mercoledì 9 febbraio 2022

Legambiente scrive al sindaco Cammarata e all’onorevole Lantieri sollecitandone l’impegno per risolvere la farsa del biglietto cumulativo Villa-Trigona e per chiedere di mettere in campo azioni di promozione della città a sostegno dell’asse Villa-Trigona–centro storico

Che fine ha fatto il biglietto cumulativo Villa-Trigona? È quello che chiede Legambiente al sindaco Cammarata e all’onorevole Lantieri con una lunga missiva che denuncia ciò che da occasione di sviluppo della città si sta trasformando in fallimento senza possibilità di recupero.

“Nonostante siano trascorsi esattamente 20 anni dalla nostra provocatoria proposta di istituzione del biglietto unico Villa-Trigona – dichiara Paola Di Vita, responsabile regionale di Legambiente per i Beni Culturali e presidente del circolo locale, dobbiamo oggi, purtroppo, constatare che tutti questi anni sembrano essere passati invano”.

“Sono trascorsi ben 228 giorni dall’istituzione del biglietto cumulativo Villa del Casale – Museo Trigona, 175 dall’inaugurazione del Museo, 159 dall’entrata in vigore del biglietto a pagamento a Palazzo Trigona e – continua Di Vita- nonostante, la nostra denuncia di settembre perché il biglietto cumulativo non esisteva e le conseguenti rassicurazioni sul fatto che “era in stampa”, ad oggi, non ce ne è traccia (ma la stessa cosa accade per il biglietto cumulativo per tutti gli altri siti del Parco archeologico) e i turisti che vorrebbero visitare entrambi i siti  sono costretti a pagare 2 biglietti e non 1 cumulativo, senza poter usufruire della riduzione che potrebbe invogliare alla visita della città" Oggi per visitare Villa e Trigona bisogna infatti pagare infatti 10+6 euro, e non 13 come decretato dalla Regione. Tutto ciò danneggia i turisti e l’affluenza turistica in centro storico.

Ma Legambiente va oltre e denuncia il fatto che alla biglietteria della Villa, così come a quello del Museo di Aidone e dell’area archeologica di Morgantina, non c’è alcuna informazione sull’esistenza del Museo di Palazzo Trigona.

Ed è per questo che Legambiente chiede al sindaco Cammarata e all’onorevole Lantieri di attivarsi per porre fine alla farsa del “biglietto cumulativo che non c’è” intervenendo direttamente presso i competenti uffici regionali, ma soprattutto chiede che vengano messe in campo azioni strutturali per la promozione del territorio.

“Non è pensabile – continuano da Legambiente – ritenere che la promozione dell’asse Villa-Trigona-centro storico  (ma anche degli altri siti del parco) sia competenza esclusiva del neo parco archeologico che non possiede risorse professionali e mezzi in numero adeguato. È invece indispensabile che l’ente locale agisca in modo “sostitutivo”e complementare, quale principale portatore di interesse, garante della promozione e sviluppo del territorio e delle categorie commerciali che da questo traggono beneficio. La crescita culturale, turistica ed economica di un territorio e della comunità che lo abita non si improvvisa e non si realizza con azioni spot. È necessario mettere in campo azioni per la costruzione di uno sviluppo duraturo, che vada oltre i colori e le appartenenze, che sia condiviso e che costituisca quasi un patto tra comunità ed enti territoriali, da perseguire nel tempo, svincolato dall’amministrazione di turno. Un vero piano per le generazioni future che si occupi di recupero del centro storico, promozione della città e del territorio e creazione di opportunità per i nostri giovani.E tutto ciò deve partire anche dalle proposte del consiglio comunale che invece vediamo sempre più arroccato nel gioco di ruolo tra maggioranza ed opposizione a svantaggio dell’interesse comune per la collettività".

Legambiente conclude quindi reiterando la richiesta a sindaco e onorevole, quali principali portatori d’interesse della collettività, di attivarsi perché vengano finalmente stampati i biglietti cumulativi e perché venga data la giusta informazione su Palazzo Trigona a chi visita la Villa, in quanto è veramente difficile pensare che l’inesistenza del biglietto cumulativo presso le biglietterie, dopo tutto questo tempo, sia un problema tecnico (la pandemia ha bloccato la produzione di carta e inchiostro? non c’è nessuno che va a prendere i biglietti a Palermo?) mentre, invece, è molto più probabile sia un problema politico.

Legambiente infine auspica che, se la propria voce rimane inascoltata o non gradita, alla Regione venga almeno ascoltata quella dei nostri rappresentanti politici