sabato 23 marzo 2013

Muos di Niscemi: Legambiente aderisce alla manifestazione nazionale del 30 marzo

MUOS DI NISCEMI: LA REGIONE ANCORA NON REVOCA.

IL TAR SICILIA DISPONE UNA AUTONOMA

ED ULTERIORE VERIFICA SUL PROGETTO.

LEGAMBIENTE: POLITICA DI ANNUNCI CHE MINA LA CREDIBILITA’ DELLE ISTITUZIONI E ALIMENTA INUTILI CONTENZIOSI.

ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 30 MARZO.


Legambiente Sicilia denuncia che sulla vicenda del MUOS di Niscemi si continuano a diffondere notizie e si susseguono proclami che finiscono solo per alimentare contenziosi e non fare chiarezza.


“La Regione non ha ancora revocato l’autorizzazione del giugno 2011 con cui il Dirigente Generale dell’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente ha autorizzato la costruzione del MUOS e la tanta preannunciata comunicazione di avvio del procedimento di revoca inviata alle autorità statunitensi l’11 febbraio 2013 non ha ancora completato l’iter – denuncia Angelo Dimarca Responsabile Regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia -. Dinnanzi a tale situazione il TAR Palermo con propria ordinanza 495 del 28 febbraio 2013 ha disposto una autonoma verifica sul progetto affidando l’incarico all’Università La Sapienza di Roma.

I verificatori nominati dal TAR hanno convocato per il prossimo 4 aprile il Comune di Niscemi, la Regione Siciliana, il Ministero della Difesa, l’ARPA e la Legambiente Sicilia (che si è costituita al TAR contro il progetto MUOS) per l’esame della documentazione. Si stanno precostituendo tutte le condizioni per rendere inestricabile tale vicenda sul piano giuridico-amministrativo, nonostante le gli annunci, le mozioni e gli ordini del giorno approvati a livello politico e parlamentare”.



Legambiente ricorda la paradossale iniziativa della Presidenza della Regione Siciliana che si è costituita a febbraio 2013 al TAR nel procedimento 1864/2011 contro l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, quindi contro se stessa, per chiedere incredibilmente ai Giudici Amministrativi di dichiarare illegittime le autorizzazioni regionali.



“Se le autorizzazioni fossero state realmente revocate – conclude Angelo Dimarca Responsabile Regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia - il procedimento dinnanzi al TAR decadrebbe immediatamente. Invece si sono messe in moto procedure schizofreniche e inverosimili, minando la credibilità delle istituzioni e la fiducia dei cittadini, rispetto a percorsi che dovrebbero essere certi, chiari e univoci. Le verifiche tecniche vanno fatte a bocce ferme con le autorizzazioni revocate in via definitiva”.



Legambiente Sicilia aderisce alla manifestazione del prossimo 30 marzo a Niscemi ed ha dato mandato ai propri legali di assumere ogni necessaria iniziativa nei confronti della Regione per pervenire all’immediata, formale e definitiva revoca delle autorizzazioni del 2011.



Palermo 23 marzo 2013



L’Ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468

lunedì 18 marzo 2013

Muos di Niscemi: la Presidenza della Regione si costituisce al TAR contro l'Assessorato regionale Territorio e Ambiente


LEGAMBIENTE: VICENDA PARADOSSALE. L’UNICA STRADA PER FARE CHIAREZZA E’ L’IMMEDIATA REVOCA DELLE AUTORIZZAZIONI .


Legambiente Sicilia denuncia che la vicenda del MUOS di Niscemi sta assumendo giorno dopo giorno contorni paradossali e surreali.

Al TAR Palermo è pendente il ricorso n. 1864/2011 proposto dal Comune di Niscemi per chiedere l’annullamento delle autorizzazioni, ritenute illegittime, rilasciate dalla Regione nel giugno 2011 per la costruzione del MUOS.

Legambiente si è costituita con i propri legali a supporto delle richieste del Comune e a difesa della Riserva Naturale Sughereta di Niscemi, le cui norme di tutela non consentono la realizzazione di tale opera.

In data 27 febbraio 2013 la Presidenza della Regione si è costituita dinnanzi al TAR patrocinata dall’Ufficio Legislativo e Legale a supporto delle richieste del Comune di Niscemi e quindi contro i provvedimenti dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente e dell’ARPA Sicilia, difesi in udienza dall’Avvocatura dello Stato insieme al Ministero della Difesa.

“Roba da non crederci, la Regione si costituisce contro se stessa – denuncia Angelo Dimarca Responsabile Regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia -. Basterebbe revocare o annullare i suddetti provvedimenti ed il ricorso decadrebbe. La Regione chiede al TAR di dichiarare illegittimi provvedimenti che potrebbero essere revocati dalla dirigenza regionale che li ha emessi o annullati dal Presidente della Regione ai sensi della LR 10/2000.”

Per Legambiente, al di là degli annunci, si stanno precostituendo tutte le condizioni per ingarbugliare sul piano giuridico-amministrativo una vicenda che potrebbe essere chiarita e risolta definitivamente con la immediata revoca delle autorizzazioni regionali che invece permangono in vita e continuano ad alimentare contenziosi.

Palermo, 18 marzo 2013

L’Ufficio stampa

Teresa Campagna 338 2116468

Si ringrazia Mario Noto per la concessione della foto