lunedì 2 maggio 2022

A.A.A. Direttori parchi archeologici cercasi

C'è da chiedersi cosa bolle in pentola, a Palermo, a proposito di nomine dei direttori dei parchi archeologici. Allo stato attuale, come previsto dalla L. 20/2000, la nomina del direttore di un parco risulta essere di competenza dell'Assessore regionale al ramo che lo deve individuare tra i dirigenti tecnici dello stesso assessorato. Gli attuali direttori, il cui contratto scadeva il 31 dicembre 2021, sono stati prorogati al 30 marzo 2022, poi al 30 aprile e infine al 1 giugno, in attesa del regolamento per la riorganizzazione dei servizi. Ma nel frattempo, la giunta regionale approva la DGR 229 del 20 aprile, prontamente ritirata (per approfondimenti da parte dello stesso assessore al ramo) il 28 aprile con DGR 247. Ma di cosa stiamo parlando? Il 20 aprile la giunta regionale approva una delibera avente ad oggetto: Approvazione disegno di legge recante: 'Modifica dei requisiti previsti per la nomina dei Direttori dei Parchi archeologici in Sicilia ai sensi della legge regionale 3 novembre 2000, n. 20. La giunta approva un disegno di legge che poi dovrà essere sottoposto al vaglio delle commissioni per poi essere votato dall'ARS (con il clima attuale?)? Un pò strano. Caso mai esprime apprezzamento. Ma non è questo il punto. Il disegno di legge sembrerebbe essere composto di 2 articoli: il primo che corregge la denominazione dell'assessorato al ramo e prevede che il direttore del parco possa essere nominato tra tutti i dirigenti del ruolo unico regionale, indipendentemente dal ramo di appartenenza; il secondo prevede l'armonizzazione della normativa regionale con quella nazionale, prevedendo (rif. Franceschini) la possibilità che l'incarico possa essere affidato, con procedure di selezione pubblica, a qualificati soggetti esterni all'amministrazione regionale. Il 28 aprile interviene la revoca di questa delibera per approfondimenti. Ci sarà un seguito? Chissà! Ma che tutti i nostri parchi abbiano necessità di una guida esperta, con capacità manageriale è un dato di fatto. E che siano necessarie procedure di evidenza pubblica a sostegno è un altro fatto. Ma che i direttori possano operare con strutture a supporto di adeguate competenze e numero è invece un'altra necessità non garantita dall'attuale configurazione (e recente riduzione) dei servizi operativi.

pdv