“Sulla
vicenda Festambiente ci aspettavamo la replica dell’amministrazione, ma mai
avremo immaginato che potesse essere così ricca di banalità e luoghi comuni,
proprio a dimostrare che hanno sottovalutato gli impegni presi e poi non
mantenuti.
Legambiente non fa attività per pubblicizzare la
propria associazione, come si legge sulla stampa di oggi .
Dal 1997, da quando cioè si è costituito il circolo
piazzese, operiamo in modo costante per sensibilizzare i nostri concittadini al
rispetto dei beni comuni e all’impegno per la collettività.
Chi può dimenticare le battaglie per la Villa Romana
del Casale, per il museo di Palazzo Trigona, le campagne partecipate da
cittadini e studenti, la partecipazione ai tavoli di concertazione per la
programmazione territoriale (vedi PIT 11), le innumerevoli proposte di azioni
educative per la scuola durante il periodo scolastico e per i GREST durante il
periodo estivo. Forse sono azioni che dispiacciono alla nostra amministrazione?
Azioni
che hanno coinvolto l’intera città, oltre tutte le amministrazioni, da 17 anni
a questa parte e che ci hanno reso una associazione “riconosciuta” ma anche
scomoda. Dovremo avere 20.000 soci se avessimo, come afferma il sindaco sulla
stampa, fatto pubblicità alla nostra associazione, invece ne abbiamo molti meno
e va bene così.
Legambiente
non accetta compromessi, sta al di fuori delle logiche clientelari della
politica, abbiamo fatto della denuncia uno strumento al quale abbiamo sempre
associato una proposta, e questo, purtroppo, non è un atteggiamento che viene condiviso
perché la logica del “bisogno” fa si che, ancora nel 2014, i cittadini vadano a
caccia di promesse elettorali invece che dimostrare di avere una testa
pensante.
Abbiamo
ritenuto opportuno raccontare i fatti alla città – con precisione di date e riferimenti,
e, da quanto leggiamo sulla stampa, il sindaco dimentica che si era impegnato a
garantire i servizi necessari, come già fatto per le edizioni precedenti di
Festambiente, compresa quella del 2013 quando era stato eletto da poco. Servizi
ampiamente descritti nella nota di presentazione della manifestazione, a
maggio.
A metà luglio non abbiamo chiesto cose di cui
l’amministrazione non era a conoscenza, ma abbiamo concordato operativamente le
cose da fare, perché la parola di un sindaco, anche se non scritta, vale più di
un contratto. E basandoci sulla parola del primo cittadino siamo andati avanti
fiduciosi.
Invece,
ad una settimana dalla manifestazione, l’amministrazione ci ha manifestato le
proprie difficoltà economiche senza però comunicare in modo chiaro le vere
intenzioni.
Sarebbe
stato sufficiente avvertirci anche solo 2 settimane prima e avremo deciso di
spostare Festambiente, di non farla o altro. Solo 2 settimane e invece, alla
fine di luglio è cominciata un’agonia che ci ha rimandato di giorno in giorno,
sino al 4 agosto, quando abbiamo commesso l’errore di dire che avremo cercato
di sostenere anche l’ulteriore costo del gruppo elettrogeno, oltre tutto ciò
che sosteniamo di solito, artisti, animazione, trasporti, forniture, rimborsi spese, manodopera e
altro, invece di comunicare subito l’annullamento della manifestazione. La
nostra verifica interna però non ci ha permesso di mettere in gioco questa
ulteriore spesa, non ammortizzabile, e derivante dalla nostra volontà di non
deludere i cittadini e dal mancato rispetto di quanto concordato con
l’amministrazione.
Abbiamo sostenuto i costi per i manifesti e le
locandine, per i materiali dedicati ai laboratori ludici, abbiamo versato
acconti, e quindi per quale perverso motivo avremmo dovuto rinunciare alla
manifestazione? Lo dica l’amministrazione e se ne assuma le responsabilità,
anziché giustificarsi con dichiarazioni infondate a mezzo stampa.
E
precisiamo che non abbiamo mai chiesto quote di ingresso ai giovani (non
commercianti) che partecipano a Festambiente, come falsamente riportato sulla
stampa. E se chi lo dichiara ne è convinto, offra riscontri tangibili e non
campati in aria. Giovani che hanno trasformato la propria creatività in hobby,
che vanno valorizzati ed ai quali non va chiesto nessun compenso. Questa è la
regola per gli espositori in Festambiente, è tutto gratis, perché il lavoro
nostro è volontario. Diversamente dai privati che ottengono impianti e corrente
elettrica facendo pagare gli espositori, ma senza nulla versare nelle casse
comunali. Organizzare una manifestazione che dura dai 2 ai 3 giorni, per ben 16
ore giornaliere e che coinvolge migliaia di cittadini attraverso un’offerta
culturale diversificata, è possibile grazie alla passione ed alle competenze dei
volontari ed all’intervento di una amministrazione che garantisce i servizi
logistici minimi: location dimensionata per grossi afflussi, impianto elettrico
e corrente elettrica.
L’amministrazione non può sostenere di non avere
responsabilità perché ha totalmente sottovalutato e disatteso, e non se ne
comprendono le ragioni, l’impegno necessario per la realizzazione di
Festambiente, cercando di rimediare all’ultimo minuto offrendoci soldi propri,
che sono stati rifiutati perché sicuramente sarebbero potuti essere meglio
utilizzati per sostenere le famiglie bisognose, in uno dei momenti di crisi più
gravi della storia della città. Se volevano veramente risolvere il problema,
potevano provvedere loro al noleggio di un gruppo elettrogeno con i loro soldi
ed al costo che avrebbero potuto pattuire, e metterlo a disposizione. Avrebbero
dato un servizio ai cittadini, a tutti i bambini che avrebbero trovato svago
per oltre due giorni, visto che la città a loro non offre nulla, e soprattutto
avrebbero dimostrato di saper recuperare una loro “distrazione ferragostana”.