Appello a tutti i cittadini: una fotografia aiuta l'ambiente.
E' partita il 6 ottobre l’iniziativa RAEEporter, promossa da Ecodom e Legambiente, con l’obiettivo di educare i cittadini a non abbandonare i RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) sul ciglio delle strade, nei campi, sui greti dei fiumi o sulle spiagge.
RAEEporter è un’azione concreta, che coinvolge tutti coloro che vorranno mettere in campo la propria sensibilità per l'ambiente e soprattutto il proprio occhio di lince, fotografando e segnalando i RAEE abbandonati.
Per partecipare sarà sufficiente compilare un form sul sito www.raeeporter.it fornendo i propri dati, una breve descrizione del RAEE abbandonato, l’indicazione del luogo (comune, via/corso/piazza/…) e caricando il proprio scatto. Ecodom si occuperà di inviare tempestivamente una segnalazione all’ente competente (il Comune o la società di igiene urbana che effettua la raccolta dei rifiuti), affinché provveda al recupero del RAEE e al suo trasporto al Centro di Raccolta più vicino, da dove verrà poi trasferito presso un impianto specializzato per il trattamento.
Il Sistema RAEE ha ottenuto finora dei buoni risultati: Ecodom, da gennaio a oggi, ha recuperato 65.428 tonnellate di RAEE in tutta Italia, pari a 1.225.100 tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera e 132.766.000 kWh di energia elettrica risparmiata.
Ogni RAEE, se pure in percentuali differenti, rappresenta un "serbatoio" di materiali riciclabili (ferro, rame, alluminio e plastica) e riciclare significa non solo salvaguardare le risorse del pianeta ma anche risparmiare energia. L'energia utilizzata per produrre materie prime, infatti, è decisamente superiore a quella necessaria a ricavare materie prime seconde attraverso il riciclo dei RAEE.
Inoltre, nel caso dei frigoriferi e dei condizionatori, la presenza nei circuiti refrigeranti e nelle schiume isolanti di sostanze ozono-lesive e con un elevato potere clima-alterante rende necessario e importante che tali RAEE siano trattati secondo metodi e procedure corrette per evitare l’ampliamento del cosiddetto “buco nell’ozono” e l’aggravarsi dell’effetto serra.
www.raeeporter.it
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