mercoledì 1 marzo 2023

UN NUOVO ALBERO FALCONE E’ ARRIVATO A PIAZZA ARMERINA - LA MESSA A DIMORA E’ STATA EFFETTUATA NEL GIARDINO DELLA MEMORIA DEL PLESSO INTITOLATO A GIORGIO BORIS GIULIANO DELL’IIS LEONARDO DA VINCI

Sono arrivati direttamente da Reggio Calabria i Carabinieri del Reparto Biodiversità, il 27 febbraio, per consegnare la talea del ficus Falcone agli studenti del plesso dell’IIS Leonardo Da Vinci, intitolato a Giorgio Boris Giuliano.

Si chiama “Un albero per il futuro” il progetto che vede protagonisti i carabinieri del Reparto Biodiversità che hanno riprodotto, tramite talea, il ficus, diventato simbolo della legalità che sorge a Palermo davanti la casa del giudice Falcone.

Il coinvolgimento dell’istituto è avvenuto per volontà del circolo Legambiente di Piazza Armerina, così come era già avvenuto l’anno scorso con l’Istituto Comprensivo Falcone.

Un auditorium affollato di studenti ha accolto il luogotenente Rosario D’Arma e il maresciallo Luca Dainese della stazione dei carabinieri di Piazza Armerina e l’appuntato Carmela Lucisano e il brigadiere Bruno Fosso del reparto Carabinieri della Biodiversità.

Un auditorium all’interno del quale si respira l’impegno contro mafia e violenza, non solo per l’intitolazione al nostro concittadino Giorgio Boris Giuliano, ma anche per la straordinaria testimonianza costituita dalle foto di Letizia Battaglia.

A fare gli onori di casa sono state la dirigente prof.ssa Vilma Piazza e la responsabile del progetto legalità prof.ssa Mariolina La Ferrera.

Molto sentita l’esortazione della dirigente ai ragazzi perché vivano il loro essere giovani con impegno e possano essere, nella loro quotidianietà, cittadini attenti e responsabili del bene comune e del prossimo, perché solo atteggiamenti di questo tipo potranno garantire un futuro migliore.

Il progetto “Un albero per il futuro” è stato illustrato dall’appuntato Carmela Lucisano che, oltre a fornire alcuni dettagli tecnici, ha fornito commossa testimonianza dell’impegno delle forze dell’ordine nei confronti di tutti noi.

Il messaggio delle istituzioni e delle forze dell’ordine è arrivato forte e chiaro. I ragazzi rappresentano il futuro della nostra società e a loro viene affidato il compito di saper distinguere tra bene e male, di saper giudicare e anche quello di custodire la memoria perché non si ripetano i periodi bui che hanno visto protagonista, in negativo, la nostra terra, e che hanno visto il sacrificio di tanti uomini giusti.

A far da colonna sonora alla cerimonia i ragazzi dell’istituto, coordinati dalla prof.ssa Vincenza Novello, che si sono esibiti in brani molto significativi, tra cui in particolare, quello dedicato alla moglie del giudice Falcone e a tutte le donne vittime di violenza.

La prima parte della cerimonia è stata conclusa dall’intervento di Paola Di Vita, presidente di Legambiente Piazza Armerina che ha sottolineato come la memoria costituisca futuro e l’importanza della creazione di un bosco diffuso che veda un albero Falcone in ogni scuola d’Italia ma anche tante altre specie di alberi per ciò che rappresentano per la vita degli uomini.

Al termine studenti, docenti, forze dell’ordine e ospiti si sono recati all'esterno dell'auditorium, nel Giardino della Memoria,  per mettere a dimora il ficus Falcone che così potrà crescere insieme ai ragazzi che si alterneranno negli anni ricordando, con la sua presenza, il sacrificio di uomini e donne impegnati nella costruzione di un futuro migliore. La messa a dimora nel giardino della memoria assume un ulteriore significato perché in esso hanno messo radici giovani alberi in ricordo di piccoli grandi uomini, non più tra noi, che hanno fatto del semplice impegno civile, uno stile di vita.

Il Giardino della Memoria dell'IPIA Giuliano è stato completato da pochi giorni ed è stato realizzato nell'ambito di un progetto PON Edugreen e la sua progettazione ed esecuzione lavori è stata curata dal prof. Luigi Sutera, responsabile del plesso IPIA.

 

lunedì 27 febbraio 2023

Parole dette male ... parole male dette

La Legambiente ha un'anima rock. E quindi utilizziamo come citazione il titolo dell'ultimo brano di Giorgia per il post di oggi. Post che scalpita da qualche giorno. Ci sono parole, frasi e modi di dire che assumono quasi il significato di simboli per il mondo ambientalista ma il cui uso è molto spesso inflazionato. Green, riciclo, sostenibilità ... ecosostenibilità, basta usare in qualche frase questi termini per stare al passo con i tempi e contribuire alla salvaguardia del pianeta? Direi proprio di no. Sostenibilità vuol dire compiere azioni che ci permettono di lasciare qualcosa a chi verrà dopo di noi. Ambientalismo? Veniamo tacciati come chi si oppone al progresso. Storture ideologiche propagandistiche per continuare a distruggere come se non ci fosse un domani. Realizzare qualcosa in modo ecosostenibile vuol dire 1) recuperare cose e materiali che hanno concluso il loro ciclo di vita ma che possono essere utilizzati in modo diverso - 2) realizzare un nuovo oggetto avendo cura dell'ambiente (il che vuol dire non utilizzare vernici tossiche, colle pericolose etc. etc.) - 3) cercare di recuperare i materiali utilizzati per il nuovo oggetto per dare loro nuova vita. E' un ciclo ripetitivo, quello dell'economia circolare, solo al termine del quale i materiali possono essere considerati rifiuti.

E invece c'è chi per realizzare un oggetto ecosostenibile, va al supermercato e compra sacchi per spazzatura colorati e piatti e bicchieri di plastica di ogni forma, dimensioni e colore, o in cartoleria e compra cartoncini di tutti i colori, o presso un bricocenter per comprare polistirolo e altre cose di plastica, realizza un oggetto utilizzando spray metallici et similia, usa l'oggetto e poi lo getta tra i rifiuti ... meditate gente, meditate!