mercoledì 13 ottobre 2021

PIAZZA circolare - il nuovo progetto del circolo Piazzambiente sull'economia circolare, cofinanziato dall'8x1000 UCEBI

Si chiama “PIAZZA circolare” il nuovo progetto che il Circolo Legambiente di Piazza Armerina ha messo in campo da pochi giorni. Il titolo “PIAZZA circolare”, gioca sul nome della città, sulla diffusione di buone pratiche di economia circolare e sul ruolo della piazza reale inteso come luogo di incontri, scambio e confronto, da contrapporre alla piazza virtuale. Dichiara la presidente Paola Di Vita “Il progetto, che sarà realizzato in un arco temporale di 12 mesi, si propone di diffondere conoscenze e informazioni sull’economia circolare, che non è solo riutilizzo e riciclo dei rifiuti ma uno strumento democratico ed inclusivo per aumentare la consapevolezza di cittadini-consumatori, enti locali, scuole, associazioni e imprese. Ripartire quindi dall’economia circolare per ridurre la produzione di rifiuti, incentivare il riuso dei materiali, conoscere le opportunità di occupazione del settore green, aumentare la sostenibilità dei territori, favorire l’innovazione e lo sviluppo di nuove competenze. La scorsa settimana – continua Di Vita – abbiamo inviato una comunicazione, tramite pec, a tutti i dirigenti scolastici della nostra cittadina per proporre le attività classiche di Legambiente e il contest “Piazza circolare” in particolare. Il progetto infatti prevede una serie di azioni rivolte ai cittadini ma soprattutto agli studenti”. Nello specifico sarà attivato un vero e proprio contest suddiviso in 2 sezioni: Sezione A: scuole secondaria di primo grado: è richiesta la realizzazione di un elaborato (testuale, grafico o video) relativo ad attività che promuovano l’economia circolare a scuola, o una campagna di sensibilizzazione, o attività che promuovano l’economia circolare in città da proporre all’amministrazione comunale ed eventualmente da far inserire tra i progetti supportati dal bilancio partecipato. Ai partecipanti saranno donate borracce in alluminio, come simbolo della lotta all’utilizzo della plastica monouso. Sezione B: scuole secondaria di secondo grado: è richiesta la proposta di un’esperienza di economia circolare (es. orto sociale, community che promuovono lo scambio e il riuso di beni non utilizzati, sartoria sociale o repair cafè, etc.). che possa essere trasformata in start-up. La classe che vincerà il contest sarà supportata nella realizzazione dell’esperienza proposta sia con la consulenza specifica per la presentazione del progetto su linee di finanziamento dedicate (es. Resto al Sud) sia con la fornitura di alcuni materiali ed attrezzature per l’attivazione dell’esperienza in città. Sia per la sezione A che per la sezione B del contest saranno realizzati incontri di presentazione (in presenza o on line) e webinar con testimonial regionali e nazionali. “Ci auguriamo che i dirigenti scolastici apprezzino questa importante occasione formativa che, specialmente per i ragazzi più grandi, costituisce anche un’occasione per avvicinarsi al mondo del lavoro nel rispetto della transizione ecologica – dichiara ancora la presidente”. Il progetto prevede poi azioni dedicate ai cittadini (Seminari eco-logici) che saranno realizzate da gennaio a novembre 2022 e ai più piccoli (Non c’è più tempo) con l’attivazione di laboratori di educazione alla sostenibilità per bambini e genitori, durante il periodo estivo (luglio-settembre 2022). I seminari e i laboratori si svolgeranno all’interno del Centro di Educazione Ambientale gestito da Legambiente. Il progetto è stato presentato ai sensi del bando 8x1000 UCEBI ed è stato valutato positivamente, ricevendo quindi un contributo, come cofinanziamento, pari a circa il 70% delle spese previste dal quadro economico. La quota parte rimanente sarà garantita direttamente dal circolo Piazzambiente. “Il ruolo del Terzo Settore – continua Di Vita – sta diventando sempre più strategico, specialmente in attività che coinvolgono la collettività. L’entrata in vigore del Codice del Terzo Settore va proprio in questa direzione. Il Codice mette in campo una serie di strumenti innovativi, specialmente nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, che, se in un primo momento potrebbero sembrare appesantimenti burocratici, alla fine risulteranno vincenti perché ristabiliranno regole in un contesto che stava andando alla deriva. Anche le associazioni  che fanno capo al Terzo Settore devono quindi mettersi in gioco per poter attingere a tantissime opportunità di finanziamenti il cui tradursi in progetti validi costituirà occasione di crescita per i volontari e per la collettività” .