
Legambiente apprende le
notizie che vedono la politica cittadina, condotta dal gruppo consiliare di
Forza Italia, intenzionata ad affrontare l’annosa questione dei finanziamenti
necessari per il completamento delle coperture della Villa del Casale. “Da oltre
25 anni – dichiarano gli ambientalisti – interpretiamo costantemente un ruolo
di richiamo nei confronti delle istituzioni per la salvaguardia della Villa, e
tanto altro. Spesso la politica ha tentato di azzittirci con azioni sotterranee
perché chiediamo sempre promesse reali smascherando quelle elettorali, ed è per
questo che il nostro impegno andrà sempre in direzione contraria alle
chiacchiere sollecitando risposte concrete. Ad aprile 2023, con una ennesima
lettera aperta abbiamo denunciato lo stato di scarsa cura del sito UNESCO, ma i
destinatari, preposti alla tutela, Assessorato regionale, Soprintendenza,
deputazione ennese, sindaco Cammarata e direttore Calascibetta, finora tutti in
silenzio e immobili. Arriva adesso la notizia che il consiglio comunale si
recherà a Palermo per partecipare ai lavori della Commissione cultura dell’ARS.
Sicuramente un'azione importante, ma lo sarebbe ancor di più, invece, se i
deputati della commissione andassero alla Villa Romana per constatare lo stato
emergenziale delle coperture e dei mosaici per poi intervenire pubblicamente
nell’aula Consiliare, consentendo agli elettori Piazzesi di poter ascoltare. E
si avrebbe anche un risparmio economico evitando di spendere soldi comunali per
le spese di trasferta dei consiglieri comunali a Palermo. Nei giorni scorsi,
grazie alla visita del Capo dello Stato, la Villa ha fatto bella mostra di sé,
compreso il Triclinium, chiuso da anni, oggetto di un restauro lampo costato
circa 40.000 euro, e ci auguriamo che, presto, possa essere visitabile. Ma
sappiamo bene che il problema non è risolto. Anzi! Oggi si fa tanto parlare di comunità patrimoniali, di programmazione condivisa, di coinvolgimento dei territori, tutti elementi considerati “valore aggiunto” dall’UNESCO, ma anche dalla recente programmazione nazionale, Smarter Italy per esempio, ed è anche per questo che riteniamo inammissibile e inaccettabile il silenzio, squarciato solo da qualche intervento in politichese, che da 12 anni avvolge l’iter di completamento dei lavori alla Villa. I vari governi regionali
hanno inscenato di tutto attraverso programmi di finanziamento poi decaduti
perché non si era speso in tempo utile, reimputazione e avvio di nuovi iter.
Una vicenda pirandelliana che evidenzia l’intenzione di volersi appuntare una
medaglia priva di onore, e intanto i progetti sono fermi e la fragilità della
Villa è direttamente proporzionale alla superficialità della politica e del
governo regionale”.
LEGAMBIENTE PIAZZA
ARMERINA
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