Si conclude il 5 ottobre a Piazza Armerina la maratona siciliana di Puliamo il mondo, la più grande manifestazione di volontariato ambientale del mondo.
Il circolo Piazzambiente di Legambiente, puntuale all’appuntamento ormai dal 1998, ha posticipato di una settimana la data nazionale per permettere ai propri volontari di partecipare alla manifestazione nazionale No Muos che si è svolta a Palermo sabato scorso 28 settembre.
Il 5 ottobre saranno protagoniste, come sempre, le scuole. Alla manifestazione parteciperanno circa 500 studenti provenienti dal 3° Circolo Didattico Rocco Chinnici (plesso Costantino e plesso Teatini), dall’Istituto Comprensivo L.Capuana, dall’Istituto d’Istruzione Superiore L.da Vinci (ex istituto commerciale, ex istituto professionale femminile ed ex liceo delle scienze sociali) e dall’Istituto d’Istruzione Superiore A. Cascino (ex liceo scientifico ed ex liceo classico).
Gli studenti si occuperanno prevalentemente dei giardini e dei cortili delle proprie scuole e delle aree limitrofe alle stesse con un’azione quindi, non più solamente simbolica ma significativa di un senso di appartenenza ai luoghi frequentati ogni giorno, sintomatico di un modus vivendi che sta finalmente cambiando, come testimoniano le numerose iniziative simili che ormai associazioni, comitati e gruppi di cittadini mettono in campo in città. La cura del bene comune sta a cuore, ogni anno che passa, a sempre più persone.
Ma l’edizione 2013 di Puliamo il mondo ha anche un altro significato particolare, sottolineato dallo slogan: “La guerra è sempre sporca, puliamo il mondo”, puliamo il mondo dalla guerra, dal razzismo, dall’orrore che, proprio in questi giorni, si sta riversando sulle nostre spiagge dal Mar Mediterraneo.
Puliamo il mondo costituirà anche l’occasione per parlare con gli amministratori della difficile situazione che la Sicilia, e Piazza Armerina, sta vivendo in questi giorni per la gestione dei rifiuti e degli obiettivi, primo fra tutti l’avvio della differenziata, che dobbiamo raggiungere in tempi strettissimi.
L’Ufficio stampa Piazzambiente
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