venerdì 28 settembre 2012

Piani paesaggistici: sentenza di merito Cga

Vittoria definitiva di Legambiente e delle associazioni ambientaliste sul piano paesaggistico.

Il Cga: il piano non deve essere sottoposto a valutazione ambientale strategica. Si completi l’iter di approvazione dei piani di Ragusa e Siracusa

Con la sentenza di merito depositata in data odierna il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana pronuncia la parola fine sulla lunga controversia circa l’assoggettabilità o meno dei piani paesaggistici alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica. La pronuncia ha ad oggetto il piano della provincia di Ragusa ma costituisce un precedente valido in primo luogo per quello di Siracusa e per i piani che in seguito verranno adottati nella altre provinceLa sentenza del massimo organo di giurisdizione amministrativa della Sicilia ribalta l’ordinanza cautelare con la quale, in un primo momento, il TAR di Ragusa aveva accolto i ricorsi della Provincia di Ragusa e di alcuni comuni della stessa, bloccando l’efficacia del piano adottato in assenza della richiamata procedura di incidenza ambientale. Avverso il provvedimento era ricorsa Legambiente che mediante appello al CGA, sempre in sede cautelare, era riuscita a bloccarne gli effetti, ridando efficacia alle misure di salvaguardia, entrate in vigore con l’adozione dello strumento di pianificazione. La decisione di merito del CGA è ora definitiva: i piani paesaggistici non sono strumenti urbanistici, cioè non dettano norme dirette di gestione territoriale e quindi non devono essere sottoposti a VAS. “Un piano privo di tal contenuto – precisa il Collegio (e non poteva essere più esplicito!) - non è assoggettato a VAS, perché non determina alcun impatto sull’ ambiente (anzi, lo protegge)”.Secondo il CGA il piano paesaggistico impone usi coerenti con lo sviluppo sostenibile e quindi persegue lo stesso scopo cui risponde la VAS. Scrive il CGA che “Il piano paesistico, pur senza dubbio essendo uno strumento di programmazione, non soggiace a VAS, non perché sia, o non, fuori dal campo di applicazione della relativa disciplina, ma solo perché esso fissa il parametro di validità e di validazione di tutti i piani e programmi che devono esser sottoposti alla VAS stessa, essendo a loro volta obbligati dalla legge a proporre soluzioni di sviluppo sostenibile a salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio culturale”. Leggendo la sentenza inoltre si ricavano utili indicazioni circa la natura giuridica dei piani paesaggistici e delle prescrizioni in essi contenute, che sbarrano la strada a interpretazioni un po’ originali degli stessi circolate negli ultimi mesi. Contrariamente a chi, come il dirigente generale all’assessorato Beni culturali, Gesualdo Campo, ritiene che i piani svolgano una mera funzione ricognitiva dei beni paesaggistici individuati dalla legge, il CGA dice chiaramente che essi “adempiono un ruolo autonomo d’individuazione dei beni stessi, sì da poter direttamente qualificare come beni paesaggistici aree ulteriori rispetto a quelle dichiarate tali in via amministrativa o ex lege, purché con un valore specifico da tutelare”. Un altro punto decisivo su cui insiste il CGA e rilevante per l’immediata applicazione delle prescrizioni contenute nei piani è quello per cui hanno carattere cogente e sovraordinato rispetto agli altri strumenti di pianificazione e da queste non sono derogabili. A questo punto ci auguriamo che



l’iter del piano paesaggistico di Ragusa come quello di Siracusa, esaurita la complessa fase della presentazione e della valutazione delle osservazioni, procedano speditamente verso la definitiva approvazione. Solo così, dopo decenni di aggressione al territorio e ai beni culturali, si potrà voltare pagina, ridefinendo il modello di sviluppo economico attorno ai valori della bellezza del paesaggio (in particolare quello delle aree montane degli Iblei).





28 settembre 2012



L’ufficio stampa

Teresa Campagna tel. 338 2116468



mercoledì 26 settembre 2012

Una bella estate di Festambientenet

Diciotto date da fine giugno a fine settembre contando la data barese di primavera e lasciando fuori il neonato Ambientalibri- Festival di Letteratura Ambientale che il nostro circolo di Ferrara organizzera' da ottobre: questo l 'universo della nostra rete, fatta di persone che ormai si conoscono, si contaminano, si danno una mano (Brega ne sa qualcosa, avendo fatto parte anche quest'anno di almeno 3 staff di festival...).


Siamo partiti nel 2007 con 7 festival e ci troviamo dopo 5 anni con una rete di oltre 18 festival che susseguendosi, accavallandosi, passandosi il testimone, spesso gli striscioni e i gazebo, ha riempito di eventi, incontri, musica e idee nuove i nostri territori e la nostra associazione, realizzando eventi nel segno della sostenibilita'.

Uno sforzo economico, creativo e organizzativo a volte titanico che sarebbe impossibile senza la passione (e un po' di follia) che ci permette anche sempre di divertirci e anche spesso di ricascarci (vedi non solo le XXIV edizioni della mamma di tutti i festival ma anche tante altre feste storiche!).

Motivazioni diverse, diverse tematiche, comuni parole d ordine e comuni battaglie hanno unito anche quest'anno l'estate del cigno verde da Vicenza a Siniscola, da Alpignano a Piazza Armerina, da Sabaudia a Senigallia, da Succivo a Piove di Sacco, da Castro sul Lago d'Iseo a Pollica, da Bagni di Massimo a Monte S.Angelo, da Roma a Bari passando per Sambuci, rinnovando e moltiplicando la voglia di fare festival partita 24 anni fa a Rispescia. Uno strumento creativo e divertente, una sfida con cui confrontarsi per far contare battaglie e idee, incontrare gente, stringere alleanze e crescere come realta' territoriali e come circolo. Ma anche mettere in scena il mondo e le soluzioni che vorremmo si diffondessero nelle nostre citta', con cui vorremmo cambiassero usi e consumi, dalla filiera corta al biologico, dalla green economy alle smart cities.

Sarebbe bello e importante ora contarci, realizzare un racconto unitario con tutti i numeri dei tanti sforzi fatti e tirare insieme a caldo delle conclusioni e dei ragionamenti, darci nuovi obiettivi di rete per farli crescere con calma e fuori dai tempi sincopati della logistica produttiva, per innanzittutto facilitarne il lavoro, come gia' fatto su tanti fronti, a partire dall irrinunciabile azzeramento (ricordate di rimandare le schede!) e dal listino agevolato per il mater bi.

Intanto ci diamo un brevissimo appuntamento per un dopocena di saluto alla riunione dei circoli a Rispescia e ora godiamoci la soddisfazione ancora fresca di questa estate appena passata!


Bravi tutti/e!

Rossella Muroni

Angelo Gentili

Michela Presta

Alessandra Bonfanti



TAR Sicilia accoglie ricorso caccia 2012


CACCIA IN SICILIA : NUOVA ORDINANZA DEL TAR PALERMO

VITTORIA DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE.

SOSPESO IL CALENDARIO VENATORIO 2012/2013.

DIVIETO DI CACCIA NEI SITI NATURA 2000.

NIENTE CACCIA A FEBBRAIO 2013.

CONDANNATE LA REGIONE E LE ASSOCIAZIONI VENATORIE AL PAGAMENTO DELLE SPESE PROCESSUALI.



Con Ordinanza n. 583 del 25 settembre 2012 la Prima Sezione del TAR Palermo ha accolto il ricorso presentato dalle Associazioni Ambientaliste LEGAMBIENTE, LIPU, MAN con l’intervento altresi’ di WWF, LAV, ENPA, LAC, sospendendo l’efficacia del calendario venatorio 2012/2013 (emanato dall’Assessore Regionale alle Risorse Agricole e Alimentari Francesco Aiello), impugnato per mancanza del Piano Regionale Faunistico Venatorio e per violazione delle Direttive Comunitarie in materia di Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione di Incidenza.

“Il pronunciamento collegiale dei Giudici Amministrativi che conferma il precedente Decreto Presidenziale del TAR n. 510 del 3 settembre 2012 – dichiarano Angelo Dimarca di Legambiente, Nino Provenza della LIPU, Deborah Ricciardi del MAN ed Ennio Bonfanti delle Guardie del WWF - ribadisce la necessità del Piano Regionale Faunistico Venatorio, la piena vigenza della normativa comunitaria in materia di protezione dei Siti Natura 2000 e l’operatività del vecchio calendario venatorio 2011/2012, il più rigoroso tra quelli dell’ ultimo decennio ed emanato dal precedente Assessore D’Antrassi”.


Conseguentemente il TAR ha confermato i divieti di caccia nei Siti Natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale) previsti lo scorso anno e soprattutto che la caccia non potrà essere prolungata sino a febbraio 2013. Ha inoltre condannato l’Assessorato Regionale Risorse Agricole e Alimentari ed alcune associazioni venatorie al pagamento delle spese processuali per un importo di 2.100 euro in favore delle Associazioni Ambientaliste ricorrenti.

“Siamo soddisfatti perché sono comunque prevalse le ragioni della Natura – concludono i Rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste – contro i tentativi di scardinare quanto di buono si era cominciato a fare lo scorso anno al fine di dotare la Sicilia di un Piano Faunistico Venatorio moderno e conforme alle leggi nazionali, ai pareri dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente) e soprattutto al diritto comunitario. E’ stato censurato il calendario venatorio 2012/2013 che avevamo definito il peggiore da sempre”.



L’Ufficio Stampa Legambiente - Teresa Campagna 338 2116468