’Isolotto a Firenze, dalla seconda metà del ‘900 strutturato con un’attenta progettazione e uno studio degli spazi, San Giovanni a Teduccio a Napoli, dove è sorta la prima comunità energetica rinnovabile e solidale in Italia, il Quarticciolo, Casilino 23 e Villa dei Gordiani a Roma, Villaggio Kennedy a Piazza Armerina, Viale Autonomia a Caltagirone e Via Turati a Caltanissetta, dove gli interventi dell’ente gestore ancora latitano.
Un viaggio da Nord a Sud che ancora una volta racconta di luoghi in cui efficienza energetica e il diritto a vivere in case dignitose rappresentano una chimera; di un’edilizia popolare vetusta, poco manutenuta e curata, cui si accompagnano dispersioni degli infissi, involucri poco coibentati e sistemi murari disperdenti. Criticità che acuiscono le disuguaglianze già vissute prima dell’emergenza sanitaria e aggravate dal caro bollette post-pandemia.
Superbonus
All’interno del rapporto 10 proposte per fare del Superbonus una politica improntata alla riduzione dei gas climalteranti, al contrasto alla povertà energetica, alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio.