Legambiente: “Ci spieghi il governatore
Crocetta quale coerenza c’è tra il conferimento ai Comuni di 7 milioni di euro
per la realizzazione dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile e la
possibilità offerta alle imprese di aumentare gli investimenti sull’estrazione
di idrocarburi”.
Le
dichiarazioni dell’Assessore alle Attività produttive Linda Vancheri, ieri
all’Ars, a commento della sua proposta di “mission del futuro” per la Sicilia basata sul primato
nazionale nell’estrazione di idrocarburi, lasciano profondamente sbigottita
Legambiente ed impongono una domanda: siamo di fronte ad una proposta
“rivoluzionaria” (o, per meglio dire, “reazionaria”) del Governo Crocetta o –
come speriamo - ad una boutade dell’assessore Vancheri?
Fino
ad oggi, al di la degli annunci e delle prese di posizioni preconcette e
sterili, ben poco è stato fatto in
questa direzione dai governi regionali succedutisi nel tempo, incluso quello
attuale. Esiste perciò il fondato dubbio che anche in Sicilia la politica
energetica sia improntata a soddisfare le esigenze dei “soliti noti”, cioè degli stessi grandi gruppi industriali, nazionali ed
esteri, che hanno letteralmente dettato la strategia energetica nazionale e che
adesso stanno in tutti i modi bloccando lo sviluppo dell’utilizzo delle fonti
rinnovabili in Italia.
Legambiente
chiede al governatore Crocetta di spiegare quale coerenza c’è tra il
conferimento ai Comuni di 7 milioni di euro per la realizzazione dei Piani di
Azione per l’Energia Sostenibile e la possibilità offerta alle imprese di
aumentare gli investimenti sull’estrazione di idrocarburi.
E’
una mission sbagliata, quella dell’assessore Vancheri, lontana dalle politiche
energetiche europee e destinata a creare nuovamente cimiteri industriali e
danni alla salute e al territorio.
Il
rapporto Energia Sicilia 2013 parla chiaro: il consumo di benzina e gasolio per
autotrazione ha un trend decrescente, le centrali termoelettriche, sia
regionali che nazionali, sono in sofferenza perché i consumi di energia
elettrica sono in contrazione e, comunque,
già coperti per il 21 per cento da fonti rinnovabili,
dato rispetto al quale sicuramente si può e si deve fare molto di più.
Legambiente
si augura che lo strabismo politico del Governo regionale possa essere al più
presto corretto per assicurare alla Sicilia di partecipare da leader alla vera terza rivoluzione energetica e
industriale in corso in Europa e nel mondo.
9 gennaio 2014
L’ufficio
stampa Teresa Campagna 338 2116468
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