"Con un emendamento osceno il governo Crocetta vuole
cancellare i piani paesaggistici. Neanche precedenti governi guidati da
presidenti accusati o condannati per rapporti con la mafia erano mai arrivati a
tanto. Che squallore pur di raccattare qualche voto". Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente regionale di
Legambiente Sicilia.
"Nello squallido assalto alle ultime norme elettorali
che si sta consumando all'Ars, in particolare per opera del governo, il
presidente Crocetta, insieme agli assessori Contrafatto e Croce, hanno
presentato un emendamento osceno che cancella di fatto i piani paesaggistici,
peraltro non sottoscritto dall'assessore ai Beni culturali Vermiglio.
Una proposta palesemente incostituzionale, che, siamo
certi, il presidente Ardizzone, qualora arrivasse in Aula, non potrà che
dichiarare inammissibile, ma, così come quella dell'estate scorsa sulla
sanatoria delle case abusive entro la fascia dei 150 metri, continuerà a far
parlare in pessimo modo della Sicilia e della sua squalificata e
inqualificabile classe dirigente.
L'ennesima vergogna,
un'altra ragione in più per non sentirsi degni di essere siciliani".
La
norma è gravissima e palesemente incostituzionale. “Prevede – spiega Zanna - una
deroga generalizzata per le opere di “pubblica utilità” che per legge sono
tutte le opere pubbliche più le opere private o di concessionari di servizi e
lavori pubblici che possono essere dichiarate tali (un elettrodotto, un porto
turistico, un parcheggio, una discarica, un inceneritore, ecc).
Interviene
a ritroso pure su opere per cui si sono definiti i provvedimenti di diniego per
contrasto con i piani recentemente approvati. E’ in totale contrasto con il
D.Lgs 42/2004 sui beni paesaggistici che già disciplina, in adesione ai
principi costituzionali di tutela del paesaggio, la prevalenza delle norme di
tutela e le procedure per la vigenza delle autorizzazioni paesaggistiche
rilasciate prima e che non sono in contrasto con i piani successivamente
adottati. E, cosa più grave,
sposta sul livello politico la valutazione di compatibilità di un’opera con le
norme di tutela paesaggistica che è questione prettamente tecnica. Preannunciamo la richiesta di
impugnativa al Governo nazionale”.
13 febbraio 2017
L’ufficio stampa
Teresa Campagna 338 2116468
Nessun commento:
Posta un commento