Da molte settimane Piazza Armerina sembra essere dominata da un clima elettorale, forse mai sopito, e avvicinandosi ormai la data per l’apertura ufficiale di una campagna elettorale, che sarà sicuramente affollata e difficile, riteniamo doveroso sottoporre ,all’attenzione di chi si candida ad amministrare la nostra città per i prossimi cinque anni, una serie di indicazioni che hanno caratterizzato il nostro impegno civile in quindici anni di azioni e che ci piacerebbe veder inserite tra le priorità di quella che sarà la prossima amministrazione.
Ci rendiamo perfettamente conto che il cammino sarà difficile anche perché si dovranno fare delle scelte importanti che incideranno molto sul futuro della città, i liberi consorzi per fare un esempio, e non ci aspettiamo e non chiediamo miracoli.
Non chiediamo promesse elettorali ma impegni reali.
Sappiamo bene quanto sia difficile il lavoro del governare, specialmente in epoca di crisi, e come molto spesso le priorità siano di emergenza sociale piuttosto che di qualità dell’azione governativa.
Sappiamo bene come il sindaco, molte volte, sia chiamato a rispondere di problematiche per le quali non ha l’autorità per intervenire direttamente ma non dobbiamo dimenticare che il primo cittadino ha l’obbligo di essere il primo portatore d’interesse per tutte quelle vicende che interessano il territorio che è chiamato ad amministrare.
Legambiente a livello nazionale e, a livello locale, si è sempre impegnata su alcuni temi, molto spesso messi ai margini delle agende politiche: tutela dell’ambiente, messa in sicurezza dei territori, beni culturali, spazi pubblici, verde urbano, sviluppo sostenibile, integrazione, partecipazione, cooperazione, politiche per i minori, diversabilità, responsabilità sociale delle imprese, consumi pubblici e privati attenti all’equità sociale ed economica, rifiuti, acqua, aria, cemento zero, paesaggio, qualità territoriale, lotta all’abusivismo edilizio, legalità, tutti temi riguardanti al più grande tema dei BENI COMUNI e che, ne siamo sicuri, stanno a cuore a tutti coloro che operano, con diversi ruoli, nella nostra città.
Temi cruciali e prioritari perché affermano la rilevanza pubblica e collettiva del “bene comune” oggetto di scelte politiche da parte degli enti locali.
Da alcuni mesi, a livello nazionale e regionale, stiamo chiedendo ai parlamentari di ogni schieramento la sottoscrizione della proposta di DDL per la Bellezza. Siamo fermamente convinti, infatti, che sia necessario chiudere con un’idea di territorio visto come palcoscenico da plasmare e adattare a spinte e interessi particolari e la Bellezza, patrimonio del Paese e riconosciuta come principale caratteristica del made in Italy, può e deve essere il primo elemento di aggregazione per la ricostruzione del Paese in un periodo storico povero di idee e di risorse finanziarie.
Siamo fermamente convinti che bisogni lavorare tutti per la costruzione di una nuova cultura della città e di un nuovo protagonismo per Piazza.
Una Piazza che faccia del decoro urbano una virtù, che si presenti prima al cittadino e poi al turista pulita, ben tenuta, ricca di verde, senza barriere, non sfregiata da atti di vandalismo e non in ostaggio di lavori di manutenzione interminabili, una Piazza di cui andare fieri, una Piazza da amare, una Piazza bella da vivere e da vedere.
Non abbiamo la pretesa, con questa lettera, di scrivere un programma elettorale perché siamo convinti che i candidati sindaco saranno bravissimi in questo, ma vogliamo solo richiamare l’ attenzione sulle parole di cui è fatto il nostro vocabolario, bandiere del nostro impegno da oltre 15 anni, soffermandoci su alcune di queste.
Ambiente, Aria, Acqua pubblica, Abusivismo. AMIANTO, chiediamo che la prossima amministrazione, tra i primi atti, provveda ad eliminare l’amianto dagli edifici pubblici e a studiare delle forme di incentivo e/o di procedure semplificate, per l’eliminazione dei piccoli manufatti d’amianto negli edifici privati.
Beni culturali, Beni comuni, Bellezza, BAMBINI, chiediamo che Piazza possa diventare una città a misura di bambino con spazi giochi dedicati e organizzati, con politiche culturali e sociali che mettano al centro il bambino, futuro cittadino di questa città.
Città, Commercio, Cooperazione, Cultura, CEMENTO, l’attuale PRG permette a Piazza di essere all’avanguardia nella politica del “cemento zero”; auspichiamo comunque che, nei prossimi anni, si operi nella direzione della valorizzazione e recupero del patrimonio edilizio esistente e non con la logica della variante che crea sviluppo. Ma chiediamo soprattutto che vengano rimosse e smaltite le macerie del Palazzetto dello sport , che oggi costituiscono il triste biglietto d’ingresso della RNO e che si trovi una soluzione per l’ecomostro che le sovrasta, demolizione o recupero.
Diritti, doveri, DIVERSABILITA’, chiediamo che Piazza diventi una città più vivibile, senza barriere fisiche e culturali.
Etica, Educazione, Ecomostri, Ecomafia, Elettrosmog, ENERGIA , auspichiamo che Piazza possa diventare una città energeticamente autosufficiente e che vengano incentivate tutte le forme di produzione da energia rinnovabile compatibili con il nostro paesaggio.
Fasce deboli (anziani, minori, emarginati), FINANZA, chiediamo che il contenimento della spesa pubblica prima di essere una virtù sia inteso come obbligo; non è possibile tollerare sprechi sapendo che molti dei nostri concittadini sono vicini alla soglia della povertà.
Green economy, Globalizzazione, GIOVANI, i giovani sono e devono essere una risorsa per la nostra città; bisogna loro offrire nuovi prospettive nei settori della green economy, del turismo e dei beni culturali.
Integrazione, inclusione, isola ecologica, INQUINAMENTO, chiediamo una città pulita, in cui si respiri aria buona e in cui i prodotti della terra siano sani.
Lavoro, LEGALITA’, chiediamo che il rispetto della legalità costituisca un invariante nell’azione politica e amministrativa e che, quindi, ne costituisca l’impalcatura e anche la struttura.
Mobilità, manutenzione, MANIFESTI ELETTORALI, chiediamo una campagna elettorale 2.0 basata su forme nuove di comunicazione, che sia rispettosa della città e della legalità, che non imbratti muri, pali, ringhiere con affissioni selvagge ed abusive. Temiamo gli ultimi giorni di campagna elettorale, specialmente adesso che la città si presenta libera dalla quinta verde. Piazza è una città turistica che, in queste settimane, vede in transito centinaia di turisti e viaggiatori. Le affissioni elettorali selvagge costituiscono un danno per il turismo ed il commercio e il violare la legge sicuramente non deporrebbe bene per chi si candida ad amministrare la cosa pubblica.
Natura, NUCLEARE, qualche tempo prima del referendum abbiamo chiesto che Piazza venisse dichiarata città No Nuke e la nostra richiesta è stata posta all’ordine del giorno del consiglio comunale che però ha ritenuto opportuno rinviare la discussione senza più riprenderla; oggi la richiesta sembrerebbe anacronistica considerato l’esito del referendum specialmente in provincia di Enna, ma le prime dichiarazioni del nuovo governo ci impongono l’obbligo di tenere alta la guardia anche su questo punto.
OSPEDALE, negli ultimi anni il problema rapporto tutela della salute-diritto alla cura-servizi ha assunto dimensioni sempre più allarmanti ed è per questo che chiediamo la massima attenzione e l’attivazione di tutte le azioni possibili per garantire ai cittadini di Piazza il diritto primario alla cura e all’assistenza sanitaria.
Palio, Partecipazione, Qualità territoriale, Rifiuti, Randagismo, Scuola,Sostenibilità, Sicurezza, Turismo, Trasparenza, TRIGONA, VILLA ROMANA, Palazzo Trigona, come la Villa Romana, rappresenta il simbolo del nostro impegno per i beni culturali. Il 5 maggio del 2002 abbiamo iniziato, insieme a tutta la città, un’avventura purtroppo non ancora conclusa. Il palazzo negato alla città per oltre 40 anni oggi campeggia in piazza Cattedrale in tutta la sua magnificenza, ma non è ancora museo. Continueremo a chiedere con forza che le sale del palazzo ospitino il Museo della Città e del Territorio permanentemente, e che il palazzo venga messo in rete con la Villa Romana per diventare il biglietto da visita di tutto il ricco patrimonio artistico ed architettonico del nostro centro storico.
Volontariato, VERDE URBANO, la recente legge 10 del 14 gennaio 2013 obbliga ogni comune a censire e classificare gli alberi piantati, sia in aree di proprietà pubbliche che private e vincola il sindaco a rendere e rapportare 60 giorni prima della scadenza del suo mandato, il “bilancio arboreo” che convalidi e dimostri impegno, cura e stato delle aree verdi; con la tale norma, adesso, abbattere o danneggiare una pianta monumentale o un’alberatura potrebbe diventare una condotta subordinata a spiacevoli ammende e il controllo strumentale e tecnico, dovrebbe diventare un obbligo prima della consegna di un appalto di potatura. La stessa legge, reiterando la cd. legge Rutelli, obbliga i comuni a piantare un albero per ogni bambino nato o adottato, adempimento mai rispettato e che abbiamo chiesto, puntualmente, ogni anno il 21 novembre, in occasione della Festa dell’albero, e in modo particolare nel 2012 quando avevamo registrato un formale impegno del sindaco e del vicesindaco nei confronti delle richieste dei bambini di istituzione del “bosco dei piccoli”.
ZERO, chiediamo la declinazione della politica del Km 0 in tutte le forme possibili, produzioni, servizi e ovviamente sanità.
Avremo potuto chiedere un impegno per ogni parola di questo vocabolario e per molte altre ancora ma abbiamo voluto solo dare delle indicazioni in base alle quali valuteremo programmi e impegni, augurando alla città di Piazza che possa avere il sindaco migliore tra quelli in corsa, un sindaco che prima di tutto ami veramente Piazza e che lo dimostri in ogni azione del suo mandato, che dialoghi costantemente con la città, che ne ascolti le richieste, e che non rimanga chiuso nelle stanze del potere.
In bocca al lupo Piazza.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL CIRCOLO PIAZZAMBIENTE
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