sabato 26 gennaio 2019

Legambiente alla manifestazione “Facciamoli scendere. Sea watch3 a Siracusa”


Legambiente alla manifestazione “Facciamoli scendere. Sea watch3 a Siracusa”

“Il governo nazionale e il ministro dell’Interno Matteo Salvini
imparino dalla lezione impartita questa mattina dall’amministrazione di Siracusa.
Restiamo Umani.”

«Siamo stati al porto di Pozzallo per stare al fianco della Proactiva dopo il sequestro della Open Arms a marzo, abbiamo partecipato alla mobilitazione in agosto sulla Diciotti nel porto di Catania e non potevamo non esserci alla manifestazione di questa mattina di Siracusa sulla Sea Watch3 – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente presente oggi a Siracusa insieme al circolo locale e a quelli di Augusta, Caltagirone, Piazza Armerina e Scicli - La grande novità di oggi è che un comune importante governato da un'amministrazione sostenuta da una coalizione trasversale, con anche rappresentanti istituzionali di centrodestra come l'assessore Fabio Granata, espliciti l’intenzione di aprire il proprio porto per accogliere dei disperati che fuggono dai loro Paesi spesso per responsabilità di quelli occidentali che li rendono invivibili a causa dei cambiamenti climatici, delle tensioni o delle guerre causate dall’accaparramento delle risorse energetiche o delle materie prime dei sottosuoli. Il governo nazionale e il ministro dell’Interno imparino dalla lezione impartita dall’amministrazione di Siracusa questa mattina. Il dramma dell'immigrazione non si può risolvere chiudendo i porti e alzando muri e barricate, ma preparandoci a un'accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. È ora di dire basta a questa deriva disumana che ha assunto la politica, restiamo umani!”.

Legambiente, inoltre invita, tutti a firmare "Welcoming Europe: per un’Europa che accoglie" (www.welcomingeurope.it), un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) di cui l’associazione ambientalista è promotrice insieme a tante altre associazioni e che ha come obiettivo il cambiamento delle politiche europee sui migranti. Decriminalizzare la solidarietà, creare passaggi sicuri per i rifugiati, proteggere le vittime di abusi sono i tre obiettivi dell'iniziativa dei cittadini europei (ICE) “Welcoming Europe”. Serve un milione di firme in 12 mesi in almeno 7 paesi membri entro febbraio 2019.


L’ufficio stampa di Legambiente: 3496546593-0686268353-99

Parte dal Val di Noto la rivoluzione siciliana #plasticfree

Sicilia Plastic Free

Aumentano le amministrazioni che varano ordinanze contro l’inquinamento da plastica monouso: in Sicilia record di adesioni

Legambiente: “Bene l’impegno delle tante amministrazioni, ora si passi dalle ordinanze sindacali
ad una legge nazionale. Da Noto lanciamo l’appello affinché l’isola faccia da capofila in Italia nella lotta contro il marine litter”

«La Sicilia diventi la prima regione italiana #PlasticFree posizionandosi in prima linea nella lotta al marine litter e al contrasto dell’inquinamento da plastica. Si mettano subito al bando i prodotti usa e getta, comprese le stoviglie monouso, che se non riciclate in modo corretto, finiscono per inquinare mare e oceani. Sull’esempio di sempre più comuni virtuosi bisogna continuare a replicare su tutti i territori ordinanze ad hoc e arrivare ad una legge nazionale contro l’usa e getta non compostabile».

È questo l’appello che Legambiente lancia oggi da Noto (Siracusa) dove oggi si sono incontrati moltissimi primi cittadini e circoli di Legambiente per confrontarsi sul problema della riduzione della plastica e del marine litter in particolare, una delle più gravi emergenze ambientali dei nostri tempi al pari dei cambiamenti climatici. Una sfida contro la quale sempre più Paesi nel mondo si stanno attrezzando, come è emerso alla conferenza mondiale dell’Onu sugli Oceani del giugno 2017 a New York, in cui Legambiente ha raccontato l’esperienza italiana anche in Assemblea generale.

Un incontro a cui erano presenti, tra gli altri, il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, i primi cittadini e i rappresentanti dei comuni di Noto, Avola, Pachino, Palazzolo Acreide e Siracusa (tutti comuni che già hanno adottato la delibera contro l’utilizzo di prodotti usa e getta in plastica, oltre ai circoli Legambiente di Noto, Scicli, Piazza Armerina e Caltagirone. Praticamente quasi tutto il Val di Noto Unesco. Ospite anche il sindaco di Pollica (Salerno) Stefano Pisani, tra i primi ad adottare un’ordinanza #plasticfree sul proprio territorio dopo l’esempio lanciato dalle Isole Tremiti.

Ad oggi sono ben 25 i comuni italiani che hanno deciso con coraggio e voglia di fare di dire basta alla plastica usa e getta e optare per materiale biodegradabili. Oltre la metà di questi comuni si trova in Sicilia: Noto, Siracusa, Avola, Pantelleria, Favignana, Lampedusa, Linosa, Capo d’Orlando, Augusta, Pachino, Troina, Capaci, Malfa (Salina - Isole Eolie) sono quelli che hanno già adottato un’apposita delibera, mentre tantissimi altri sono pronti a farlo. Così in tutt’Italia, seguendo l’esempio lanciato dalle Isole Tremiti, hanno adottato specifici provvedimenti i comuni di Pollica (Sa); Maratea; Domus De Maria, Vernazza, Castiglione della Pescaia, Pozzuoli, Caggiano (Sa), Follonica, Bordighera, Marciana Marina e Campo nell’Elba (Isola d’Elba), Arona (Novara).

“L’esempio di questi comuni – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – oltre ad essere un bel segnale e un’azione che deve essere replicata su tutto il territorio, dimostra che è urgente e possibile vietare l'uso delle stoviglie monouso di plastica, anticipando e superando la proposta di direttiva europea. E dalla Sicilia arriva un segnale molto incoraggiante che può spingere i comuni dell’isola a fare da apripista in nel nostro paese nella lotta al marine litter. È sicuramente positivo che nella legge di bilancio sia stato ampliato il fondo destinato alle politiche plastic free, grazie all’impegno del ministro all’Ambiente Sergio Costa, ma è ora che si passi dalle ordinanze sindacali ad una legge nazionale ad hoc, anticipando così l’Europa, come già avvenuto per la messa al bando dei sacchetti non compostabili, dei cotton fioc non compostabili e delle microplastiche nei cosmetici dove l’Italia ha fatto scuola. Così com’è fondamentale avviare un tavolo con tutti i portatori d’interesse (produttori, amministrazioni, utilizzatori, associazioni ambientaliste) per accompagnare la transizione e rendere efficace il percorso di deplastificazione».

“Quello che chiediamo ai sindaci è un coraggioso e importante contributo – sottolinea il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna - per cercare di limitare la presenza della plastica nei nostri territori, cercando così di non farla finire in mare, già troppo invaso dai rifiuti, dannosissimi per l’ambiente, l’ecosistema marino, la fauna che ci vive. La plastica rappresenta, infatti, il 70% dei rifiuti che si trovano in mare. In tanti hanno già anticipato una direttiva europea che entrerà in vigore dall'1 gennaio 2021, ma non basta. Per una volta la Sicilia potrebbe essere, in materia ambientale, la prima regione d’Italia plastic free. Tutti noi possiamo dare il nostro contributo con gesti pratici e concreti, ponendoci obiettivi seri e credibili e dal grande significato e importanza: ecco perché chiediamo ai sindaci di fare adesso la loro parte”.

Dallo scorso anno Legambiente ha lanciato la campagna #Usaegettanograzie (www.usaegettanograzie.it), un progetto d’informazione e sensibilizzazione per la prevenzione e la messa al bando di alcuni prodotti usa e getta di plastica che si utilizzano per pochi minuti e che se non smaltiti correttamente, inquinano per decenni o centinaia di anni.

Nel solo 2018, i volontari di Legambiente hanno pulito oltre 500 spiagge italiane rimuovendo circa 180mila tra tappi e bottiglie, 96mila cotton fioc e circa 52mila tra piatti, bicchieri, posate e cannucce di plastica. E secondo l’ultimo rapporto Beach Litter, solo sulle spiagge italiane il 31% dei rifiuti censiti è stato creato per essere gettato immediatamente o poco dopo il suo utilizzo. Non solo plastica, parliamo di imballaggi di alimenti, carte dei dolciumi, bastoncini per la pulizia delle orecchie, assorbenti igienici, barattoli e latte alimentari, mozziconi di sigaretta. In particolare i rifiuti plastici usa e getta sono stati rinvenuti nel 95% delle spiagge monitorate, a dimostrazione della gravità del problema. Ma problema più grande è che questi rifiuti non scompaiono, ma anzi restano nell’ambiente, si degradano e si frammentano in pezzi sempre più piccoli: microplastiche che hanno una via facilitata per entrare nella catena alimentare e contaminarla.



giovedì 24 gennaio 2019

Caso Diciotti, il tribunale di Catania chiede di procedere contro Salvini. Legambiente Sicilia: ci costituiremo parte civile

Caso Diciotti, il tribunale di Catania chiede di procedere contro Salvini.
Legambiente Sicilia: ci costituiremo parte civile


Legambiente Sicilia è stata tra i pochi a presentare subito denuncia per il trattenimento dei migranti tenuti ostaggio sulla nave Diciotti a Catania, anche alla Procura del capoluogo etneo.  L'associazione stata  presente con moltissimi volontari, proveniente da tutta la Sicilia, alla grande manifestazione al porto di Catania del 26 agosto.
“Quanto accaduto la scorsa estate – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – è stato un atto  criminale. 145 persone bloccate in mare su una  nave militare italiana, in condizioni  disumane: ammassati, molti sul ponte, con 2 soli bagni, senza un letto e prive di diritti.  Adesso chiederemo  di costituirci parte civile”.

Appello #PlasticFree, sabato conferenza stampa a Noto


Appello di Legambiente:
la Sicilia diventi la prima regione italiana #PlasticFree posizionandosi in prima linea nella lotta al marine litter e al contrasto dell’inquinamento da plastica.
Conferenza stampa
sabato 26 gennaio alla Sala degli Specchi del comune di Noto alle ore 9.30.


In Sicilia aumentano le amministrazioni che varano ordinanze contro l’inquinamento da plastica monouso, Noto, Siracusa, Avola, Pantelleria, Favignana, Lampedusa, Linosa, Capo d’Orlando, Augusta, Pachino, Capaci, Malfa (Salina - Isole Eolie), ma non basta.
Sabato prossimo, 26 gennaio, alle ore 9.30, conferenza stampa alla Sala degli Specchi di Noto per lanciare l’appello a tutti i sindaci siciliani affinchè mettano al bando i prodotti usa e getta comprese le stoviglie monouso, che se non riciclate in modo corretto, finiscono per inquinare mare e oceani.
Saranno presenti, il sindaco, Corrado Bonfanti; il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, tra i primi ad adottare l’ordinanza contro la plastica  usa e getta sul proprio territorio, dopo l’esempio lanciato dalle Isole Tremiti; il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, ed il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna.
Sono state invitate le amministrazioni comunali del territorio che hanno adottato la delibera: Avola, Pachino,Siracusa,Augusta.

24 gennaio 2019 


L’ufficio stampa 
Teresa Campagna 338 2116468

martedì 22 gennaio 2019

Piazza Armerina aderisce al PAESC

Accogliamo con favore la decisione del  Comune di Piazza Armerina di aderire al "Nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l'Energia" che impegna la nostra città a dotarsi di un PAESC (Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima) entro due anni, con il supporto del programma di finanziamento regionale approvato con DDG n.908 del 26/10/2018. Una decisione lungimirante nonché condizione necessaria se si vorrà accedere nei prossimi anni ai fondi europei riguardanti azioni di mitigazione per la riduzione delle emissioni di CO2 e di adattamento climatico. Ci auguriamo che a differenza della precedente esperienza che ha visto il PAES (Piano d'azione per l'energia sostenibile) predisposto senza tener conto degli stakelhoders, poi messo in un cassetto e mai attuato - oggi si voglia invece seguire la strategia "bottom up" che sta alla base di questo tipo di pianificazione: solo con l'attivazione di tutti quei processi di partecipazione attiva della cittadinanza da cui scaturiscono le azioni di mitigazione e adattamento che compongono il PAESC infatti si potranno raggiungere i nuovi obiettivi al 2030, vale a dire la riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 40% e l'adozione di una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici a salvaguardia del nostro territorio. Indispensabile dunque il coinvolgimento dei cittadini nella redazione del PAESC, in quanto protagonisti di una rivoluzione nel cambiamento dei proprio stile di vita in chiave di sostenibilità energetico-ambientale.

domenica 20 gennaio 2019

Obblighi di trasparenza e pubblicità previsti dalla Legge del 4 agosto 2017, n.124

Pubblicazione delle informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalle pubbliche amministrazioni, società controllate da pubbliche amministrazioni e società in partecipazione pubblica nell’anno 2018.