venerdì 11 maggio 2012

VILLA ROMA IMMERSA NEL VERDE DELL’ERBA ALTA


LEGAMBIENTE CHIEDE UN IMMEDIATO INTERVENTO DI PULIZIA DEL GIARDINO E LA REALIZZAZIONE DEL TANTO ATTESO PARCO GIOCHI



“Erba di casa mia”, recitava una delle canzone più note di Massimo Ranieri, per sottolineare il legame con i prati verdi e la memoria della propria terra.

“Erba di casa mia” potremo cantare in coro passeggiando per i viali della Villa Ciancio, conosciuta da tutti come Villa Roma.

“Qualche giorno fa – dichiarano i responsabili di Legambiente – abbiamo effettuato una passeggiata esplorativa a Villa Roma e abbiamo, purtroppo, raccolto le giuste lamentele dei residenti e dei commercianti di via Roma e delle mamme che frequentano il giardino. Questo giardino che i più anziani ricordano per il fiorire delle rose, dopo quasi un anno di chiusura al pubblico per interventi di ristrutturazione, appare abbandonato, ricoperto di erbacce ma, soprattutto, devastato. E’ questa la stagione – continuano gli ambientalisti – in cui i bambini cominciano ad uscire per andare a giocare all’aperto, in cui genitori e nonni accompagnano figli e nipoti nelle loro uscite pomeridiane e la Villa Roma è meta preferita di queste passeggiate. Ma lo spettacolo che si presenta ai nostri concittadini e ai turisti, in cerca di un luogo fresco, è veramente desolante: erba alta nelle aiuole e sul costone sud-ovest, pochissimi cestini stracolmi di rifiuti, impianto elettrico divelto e danneggiato, schegge di legno e chiodi, fontanella d’acqua rotta, tombini aperti e quindi pericolosi”.

L’erba alta, a parte sottolineare incuria, nasconde facilmente insetti e rettili che costituiscono pericolo per i bambini e anche per gli adulti.

All’interno della Villa è stata realizzata, durante i lavori di ristrutturazione, una piattaforma in cemento, preludio ad un futuro parco giochi, recintata da una staccionata in legno, che però risulta quasi totalmente divelta e con chiodi e schegge a vista, testimonianza di abbandono, di mancanza di cura e, purtroppo, di vandalismo, oltre che di vero e proprio pericolo.

Del parco giochi neanche l’ombra (anche perché l’area è completamente esposta al sole).

L’erba fra poco diventerà gialla e la Villa sarà nuovamente a rischio incendio.

La Villa Ciancio, infatti, non è stata estranea, in passato, ad atti di vandalismo: ricordiamo tutti gli incendi che hanno devastato il glicine e la zona bassa del giardino.

“Chiediamo – concludono gli ambientalisti - che venga immediatamente attuato un intervento di pulizia e di disinfestazione ma che, soprattutto, venga garantita la manutenzione del verde all’interno della Villa, oltre la realizzazione del parco giochi, già oggetto di una nostra petizione nel 2006, perché è giusto che i giardini pubblici siano luoghi di integrazione, di socializzazione e di svago per i più piccoli, specialmente nel centro storico dove la carenza di spazi e luoghi pubblici si fa sentire”.



L’UFFICIO STAMPA PIAZZAMBIENTE





mercoledì 9 maggio 2012

100 passi per Peppino Impastato

9 maggio 2012, Cinisi: una giornata in ricordo dei 34 anni trascorsi dallʼuccisione di Peppino Impastato. I Sindaci e i Rappresentanti delle Istituzioni percorreranno i “Cento passi” che separano Casa Memoria da casa Badalamenti, camminando con le loro fasce tricolori a fianco dei tanti giovani che ogni anno arrivano a Cinisi da tutta Italia, non solo per ricordare la figura di Peppino, il suo pensiero e la sua forte lotta per la difesa dei diritti di tutti, ma per sostenere i valori della legalità democratica e costituzionale.




Sono tanti i Comuni, le città dove una strada una piazza, una biblioteca o qualche giardino portano il nome di Peppino Impastato e sono tante le persone che hanno lottato fino in fondo per raggiungere questo obiettivo.Essere presenti a Cinisi significherà consolidare queste piccole ma importanti certezze, diffondere nella gente quella fiducia spesso perduta nei confronti delle istituzioni, necessaria perché queste conservino la loro sostanza democratica.

martedì 8 maggio 2012

Giusi Nicolini sindaco di Lampedusa e Linosa: “Ambiente, legalità e solidarietà hanno vinto”


La soddisfazione di Legambiente


“Lampedusa e Linosa voltano pagina. L’elezione a sindaco di Giusi Nicolini, storica esponente di Legambiente e unica donna fra i cinque candidati alla poltrona di primo cittadino delle Pelagie, è una splendida notizia per tutti coloro che credono nelle ragioni dell’ambiente, della legalità e della solidarietà”. Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sulla vittoria di Giusi Nicolini alle elezioni amministrative nel Comune di Lampedusa e Linosa.

Lampedusana e ambientalista doc, per anni Giusi Nicolini ha guidato e difeso la Riserva regionale, riuscendo nella difficile impresa di far coesistere situazioni di estrema naturalità come la schiusa delle uova di tartarughe con una delle mete più ambite dai bagnanti. Si deve alla sua determinazione e alla sua bravura la battaglia contro l’abusivismo edilizio sull’isola e per la tutela della spiaggia dei Conigli, il luogo simbolo dell’isola, il più importante sito di nidificazione di tartarughe marine del nostro Paese.

“Giusi Nicolini aveva di fronte ex amministratori, fra i quali il sindaco uscente, che da anni e anni hanno contribuito alla cattiva gestione del territorio di un’isola fra le più belle del Mediterraneo –prosegue Cogliati Dezza -. La sua vittoria rappresenta una sfida per tutta l’associazione, saremo al suo fianco per dimostrare che è possibile garantire futuro e qualità dello sviluppo investendo sull’ambiente, sulla legalità e il rispetto delle regole, sulla solidarietà a tutti coloro che cercano sulle sponde dell’isola le ragioni per una nuova vita. Con Giusi Nicolini sindaco Lampedusa può tornare ad essere un faro di civiltà nel Mediterraneo”.



L’ufficio stampa 06 86268399 - 79 - 76 - 53



lunedì 7 maggio 2012

Biglietto unico museo di Aidone - Villa del Casale? E Palazzo Trigona?


LEGAMBIENTE DENUNCIA LA PROBABILE ESCLUSIONE DAI GRANDI FLUSSI TURISTICI DEL CENTRO STORICO DI PIAZZA E CHIEDE TEMPI CERTI PER IL MUSEO TRIGONA



Era il 9 maggio 2011 – ricorda Legambiente – quando partecipammo alla presentazione, in anteprima, della Dea di Morgantina a pochi giorni dall’inaugurazione ufficiale.

“In quella occasione – dichiarano i responsabili di Legambiente – avevamo ribadito i nostri timori, già espressi in passato, in merito al biglietto unico Museo di Aidone – Villa del Casale, soluzione che escluderebbe in modo definitivo il centro storico di Piazza Armerina dai grandi flussi turistici minacciando quel rilancio culturale, turistico ed economico auspicato da tutte le componenti sociali, economiche e politiche della città.

E siamo costretti a reiterare questi timori a seguito delle ultime dichiarazioni, apparse sulla stampa, dell’assessore regionale ai beni culturali, che ribadiscono la volontà di collegare con un biglietto unico la Villa del Casale e il Museo-area archeologica di Aidone-Morgantina senza citare il museo Trigona.

Concordiamo sulla necessità di fare rete sui territori, ma chiediamo che in questa ottica si prediliga e si supporti la città di Piazza costruendo rete, prima di tutto, all’interno della nostra città, così come anche chiesto direttamente all’assessore Missineo con la consegna di 4500 firme a sostegno del museo di Palazzo Trigona.

Sono passati 10 anni – continuano gli ambientalisti – da quel 5 maggio 2002 che vide la presentazione del dossier Trigona in cui si sottolineava perché Palazzo Trigona, dopo 40 anni dall’acquisto da parte della Regione, non fosse ancora museo.

In 10 anni sono stati fatti tanti passi avanti; oggi il palazzo è completamente restaurato ed è stato consegnato all’amministrazione del parco archeologico di cui ospita, da qualche mese, gli uffici.

Cosa che sembrerebbe costituire preludio al tanto auspicato biglietto unico Villa del Casale – Museo Trigona che consentirebbe al centro storico un rilancio ed una visibilità all’altezza dell’eccezionale patrimonio architettonico che vi è contenuto, grazie appunto alla creazione di un unico asse di collegamento tra la Villa del Casale ed il Trigona.

A Palazzo Trigona ci sarà, prossimamente, come più volte è stato dichiarato dal direttore della Villa, una mostra dedicata alla pittura spagnola, una biblioteca specializzata nella cultura del tardoantico, tutte iniziative interessanti ma altamente specialistiche, e che non fanno di Palazzo Trigona quel museo motore culturale e volano economico per il quale tutti siamo impegnati da 50 anni”.

Recentemente abbiamo apprezzato l’ampia descrizione del Museo della Città e del Territorio di Palazzo Trigona, contenuto nella relazione della Soprintendenza che accompagna la proposta di perimetrazione del parco archeologico e chiediamo che vengano garantiti tempi certi per la fruizione del palazzo come Museo, così come descritto”.





L’UFFICIO STAMPA PIAZZAMBIENTE