lunedì 16 settembre 2019

La classe non è ... acqua in bottiglia: ampia risposta dal mondo della scuola. Si passi adesso agli erogatori di acqua a consumo nelle strutture pubbliche.

La nostra iniziativa "La classe non è ... acqua in bottiglia", proposta agli istituti scolastici di Piazza Armerina, ha riscosso grande attenzione e successo. Sono stati molti gli insegnanti e i dirigenti scolastici, oltre alla dott.ssa Vagone vicesindaco, che ci hanno contattato mostrando apprezzamento verso la proposta e dichiarandosi pronti a fare la loro parte nella battaglia comune contro il consumo di plastica.
Alcuni istituti hanno fornito la borraccia in alluminio ai loro alunni ma, molti insegnanti, stanno comunque chiedendo ai ragazzi di utilizzare la borraccia. Considerata la grande sensibilità mostrata, riteniamo quindi possibile il passo successivo e cioè che le strutture scolastiche (ma anche gli uffici pubblici) vengano dotate di erogatori di acqua a consumo in moto tale che i ragazzi possano riempire senza problemi le loro borracce e contribuire così al minor consumo di plastica ma anche alla riduzione dei rifiuti e quindi ad un risparmio da parte dell'ente locale.
Da una chiaccherata con una docente abbiamo appreso che, presso la struttura dove insegna, vengono utilizzate circa 800 bottigliette al giorno, 400 lt. di acqua in bottiglia che, per l'intera durata di 1 anno scolastico (circa 200 giorni) si trasformano in 8000 lt. di acqua (16.000 bottigliette), e tutto questo in un solo plesso scolastico.L'uso della borraccia e l'attingimento dell'acqua direttamente all'interno della scuola sarebbe un grande vantaggio e i costi di installazione dell'impianto verrebbero coperti probabilmente in un solo anno scolastico. Facciamo dunque appello che si proceda in tal senso con le modalità che si riterranno più opportune.

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