giovedì 31 maggio 2012

Alt alla svendita delle coste siciliane

“Si blocchi immediatamente la svendita delle coste siciliane”

Appello di Legambiente al Governo Lombardo affinché eviti di lasciare ulteriori macerie



Una società che si occupa di opere idrauliche e marittime, la SIDRA, dovrebbe realizzare tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza i tratti di costa siciliana in erosione. In cambio la Regione dovrebbe concedere in uso per 30 anni, estensibili a 50, il demanio marittimo sul quale un gruppo di società immobiliari e turistiche “interessate” a sostenere l’iniziativa della SIDRA potrebbero realizzare attività turistiche e commerciali di vario genere, dalla costruzione di nuovi porti ad aree commerciali passando per nuove strutture ricettive. Questa la proposta di project financing su cui da qualche mese starebbe lavorando la “cabina di regia” istituita dalla Presidenza della Regione siciliana.

“Se il progetto dovesse essere approvato - sottolinea Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente –, si potrebbe addirittura concedere a terzi la possibilità di realizzare stabilimenti balneari, incassando gli oneri concessori che attualmente incassa la Regione. In sostanza, per tutta la durata della concessione, il gruppo di società proponenti diventerebbe il proprietario di fatto della costa siciliana. E francamente, di tutto la Sicilia ha bisogno tranne che di fare un nuovo regalo alla speculazione edilizia, che è sempre stato un regalo all'illegalità”.

“La proposta, scandalosa ed incredibile, diventa ancora più inaccettabile – dichiara Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia - se si va a guardare il piano finanziario. Le opere di messa in sicurezza dall’erosione ammonterebbero, infatti, a 698 milioni di euro a fronte di un investimento totale di oltre 3 miliardi di euro (di cui la metà solo per costruire “Opere Turistiche-ricettive e commerciali”). Peccato però che il progetto preveda un cofinanziamento della Regione Siciliana del 20%, e cioè di oltre 600 milioni. Giusto l’ammontare del valore delle opere che dovrebbero servire a salvaguardare le nostre coste. Ma se la Regione dovesse nella sostanza pagare quasi per intero le opere di messa in sicurezza della costa, perché dovrebbe in cambio cedere per alcuni decenni la costa siciliana? È evidente – conclude Fontana - come si tratti solo di una gigantesca speculazione, una vera e propria svendita delle coste siciliane priva di qualunque ritorno economico per la Regione. Una speculazione che rischierebbe di devastare definitivamente un ecosistema già molto provato da decenni di abusivismo edilizio e d’infrastrutturazioni dissennate.

Facciamo appello al Governo, ormai agonizzante, perché eviti di lasciare dietro di sé ulteriori macerie”.





30 maggio 2012



L’ufficio stampa

Teresa Campagna tel. 338-2116468r

Cronache dall'acqua pubblica del 29 maggio

Si è svolta, il 29 maggio, a Palermo a Palazzo dei Normanni la mobilitazione regionale per l’approvazione della legge di ripubblicizzazione.

Moltissimi i Comuni presenti dalle diverse province con le fasce ed i gonfaloni, tra i quali molte nuove amministrazioni, per la prima volta anche il gonfalone della città di Palermo con il neo-sindaco Orlando, ed i movimenti dalle diverse province.

Alla manifestazione avrebbe dovuto seguire un incontro con il Presidente dell’Assemblea On.le Cascio in Sala Gialla.

Il pomeriggio del 28, l’On.le Cascio rende nota la sua indisponibilità a tenere l’incontro e la Sala Gialla viene assegnata ad altra iniziativa.

Il questore pone difficoltà per l’accesso al Palazzo dei Sindaci e dei movimenti per motivi di sicurezza, ed alla fine di una concitata mattinata si tiene un incontro presso il salone del gruppo UDC alla presenza dei Capigruppo o loro delegati.

Per il PD l’On.le De Benedictis, per l’UDC il Capogruppo On.le Adamo, per il PID l’On.le Cascio, per Grande Sud l’On.le Cimino, per l’MPA il Capogruppo l’On.le D’Agostino. Presente anche l’On.le Ammatuna Presidente della sottocommissione parlamentare Ambiente e territorio che ha esaminato i testi di legge. Il sindaco di Palermo non ha partecipato all’incontro reiterando la richiesta d’incontro con l’On.le Cascio.

Ai movimenti è concesso di partecipare con una delegazione. Dopo una consultazione tra i componenti del forum presenti in piazza, si è stabilito di accettare di partecipare comunque all’incontro. Per il forum sono entrati Luca Nivarra, Alfio La Rosa, Nicola Cipolla, Vincenzo Lombardo, Paolo Campo, Egidio Maio, Antonella Leto, Mauro Salvatore.

Oggetto della discussione l’approvazione del testo di legge di ripubblicizzazione in Assemblea prima del 28 luglio, data fissata dal Presidente Lombardo per le sue dimissioni ed il conseguente scioglimento dell’Assemblea Parlamentare. Approvazione resa ancora più pressante per le nuove diffide inviate dall’ATO idrico di Agrigento ai Comuni di quella provincia per la consegna delle reti e degli impianti. Diffide che dopo tre anni di battaglie di resistenza e di respingimento dei Commissari governativi e di un impegno a sospendere i commissariamenti reiterata per ben tre volte dal governo regionale con O.d.G approvati all’unanimità dall’Aula parlamentare, hanno oggi il sapore della intimidazione per i sindaci che rischiano la denuncia alle autorità contabili per danno erariale. Ulteriore argomento di discussione la procedura d’infrazione comminata dall’UE per la mancata depurazione che costa alla Regione 300.000 euro al giorno. Il testo esitato dalla IV Commissione ARS prima di andare in Aula deve essere sottoposto all’approvazione della II Commissione Bilancio e finanza, i capigruppo acquisiscono dall’On.le Savona la disponibilità ad inserire con urgenza all’OdG nelle prossime sedute della II Commissione il testo di legge. I capigruppo presenti si impegnano a richiedere al Presidente dell’Assemblea On.le Cascio di acquisire i pareri delle commissioni e porre il testo all’attenzione della conferenza dei Capigruppo per essere trattato in tempi brevissimi dall’Aula. (in allegato) Per parte nostra nel nostro intervento abbiamo ribadito che pur apprezzando il fatto che il testo esitato dalla IV Commissione mantenga l’articolato da noi proposto, pur modificando l’impianto complessivo, e la possibilità di gestione del servizio idrico attraverso enti di diritto pubblico, non possiamo condividere il fatto che sia stato emendato dal testo esitato dalla IV commissione la ripubblicizzazione della società di sovrambito siciliaacque ed abbiamo chiesto ai Capigruppo presenti un incontro urgente per valutare la disponibilità a reintrodurre nella discussione dell’Aula questo punto.

Nel pomeriggio in conferenza dei Capigruppo è stata effettivamente discussa la possibilità di portare il testo in Aula prima dello scioglimento dell’Assemblea ed è stata calendarizzata, per il 30 maggio, la trattazione in II Commissione Bilancio e finanza.

A margine non si può non stigmatizzare il fatto che il Palazzo del governo sia rimasto chiuso ai movimenti ma anche ai tanti amministratori arrivati in ritardo ai quali non è stato consentito di entrare.

lunedì 28 maggio 2012

Domani 29 maggio a Palermo manifestazione regionale per l’approvazione della legge di ripubblicizzazione delle acque in Sicilia.



MARTEDI 29 MAGGIO DALLE ORE 10.00 A PALERMO DAVANTI PALAZZO DEI NORMANNI MANIFESTAZIONE REGIONALE DEI COMUNI E DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA PUBBLICA.
I Sindaci e i Movimenti del Forum Siciliano Acqua e Beni Comuni incontreranno il Presidente dell’Assemblea regionale On.le F. Cascio per chiedere che il testo di legge di ripubblicizzazione delle acque in Sicilia venga portato il Aula per l’approvazione dell’Assemblea.

“E’ l’ultima opportunità per il Governo uscente e per il Parlamento Siciliano di collegarsi alla volontà popolare espressa con i referendum del 12 e 13 giugno scorsi. Il 97,9% dei cittadini siciliani hanno detto SI all’acqua bene comune, fuori i profitti dall’acqua. la politica dia risposte concrete ed immediate”

Per quasi due anni il testo di legge di ripubblicizzazione presentato per iniziativa di 135 Consigli Comunali ed una Provincia, e per iniziativa Popolare attraverso le firme dei cittadini, è rimasto all’esame della sottocommissione ARS Ambiente e territorio. I presentatari chiedono che si torni al testo esitato dalla Sottocommissione Presieduta dall’On.le R. Ammatuna non ratificando in Aula gli emendamenti introdotti dalla IV Commissione Parlamentare che ne riducono gli aspetti di completa ripubblicizzazione.

“Chiediamo a tutte le forze politiche presenti in Parlamento di dare ai cittadini, dopo le affermazioni di principio, risposte concrete, legiferando secondo le competenze che lo statuto siciliano attribuisce all’ARS.”

Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni

 

Di seguito il volantino della manifestazione:

 

Il 10 marzo 2010 135 Comuni e una Provincia in rappresentanza di oltre 1.500.000 siciliani hanno consegnato al Parlamento Siciliano una proposta di legge di iniziativa consiliare di ripubblicizzazione delle acque in Sicilia ed hanno modificato i propri statuti dichiarando l’acqua bene comune ed il servizio idrico privo di rilevanza economica.

Il 7 settembre 2010 sono state depositate presso Parlamento Siciliano oltre 35.000 firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa Popolare di ripubblicizzazione delle acque in Sicilia.

Il 12 e 13 giugno 2011 2.079.819 siciliani si sono recati alle urne per dire col 97,9% SI all’Acqua Bene Comune, fuori i profitti dall'Acqua.

Il 28 novembre 2011 è stato trasmesso al Presidente della IV sottocommissione Ambiente e Territorio il testo della proposta di legge di iniziativa Popolare e dei Consigli Comunali rivisitata alla luce degli esiti referendari e della normativa europea, dal tavolo tecnico congiunto dei presentatari delle proposte di iniziativa Popolare e dei Consigli Comunali coordinato dal Prof. Luca Nivarra, già estensore dei quesiti referendari.

Il 6 marzo 2012 la sottocommissione Ambiente e territorio fà proprio il testo consegnato e lo trasmette per la discussione della IV Commissione parlamentare.

Il 21 marzo 2012 la IV Commissione licenzia per la discussione ed approvazione dell’Aula Parlamentare un testo che apporta delle modifiche all'impianto della legge riducendo l'aspetto di gestione complessiva della risorsa idrica introdotta con l'autorità di bacino, e non recependo la ripubblicizzazione di Siciliaacque, pur mantenendo la possibilità di rescindere i contratti con i gestori privati per restituire la gestione ai Comuni attraverso la costituzione di enti di diritto pubblico.


Questa legislatura è agli sgoccioli


E’ L’ULTIMA OPPORTUNITA’ PER QUESTO GOVERNO DI DARE RISPOSTA ALLA MOBILITAZIONE POPOLARE E DELLE AMMINISTAZIONI DEGLI ENTI LOCALI E DI RICOLLEGARSI ALLA VOLONTA’ DEI SICILIANI

SI APPROVI SUBITO UN TESTO DI LEGGE DI AUTENTICA RIPUBBLICIZZAZIONE, SI DIA IMMEDIATA APPLICAZIONE ALL’ART. 49 FINANZIARIA 2010 PER LA RESCISSIONE DEI CONTRATTI

TUTTE LE FORZE POLITICHE SARANNO GIUDICATE DAI CITTADINI PER LA POSIZIONE CHE ASSUMERANNO.