sabato 12 dicembre 2009

Buon clima a tutti


Dalle città più belle d’Italia un appello ai grandi della Terra:
“Fermiamo la febbre del pianeta”


“Buon clima a tutti” da Venezia, Palermo, Firenze, Agrigento, Roma, Perugia, Napoli, Genova, Grosseto, Narni, Bologna, Potenza e Torino. Le città d’Italia, che sono un simbolo straordinario di ciò che di più bello e prezioso racchiude il nostro pianeta, si mobilitano con Legambiente e lanciano un appello, per chiedere un impegno concreto contro il riscaldamento del pianeta, ai grandi della terra che, a Copenaghen, dovranno dare una svolta alla lotta contro i cambiamenti climatici.
“Fermiamo la febbre del pianeta” è un impegno da prendere subito perché il tempo utile per evitare impatti catastrofici sta velocemente svanendo. Milioni di cittadini sono in marcia per il clima e chiedono al Governo italiano di fare il suo dovere.

giovedì 10 dicembre 2009

In PIAZZA per il clima - domenica 13 dicembre


Il circolo Piazzambiente ha aderito alla campagna "100 piazze per il clima" promossa dalla coalizione IN MARCIA PER IL CLIMA di cui Legambiente è voce. Una grande manifestazione a carattere nazionale cui aderiscono decine di organizzazioni e sigle.
Domenica 13 dicembre i volontari di Legambiente testimonieranno il loro impegno per il clima in piazza Generale Cascino, chiedendo ai cittadini la propria firma su una petizione che impegna il governo sulla questione energetica.
Ai cittadini sarà chiesta anche l'adozione di piccole piante di alloro, per contribuire alla riduzione dei gas serra.

mercoledì 9 dicembre 2009

In marcia per il clima

Sabato 12 dicembre ore 9.30 – Villa Palmeri – Termini Imerese

Domenica 13 dicembre - Piazza Gen.le Cascino - Piazza Armerina


“Dal Polo Artico sino in Sicilia, a Termini Imerese. Un gruppo di simpatici pinguini animerà, sabato 12 dicembre a Termini Imerese la manifestazione organizzata in contemporanea con altre 100 piazze d’Italia per dire no ai gas serra”. Lo ha sottolineato questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione, il responsabile per Legambiente Sicilia della campagna “100 piazze per il clima” Tommaso Castronovo. “I mutamenti climatici – continua Castronovo – rappresentano ormai una forte minaccia per l’intera umanità. Lo stesso Obama lo ha ricordato recentemente. Ecco perché abbiamo deciso di coinvolgere alcuni volontari travestiti con costumi e maschere per interpretare la voce di tutte quelle specie che rischiano l’estinzione a causa delle cattive politiche dell’uomo”.
Nel pieno del vertice Onu - che si sta svolgendo a Copenaghen per trovare un nuovo accordo mondiale equo, solidale e vincolante per la riduzione significativa dei gas serra - Legambiente Sicilia assieme alle tante associazioni e organizzazioni aderenti alla coalizione in marcia per il clima scenderà in piazza per dire “no” ai mutamenti climatici del nostro pianeta e per sensibilizzare i cittadini sull’urgenza dell’impegno che i governi dovranno assumersi per contribuire alla riuscita del vertice.
Teatro della manifestazione, dalle 09:30 alle 14:00 di sabato 12 dicembre, sarà Villa Palmeri ,nei pressi di Piazza Duomo, a Termini Imerese.
“Termini è il luogo simbolo dove si sta svolgendo, fra passato e futuro, lo scontro tra due modi diversi di concepire lo sviluppo e il lavoro – spiega Alfonso Lo Cascio, presidente regionale Siciliantica -. La scelta di una o dell’altra strada determinerà in maniera significativa il futuro della nostra terra”.
L’iniziativa si articolerà in una piazza tematica, animata da interventi su cambiamenti climatici, energie rinnovabili, questione nucleare, sviluppo sostenibile dell’area industriale di Termini e concerti degli akkura, n'kantu d'aziz e orchestra O.I.D... Ma non solo. Durante la giornata verrà dato un sostegno ai lavoratori dello stabilimento FIAT.
“Il nostro sistema produttivo deve essere riconvertito in termini ecosostenibili – dice Antonio Riolo, responsabile regionale della Cgil - In questo modo non solo potremo garantire i posti di lavoro già esistenti ma ne creeremo di nuovi. Il tutto dicendo no all’ipotesi del nucleare”.

Nel corso della conferenza stampa, i rappresentanti regionali delle organizzazioni sindacali e delle altre associazioni, hanno presentato anche un documento per chiedere all’amministrazione regionale e locale un piano energetico regionale che punti alla riduzione delle emissioni di Co2 e a incentivare, invece, lo sviluppo delle energie rinnovabili. Per raggiungere così quanto stabilito dalla direttiva europea così detta “20-20-20” (20% riduzioni di emissioni di CO2, 20% incremento efficienza energetica, 20% incremento utilizzo fonti rinnovabili).

L’EVENTO E’ PROMOSSO DALLA COALIZIONE IN MARCIA PER IL CLIMA: Legambiente, Acli, Acli Ambiente–Anni Verdi, Adoc, AIAB, Altreconomia, Ambiente e Lavoro, Amici della Terra, ARCI, Arci caccia/CSAA, Arci Servizio Civile, Arciragazzi, Associazione Ong Italiane, Auser, Banca popolare Etica, CGIL, CIA, CISL, Cittadinanzattiva, Civitas, Coldiretti, Ctm Altromercato, CTS, Fa’ la cosa giusta!, FAI, Fairtrade Italia, Fair, Fare Verde, Federazione nazionale Pro Natura, Federconsumatori, Federparchi, FIAB onlus, FOCSIV, Forum Ambientalista, Forum Nazionale Terzo Settore, Greenpeace Italia, LAV, Lega Consumatori, Lega Pesca, Libera, Lipu, MDC, Medici per l’ambiente, Movimento Consumatori, Sbilanciamoci, Slow Food Italia, Tavola della Pace, Terra! onlus, Terra quotidiano ecologista, Terre di Mezzo, UIL, UISP, UDU, Unione degli studenti, VAS, WWF. Per informazioni e adesioni: www.100piazze.it

lunedì 7 dicembre 2009

Si apre il vertice di Copenaghen

Dal 7 al 18 dicembre i governi di oltre 190 paesi si riuniscono a Copenaghen per siglare un nuovo accordo globale sul clima. Molti e autorevoli studi confermano oramai che se non si agisce in fretta la temperatura globale salirà di oltre 1,5°C con conseguenze irreversibili per il pianeta. Già oggi ci troviamo di fronte ad un’evidente accelerazione degli impatti del surriscaldamento globale con effetti sempre più rilevanti in molte parti del Pianeta. Secondo l’Alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu, il 66% dei profughi registrati nel 2007 sono persone colpite da catastrofi naturali o da mutate condizioni dell’ecosistema.
La conferenza di Copenaghen è un appuntamento cruciale, che non ammette ulteriori slittamenti. Secondo gli scienziati occorre un taglio delle emissioni di CO2 dell’85% entro il 2050 dei gas serra. Ma è nel breve periodo che si gioca la battaglia più importante. Entro il 2020 i paesi industrializzati, che sono i maggiori responsabili della situazione attuale, devono ridurre i gas serra del -40% almeno rispetto ai livelli del 1990. Allo stesso tempo dovranno garantire alle economie in via di sviluppo almeno 110 miliardi di euro l’anno per far fronte agli impatti del cambiamento climatico e per la diffusione di tecnologie verdi e sostenibili.

Un pianeta libero dalla dipendenza delle fonti fossili è possibile e necessario. L’efficienza energetica, la diffusione delle fonti rinnovabili, lo sviluppo di reti sostenibili per il trasporto sono soluzioni a portata di mano e con gli adeguati investimenti possono portare vantaggi economici oltre che ambientali.

Si apre il vertice di Copenaghen

Dal 7 al 18 dicembre i governi di oltre 190 paesi si riuniscono a Copenaghen per siglare un nuovo accordo globale sul clima. Molti e autorevoli studi confermano oramai che se non si agisce in fretta la temperatura globale salirà di oltre 1,5°C con conseguenze irreversibili per il pianeta. Già oggi ci troviamo di fronte ad un’evidente accelerazione degli impatti del surriscaldamento globale con effetti sempre più rilevanti in molte parti del Pianeta. Secondo l’Alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu, il 66% dei profughi registrati nel 2007 sono persone colpite da catastrofi naturali o da mutate condizioni dell’ecosistema.
La conferenza di Copenaghen è un appuntamento cruciale, che non ammette ulteriori slittamenti. Secondo gli scienziati occorre un taglio delle emissioni di CO2 dell’85% entro il 2050 dei gas serra. Ma è nel breve periodo che si gioca la battaglia più importante. Entro il 2020 i paesi industrializzati, che sono i maggiori responsabili della situazione attuale, devono ridurre i gas serra del -40% almeno rispetto ai livelli del 1990. Allo stesso tempo dovranno garantire alle economie in via di sviluppo almeno 110 miliardi di euro l’anno per far fronte agli impatti del cambiamento climatico e per la diffusione di tecnologie verdi e sostenibili.

Un pianeta libero dalla dipendenza delle fonti fossili è possibile e necessario. L’efficienza energetica, la diffusione delle fonti rinnovabili, lo sviluppo di reti sostenibili per il trasporto sono soluzioni a portata di mano e con gli adeguati investimenti possono portare vantaggi economici oltre che ambientali.

domenica 6 dicembre 2009

In marcia per il clima - PIAZZA PER IL CLIMA


Il circolo Piazzambiente ha aderito alla campagna "100 piazze per il clima" che prevede la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione contemporaneamente ai lavori del vertice di Copenaghen, che avrà inizio domani.
Oggi pomeriggio, alla Villa Garibaldi, luogo simbolo della città "verde", i volontari di Legambiente hanno quindi dato vita ad uno scatto per il clima sottolineando, in questo simpatico modo, l'impegno di Piazza per il clima.
Altre iniziative saranno realizzate nei prossimi giorni.