“Anche il Governo Lombardo – dichiara Mimmo Fontana, presidente Legambiente Sicilia – si schiera contro il nucleare, seppur in ritardo rispetto alle altre regioni d'Italia. Ma la notizia ancora più importante è rappresentata dal fatto che l'intero arco parlamentare ha
approvato all'unanimità l' ordine del giorno che impegna il governo di Raffaele Lombardo a contrastare qualsiasi ipotesi di installazioni di centrali nucleare nell'isola.
Come avevamo ampiamente previsto e sempre sostenuto, il tanto sbandierato consenso sulla strategia del nucleare del governo Berlusconi si scioglie come neve al sole all'approssimarsi della scelta della localizzazione degli impianti”.
“Evidentemente – sottolinea Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente – chi ha
inopinatamente pensato di portare indietro l'Italia di 30 anni, rilanciando il nucleare, tecnologia in via di abbandono in tutti gli altri Paesi occidentali, non ha fatto
i conti con i cittadini italiani che hanno bocciato questa opzione nell'87 e, ancora oggi, sono in gran parte contrari.
Il ritorno al nucleare vanificherebbe tutti gli sforzi fatti finora per promuovere anche in Italia la green economy dell'efficienza e delle fonti rinnovabili che non dobbiamo
regalare ai Paesi più avanzati, come la Germania, la Spagna e gli Stati Uniti”.
Nell'aprile del 2008 il circolo Legambiente di Piazza Armerina chiese al Consiglio Comunale di dichiarare il comune "no nuke". La proposta fu portata in aula a distanza di molti mesi ma il Consiglio rimandò il punto all'ordine del giorno senza più trattarlo.
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