venerdì 24 marzo 2017

L'ecostazione diventa SMART grazie all'app JUNKER che supporterà anche tutti i cittadini che utilizzano solo il "porta a porta"


Come già annunciato in occasione della tappa siciliana del Treno verde, dedicato all’economia circolare, oggi nella Sala delle Luci, alla presenza dell’amministrazione comunale, il circolo Legambiente di Piazza Armerina presenta l’app Junker, dedicata alla raccolta differenziata.
“Ci siamo orientati verso una app differente – dichiara Paola Di Vita, responsabile di Legambiente, perché abbiamo notato che ci sono ancora tanti dubbi su come conferire i vari materiali valorizzabili, specialmente da parte di chi utilizza esclusivamente il servizio porta a porta. E poiché la vera differenza non la fa la quantità ma la qualità dei materiali differenziabili è opportuno far si che migliori la qualità del conferito. E’ per questo, per facilitare la vita ai cittadini che Legambiente Piazza Armerina ha adottato per l’ecostazione, ma messo a disposizione di tutti i cittadini, JUNKER, un servizio fruibile tramite APP (per smartphone android o apple) che riconosce con un solo clic quello che stiamo gettando e ci dice come fare secondo la normativa della nostra città. Junker è una app tanto semplice da essere rivoluzionaria. Funziona in modo veramente semplice: scansionando il codice a barre del prodotto o dell’imballaggio, Junker lo riconosce grazie ad un database interno di oltre 1,2 milione di prodotti e ne indica la scomposizione nelle materie prime e le modalità di conferimento. Basti fare l’esempio delle buste di carta con finestra di plastica, oppure delle confezioni di caffè, delle bottiglie in pvc o materBi e via discorrendo. E che fare con il Tetrapak che in alcune Regioni si smaltisce insieme alla carta e in altre con la plastica? “
Un database ‘in progress’ che viene aggiornato quotidianamente anche grazie al contributo degli utenti: se il prodotto scansionato non viene riconosciuto, l’utente può trasmettere alla app la foto del prodotto e ricevere la risposta in tempo reale, mentre la referenza viene aggiunta a quelle esistenti.
Uno strumento innovativo perfettamente in linea con la filosofia delle smartcities.
JUNKER è a disposizione gratuitamente per tutti, e dà anche la possibilità, ai cittadini, di ricevere molte altre informazioni: calendari del porta a porta, indicazioni per i rifiuti speciali. Può essere inoltre implementata con tutta una serie di servizi aggiuntivi personalizzabili.
JUNKER è una APP, unica in Italia e in Europa, che ha riscosso un notevole successo diffondendosi rapidamente in tutto il nord-est d’Italia perché offre un servizio rapido, di facile utilizzo, accurato e completo, aperto ai contributi degli utenti.
Ma come è nata Junker e quali sono i reali vantaggi della raccolta  differenziata? Dichiara Benedetta De Santis, ideatrice della APP: “Un gruppo di ingegneri e informatici che, viaggiando molto per lavoro, si trovava a dover ricominciare ogni volta a “studiare” il modello di raccolta differenziata in ogni nuova città, a un certo punto si è chiesto: “ma non ci sarà un modo più pratico e veloce di sapere come differenziare i prodotti, rispetto a cercare dépliant, istallare app sempre diverse e incomplete, visitare siti?”. Da tipi pratici di “internet of things” hanno individuato nel codice a barre l’elemento univoco per ogni prodotto e sempre presente. A quel punto hanno cercato un archivio di codici a barre dei prodotti associato ai materiali di cui sono fatti. E non c’era, da nessuna parte, né in Italia né in Europa. Nasce così Giunko, startup innovativa, che annovera tra le sue realizzazioni Junker. JUNKER nasce per ridurre la quantità di rifiuti destinati a discariche ed inceneritori a favore del riciclo delle materie prime di cui sono composti. Ma risultati significativi possono essere ottenuti solo grazie al coinvolgimento attivo dei cittadini, che, nell’era delle applicazioni in mobilità, non sono disposti a perdere tempo scorrendo elenchi infiniti o ragionando sulla possibile natura di un imballaggio per compiere un’azione semplice come gettare un rifiuto in un bidone. Quindi abbiamo avuto l’idea di un servizio semplice che identifichi i prodotti e riconosca i materiali di imballaggio con un semplice clic sul codice a barre realizzato con la fotocamera dello smartphone”.
Dichiara Filippo Miroddi, sindaco della città: “grazie all’impegno di Legambiente e all’apertura dell’ecostazione, la città di Piazza Armerina, ormai da quasi 2 anni, viene di continuo presa come punto di riferimento nell’ambito delle esperienze virtuose di raccolta differenziata, ed è anche la prima città siciliana, grazie alla convenzione sottoscritta da Legambiente a gennaio, ad adottare JUNKER, uno strumento semplice ed intuitivo che ci aiuterà tantissimo nel migliorare la qualità della differenziata”.

L’UFFICIO STAMPA PIAZZAMBIENTE




JUNKER: SCHEDA DI PRESENTAZIONE

Si chiama Junker, con un riferimento al “junk”, la spazzatura.
Perché la app creata da alcuni giovani
informatici italiani e sostenuta dal programma di accelerazione Climate Kick dell’Istituto Europeo di Tecnologia (EIT), ha a che fare con lo smaltimento dei rifiuti. Ideata due anni fa a Bologna, si ripropone
di aiutare i cittadini a risolvere un problema molto comune: come effettuare  Correttamente la raccolta differenziata.
«Abbiamo creato un database di oltre un milione di prodotti, con abbinati i relativi codici a barre –
spiega la co-fondatrice Noemi De Santis – l’utente non deve far altro che inquadrare il bar code con lo
smartphone per ricevere tutte le informazioni sullo smaltimento».
Non si tratta di indicazioni generiche: uno dei problemi della differenziata è che le regole variano da
Comune a Comune. Grazie alla geolocalizzazione, però, la app è in grado di capire dove si trova la
persona e fornire le istruzioni corrette in base al luogo di residenza. La personalizzazione è anche alla
base del modello di business di Giunko , la società di Noemi, della sorella Benedetta e degli altri
fondatori Todor Petkov e Giacomo Farneti che ha creato l’applicazione.
La start-up si sostiene grazie agli abbonamenti sottoscritti dai Comuni che pagano per poter
comunicare ai cittadini i giri della raccolta, gli orari dei centri di smaltimento dei rifiuti ingombranti, e
altre informazioni utili.
A differenza di tante altre imprese innovative che trattano argomenti magari più intriganti ma un po’
fumosi, Giunko è in attivo e la sua presenza sul territorio è in costante crescita. «Siamo operativi in
alcuni Comuni del Lazio, della Lombardia e in tutta l’Emilia-Romagna grazie a un accordo con il Gruppo
Hera – spiega De Santis, e adesso anche in Sicilia».
Ora, sfruttando anche il sostegno dell’EIT, punta ad espandersi in tutta
Europa.

A partire dalla Svizzera, dove sta muovendo i primi passi grazie a un partner locale, che ha preso
la tecnologia in franchising.