Manovra, ecco l'emendamento condono edilizio
“Siamo esterrefatti: la banda del mattone selvaggio colpisce ancora e più forte che mai! Era facile prevedere che l’accatastamento delle case fantasma avrebbe aperto le porte al condono edilizio, e così è: si profila all’orizzonte il peggior condono che si potesse immaginare”. Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, commenta così “l’emendamento condono edilizio” presentato tra le correzioni alla manovra economica dal Pdl, a firma di Paolo Tancredi, Cosimo Latronico e Gilberto Pichetto Fratin.
“L’emendamento propone un condono urbi et orbi - insiste Cogliati Dezza -, esteso agli abusi compiuti nelle aree sottoposte a vincoli ambientali, paesaggistici e archeologici, ma anche nelle aree a rischio, con pericoli evidenti per i cittadini e costi che andranno a ricadere su tutta la comunità. Un condono, per di più, a tempo indeterminato, se associato al disegno di legge ordinario sulla libertà d’impresa, proposto al Consiglio dei ministri di venerdì scorso, secondo cui i comuni non potranno controllare l’edificabilità di un fabbricato se non a posteriori”.
“A questo punto - conclude il presidente di Legambiente - ci appelliamo al buonsenso dei senatori affinché questa correzione venga bocciata e chiediamo al mondo dei costruttori un segnale inequivocabile di rifiuto delle pratiche illegali, che vanno solo a vantaggio di un’edilizia che fa male al territorio e al Paese”.
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