domenica 6 novembre 2022

Ludoteca nella ex chiesa di Santa Chiara: uno spazio dedicato al protagonismo dei ragazzi, ma fermo un turno e torna indietro

Legambiente annuncia, con grande soddisfazione, il prossimo avvio di 2 progetti, finanziati dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, dedicati al contrasto alla povertà educativa. “Tutto ciò – dichiara Paola Di Vita, presidente della Legambiente piazzese e capofila dei progetti - sottolinea come il Terzo Settore costituisca un pezzo importante per lo sviluppo del territorio, perché in grado di elaborare e realizzare progetti di qualità- Come nel caso del recente progetto presentato da Legambiente, in sinergia con l’amministrazione comunale, per la realizzazione della Ludoteca nella ex chiesa di Santa Chiara. Uno spazio aggregativo per dare un servizio ai più giovani che subiscono la marginalità sociale, che grazie a noi è diventato anche un obiettivo del sindaco Cammarata. E’ per questo – continua Paola Di Vita – che abbiamo partecipato ad un bando specifico per il Terzo Settore, accollandoci anche la progettazione, per donare alla città il completamento di quella che, nel 2005, risultò un’idea vincente. In questo progetto il comune è partner in virtù di una apposita delibera che ha blindato la destinazione d’uso a Ludoteca e vincolando per almeno 10 anni questa specifica destinazione d’uso. Un progetto di circa 600.000 euro, che arriveranno nella prossima primavera, che prevede il completamento dei lavori e l’avvio di azioni dedicate al protagonismo dei ragazzi, coinvolgendo anche l’Antico Borgo San Giovanni ed altre associazioni culturali. Purtroppo abbiamo appreso che alcuni assessori, ignorando la precedente delibera, vorrebbero destinare la ex chiesa ad altro, negando così quanto deliberato solo pochi mesi fa, e, cosa ben più grave, negando ai ragazzi di avere uno spazio dinamico all’interno del quale sviluppare il proprio protagonismo. Un’azione del genere, oltre ad evidenziare una programmazione random della nostra amministrazione, non è accettabile – continuano da Legambiente – perché sembra una dichiarazione di guerra ai diritti delle bambine e dei bambini, privandoli di una opportunità di crescita armonica. E mette in evidenza che alcuni assessori sono disponibili ad accettare qualsiasi idea venga proposta da altri sacrificando l’argine della emarginazione giovanile. Se ciò dovesse accadere, e fare perdere 600 mila euro, causando una discriminazione sociale, ci sarà un’alzata di scudi di tutta la società civile come da anni non si vede in questa dormiente città. Siamo consapevoli che è iniziata la campagna elettorale e che si propongono progetti che perseguono obiettivi personalistici. Tutti pensano che i bambini non votano, però se il progetto di partenariato dovesse saltare per volontà del sindaco, saranno i genitori, tutti elettori, a protestare. Per anni abbiamo chiesto che si realizzi un piano strategico del centro storico, partecipato e condiviso, per evitare che l’assessore di turno imponga una sua visione personalistica del recupero del patrimonio della città antica funzionale ad obiettivi di dubbia collettività, ma ad oggi abbiamo visto ben altro e tanto immobilismo sulle strategie di ampio respiro.