Rifiuti. Questa volta non si cerchino le “scorciatoie di Cuffaro”. Subito un tavolo di lavoro fra tutte le parti interessate per un Piano condiviso.
“Siamo ormai arrivati alla resa dei conti. Lo scontro in corso nella maggioranza per gli inceneritori ed il testo di legge di riforma degli Ato e della gestione integrata dei rifiuti non giova alla Sicilia ed ai siciliani. Governo, maggioranza ed opposizione – dichiara Mimmo Fontana, presidente Legambiente Sicilia - devono invece discutere con tutti i soggetti interessati per un testo che riformi davvero il settore. Già dal 2003, consideravamo complicato ed inattuabile il sistema degli inceneritori pensato dall’allora governatore Cuffaro ed avevamo già messo in risalto che non avrebbe risolto alcun problema. E così è stato. Raffaele Lombardo ha avuto il coraggio, almeno fino ad ora, di cercare di migliorare il sistema guardando a soluzioni alternative ed apprezziamo lo sforzo. Ma, adesso, bisogna pensare ad un nuovo Piano. Anche con nuove tecnologie per trattare i rifiuti, è fondamentale trovare il modo per spingere la raccolta differenziata. Nella tanto vituperata Campania – conclude Fontana - i comuni virtuosi sono oltre 150, mentre in Sardegna, negli ultimi tre anni, sono passati da una media regionale del 3 al 30%. La raccolta differenziata spinta è l’unica strada perseguibile”.
“Il Governo regionale – dichiara Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente - deve immediatamente aprire un tavolo di lavoro con tutte le parti interessate, dagli imprenditori agli ambientalisti, per trovare un Piano che sia condiviso e realizzabile per uscire finalmente fuori da questa grave situazione. Il fatto che, a quanto si apprende dai giornali, sia andata a vuoto anche la procedura negoziale dovrebbe significare che il piano dell’incenerimento di Cuffaro sia definitivamente tramontato. Avendolo avversato sin dall’inizio, esprimiamo soddisfazione e siamo certi che questa sia la condizione indispensabile per avviare a soluzione il problema della gestione dei rifiuti in Sicilia”.
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