Ideata da
Legambiente Piazza Armerina e supportata da Con i Bambini, l’iniziativa prevede
percorsi, laboratori, esperienze condivise per una “mappatura dell’anima” e la costruzione del “Patto di comunità“
AIDONE (EN) - La qualità del raccolto
dipende dal terreno e dal tipo di seme che abbraccerà il suolo prima di
germogliare. Non vale soltanto in agricoltura: è un principio che si applica
nella realizzazione di ogni progetto.
E Aidone, piccolo centro in
provincia di Enna, con la Dea di Morgantina come patrona laica e un
territorio costellato di tesori archeologici preziosissimi, è il terreno
adatto per coltivare cultura e comunità.
Meglio: comunità educante. Un concetto che oltrepassa l’idea di
educazione perché coinvolge davvero tutti i soggetti di un territorio (istituzioni,
terzo settore, realtà produttive, cittadini) nella costruzione di una rete
partecipata e condivisa.
È
questa la mission del progetto I semi di Demetra, presentato stamattina in conferenza stampa all'Aula
consiliare del Comune di Aidone.
Ideato dal circolo di Legambiente
Piazza Armerina, capofila, e
costruito sul concetto innovativo di “comunità patrimoniale”, secondo
la Convenzione di Faro, il progetto è stato selezionato tra i 152 che,
in tutta Italia, hanno superato la seconda fase del bando “Comunità
educanti”, proposto dall’Impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo
per il contrasto della povertà educativa minorile.
Alla conferenza stampa sono
intervenuti i rappresentanti di tutti i partner coinvolti nel progetto: Paola
Donatella Di Vita, presidente Legambiente Piazza Armerina e responsabile
del progetto, Rori Restivo, presidente dell'Ecomuseo "I semi
di Demetra", Maria Calcagno, presidente dell'Archeoclub
"Morgantina-Aidone", Franco Colombo, presidente
dell'Università del Tempo libero di Aidone,
Anna Maria Raccuglia, sindaca di Aidone, Alessandra Messina,
dirigente scolastica I.C. Falcone-Cascino,
Liborio Calascibetta, direttore del Parco archeologico
Morgantina-Villa del Casale, Vincenzo Bonasera, presidente regionale
Uisp.
“L'approvazione di questo progetto – spiega
la responsabile, Paola Donatella Di Vita,
presidente Legambiente Piazza Armerina – dimostra come il Terzo settore
costituisca, oggi più che mai, un’opportunità per il territorio, perché in
grado di dialogare e progettare in ottica di sostenibilità. Si tratta di un
progetto pensato e dedicato ad Aidone, un laboratorio territoriale che
coinvolgerà la comunità in tutte le sue forme ed espressioni nella costruzione
di un racconto collettivo. In questo senso il titolo del progetto è emblematico:
i semi sono le azioni concrete e collettive, che permetteranno alla
comunità di rigenerarsi”.
Dopo l’incontro con i giornalisti,
subito al lavoro con l'archeologa Elisa
Bonacini che ha tenuto il primo workshop dedicato alla formazione
della comunità: La valorizzazione
dei beni comuni: forme e strumenti dello storytelling digitale.La seconda
sessione del workshop è stata aperta dall’intervento di Vanessa Pallucchi, portavoce nazionale del Forum del Terzo Settore.
IL PROGETTO
Laboratori, attività con le scuole
per la valorizzazione della cultura collettiva, orale e immateriale di
un territorio straordinariamente ricco di storia e suggestioni, conoscenza e
tutela dell'ambiente.
Tutte iniziative che il progetto I
semi di Demetra metterà in campo attraverso i partner coinvolti per fare
della comunità di Aidone una "comunità educante": i semi che
verranno piantati sul territorio saranno innanzitutto quello della
consapevolezza di un patrimonio (culturale, tradizionale, ambientale)
assolutamente peculiare, una risorsa preziosa da valorizzare con il
contributo di ogni singolo abitante. Un patrimonio che, essendo comune,
verrà co-gestito attraverso la formazione, la sperimentazione,
l'integrazione dei luoghi e delle azioni educative.
A essere coinvolte saranno in primis le
famiglie attraverso i ragazzi ma anche laboratori rivolti ai genitori,
che rinsaldino il legame con la scuola, con la collaborazione delle associazioni
presenti nel territorio. I nuclei familiari saranno infatti coinvolti in
attività e laboratori che riguarderanno
anche il patrimonio naturale ed ambientale attraverso escursioni e
percorsi a mappe.
Tra i laboratori è previsto
quello di progettazione partecipata, con attività di riqualificazione
degli spazi scolastici, per rendere la scuola un luogo sempre più
accogliente e aperto al territorio coinvolgendo in prima persona gli studenti,
e per favorire attività di aggregazione giovanile. Spazio anche alle attività
estive o extrascolastiche, con protagonista la conoscenza del patrimonio
culturale, architettonico, archeologico e ambientale.
Tutte attività partecipate che daranno
vita a un “album di famiglia” collettivo: attraverso cartelloni,
disegni, osservazioni, emozioni che serviranno a costruire la mappa di
comunità.
LA MAPPA DI COMUNITÀ
Ispirata alle esperienze anglosassoni
delle Parish map, la mappa di
comunità si inserisce nel progetto più ampio di un ecomuseo: museo del tempo
e dello spazio di un territorio. La finalità principale è la conoscenza e
la valorizzazione del patrimonio locale il coinvolgimento attivo della comunità
locale.
Una carta geografica delle emozioni
legate ai luoghi, dunque, e non necessariamente fissata su carta: potrà esserci
spazio per altri materiali, come la stoffa o gli audiovisivi. O, chissà,
perfino un murales.
IL PATTO DI COMUNITÀ
Una volta costruita la Mappa di
comunità, la fase finale del progetto I semi di Demetra, sarà dare vita
al Patto di comunità. Dopo il percorso descritto, tutti gli attori
coinvolti si impegneranno a mettere a sistema
le esperienze accumulate e le risorse del territorio.
Azioni comuni mirate soprattutto a prevenire
e combattere la povertà educativa, la dispersione scolastica e il fallimento
educativo di bambini e bambine, ragazzi e ragazze attraverso un approccio
partecipativo, cooperativo e solidale.
link al progetto:
https://percorsiconibambini.it/isemididemetra/scheda-progetto/
Alessia Franco - Ufficio Stampa I semi di Demetra
Ufficio stampa I semi di
Demetra
Alessia Franco