Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
“Nell’ultima finanziaria regionale del maggio 2018 all’art. 13 comma 4, sono stanziati 6,5 milioni di euro per interventi di cura e pulizia di fiumi e torrenti, esclusi i bacini montani, ricadenti sul demanio idrico fluviale, e, per questi interventi, come prevede la norma, si possono utilizzare i forestali. Inoltre, la progettualità di questi interventi può essere fatta anche dal personale della Regione.
Che fine hanno fatto questi soldi? Ci sono stati Comuni che hanno avanzato progetti? La Regione ha sollecitato i Comuni a maggior rischio idrogeologico a presentare i progetti?
Ancora, nel comma successivo, il 5, si da l’assenso ai progetti proposti se sono decorsi 30 giorni dalla presentazione dell’istanza.
Riepilogando. Si potevano, e si possono, fare i progetti, c’erano, e ci sono, i soldi, e dopo 30 giorni i progetti sarebbero approvati. Quindi, se si fossero spesi questi fondi, almeno una parte dei danni che si sono registrati in questi giorni, si sarebbero potuti evitare”.
5 novembre 2018
L’ufficio stampa
Teresa Campagna 338 2116468
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