mercoledì 20 giugno 2012

CAMPI DI VOLONTARIATO NELLA RISERVA NATURALE ISOLA DI LAMPEDUSA


Legambiente Sicilia cerca volontari per la tutela e la sorveglianza della Spiaggia dei Conigli, una delle aree più belle della riserva naturale "Isola di Lampedusa" e sito di ovodeposizione della tartaruga marina Caretta caretta: è un'esperienza unica per chi ha voglia di trascorrere in modo utile e responsabile parte del proprio tempo libero, partecipando da protagonista ad un progetto di tutela ambientale dedicato alla tutela di uno straordinario ambiente costiero, uno dei più belli del Mediterraneo, ed alla salvaguardia della tartaruga marina, specie minacciata di estinzione.

I campi, articolati in turni di 10 giorni ciascuno a partire dal 3 luglio al 1 ottobre (vedi locandina allegata), prevedono lo svolgimento di attività di sorveglianza della spiaggia dei Conigli (diurna e notturna), di informazione e sensibilizzazione dei bagnanti, di controllo degli impatti causati dai turisti, di orientamento della fruizione balneare verso forme compatibili con l'importanza del sito; inoltre i volontari collaboreranno alle attività di rilevamento dei dati sulla fruizione ed al monitoraggio scientifico della nidificazione della tartaruga marina.

L'alloggio del campo è spartano (camerate con bagni in comune), e viene richiesta la partecipazione di tutti all'organizzazione ed alla gestione dei campi (preparazione dei pasti, pulizia dell'alloggio). Ai volontari non sono richieste specializzazioni particolari, ma serve entusiasmo, flessibilità e capacità di adattamento.

La quota di partecipazione a ciascun campo è di 100,00 euro, comprensiva di vitto ed alloggio. In più, per chi non è ancora socio, è obbligatorio il tesseramento a Legambiente (per fare la tessera scrivete a piazzambiente@legambientesicilia.it e vi contatteremo in tempi brevissimi). Il viaggio da casa è a carico dei volontari, che lo organizzano autonomamente, fermo restando il rispetto del giorno di inizio e di fine del campo. Per partecipare è necessario essere maggiorenni.




Legambiente su tagli ARPA Sicilia

Ulteriori tagli ai fondi di Arpa Sicilia: “grave pregiudizio per la tutela dell’ambiente siciliano”.


“L’ulteriore taglio dei fondi all’Arpa Sicilia costituisce un grave pregiudizio per la tutela dell’ambiente siciliano”. A dichiararlo Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia che sottolinea che: “cancellare le risorse necessarie per lo svolgimento di attività indispensabili per la tutela della qualità dell’aria, dell’acqua, dei suoli è un lusso che non ci possiamo permettere".

L’Arpa Sicilia aveva già prima di questo taglio, risorse economiche e di personale di gran lunga inferiori a quelle delle altre grandi regioni d’Italia, segno dello scarso interesse che la politica siciliana ha sino ad oggi avuto per la qualità dell’ambiente e quindi per la salute dei siciliani. Pur consapevoli delle difficoltà economiche in cui versa il bilancio della Regione - continua Fontana - siamo convinti che si possano trovare risorse per il finanziamento delle attività dell’Arpa attingendo al fondo sanitario nazionale, così come previsto dalla norma, e così come già fanno le altre regioni d’Italia. In ogni caso, i tagli e le razionalizzazioni della spesa devono riguardare altri settori in cui si annidano i veri sprechi che stanno dissestando le casse della Regione Siciliana”.







20 giugno 2012



L’ufficio stampa

Teresa Campagna tel. 338-2116468

martedì 19 giugno 2012

Svendita delle coste siciliane

Svendita delle coste siciliane: la proposta è stata rallentata da pezzi dell'amministrazione regionale "perplessi" ma non è stata rigettata formalmente dalla giunta di governo e tecnicamente potrebbe ancora essere approvata in pochi giorni. Dichiarazione di Mimmo Fomntana, presidente regionale di Legambiente Sicilia.




“Lo scandalo della possibile svendita delle coste siciliane denunciato da Legambiente sulle pagine nazionali di Repubblica e con una interrogazione parlamentare di Ermete Realacci è ormai scoppiato, nonostante l'imbarazzante silenzio di tutti i partiti e dei più importanti giornali regionali. Un silenzio rotto da due soli deputati regionali che hanno presentato interrogazioni all'Assemblea Regionale Siciliana. Come mai un silenzio tanto assordante?” Questa la domanda che si pone Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia che continua: “Non si è compresa la portata e la gravità della speculazione proposta dalla SIDRA? Difficile, visto il rilievo che la vicenda ha avuto sui media nazionali e su qualcuno pure all'estero. È apparsa credibile la presa di distanza del presidente Lombardo che ha provato a spiegare che si trattava di una vecchia storia? Non ci pare. La proposta è stata infatti rallentata da pezzi dell'amministrazione regionale "perplessi" ma non è stata rigettata formalmente dalla giunta di governo e tecnicamente potrebbe ancora essere approvata in pochi giorni. Anzi, il mutato scenario politico e soprattutto l'approssimarsi delle elezioni anticipate, hanno creato le condizioni ideali perché si tenti un colpo di mano portando avanti un affare tanto grosso. È possibile che ci sia una spiegazione legata al profilo delle società che appaiono in controluce dietro la SIDRA? La SIDRA si occupa di dragaggi e altre opere marittime, non potrebbe certo curare il cuore della gigantesca speculazione immobiliare proposta alla Regione Siciliana. Secondo quanto si legge nelle carte depositate presso gli uffici regionali, di questo dovrebbero invece occuparsi : LE FONTI GROUP SPA, SCOR GROUP SRL, VALDADIGE COSTRUZIONI SPA, MARINE PARTNERS SRL, La MI.NO.TER. S.p.A. - GRUPPO CUALBU, STANCANELLI GRUPPO, ma soprattutto GABETTI SPA-MARCEGAGLIA e CONSORZIO COOPERATIVE COSTRUZIONI CCC, che sembra stiano dietro il paravento della SIDRA. Sarà il peso e la trasversalità "politica" di alcuni di questi nomi che hanno consigliato a tutti il silenzio? Questa ci pare l'unica spiegazione plausibile! Qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Restiamo in attesa che qualcuno ci dimostri il contrario! Ovviamente non ci possiamo fidare delle rassicurazioni a mezzo stampa del presidente Lombardo o del neo assessore all'ambiente Aricò, peraltro venute fuori sull'onda dell'esplosione dello scandalo. Se si vuole bocciare un progetto, - conclude Fontana - fino ad oggi formalmente istruito dagli uffici regionali (come è avvenuto tra gennaio e fine marzo) per essere approvato in giunta, va altrettanto formalmente votato un atto di rigetto. Se ciò non avviene vuol dire che c'è una precisa volontà politica. Dando per scontato che non cambierà l'atteggiamento dei partiti politici, facciamo appello alla società civile perché si mobiliti a difesa delle coste siciliane”.



19 giugno 2012



L’ufficio stampa

Teresa Campagna tel. 338-2116468