giovedì 26 settembre 2019

Lettera aperta alla “Generazione Greta” di Piazza Armerina, e non solo.


A poche ore dalla manifestazione del 27 settembre che vedrà coinvolti anche gli studenti della nostra città, riteniamo doveroso rivolgere un appello alla cosiddetta Generazione Greta, a quei giovani che ormai da quasi un anno, in tutto il mondo, urlano ai potenti della terra che non c’è più tempo per salvare il pianeta.
E che se qualcosa si deve fare il momento è adesso.
Da 40 anni lottiamo per realizzare la nostra idea di ri-evoluzione: fermare la crisi climatica e le ecomafie, liberare il mare dai rifiuti e diffondere stili di vita sostenibili, proteggendo il territorio e chi lo vive.
E’ un impegno vecchio ma sempre giovane nello spirito ed oggi più attuale che mai.
Le manifestazioni di massa hanno lo scopo principale di far emergere un problema globale, di dare uno schiaffo in faccia a chi non sta a sentire ma quello che speriamo è che questo schiaffo lo possiate ricevere anche voi.
Siamo in piena emergenza climatica, il surriscaldamento globale sta creando danni irreversibili alterando il nostro ecosistema. Le condizioni di vita sulla Terra stanno cambiando con una rapidità enorme e tutto ciò è causato dal suo ospite principale: l’Uomo, cioè da noi. Alluvioni, inquinamento, consumo fuori misura di risorse naturali … tutto riconducibile ai cambiamenti climatici che sono causati da noi.
E’ arrivato il momento di cambiare, adesso, perché domani sarà troppo tardi.
Ma, se urliamo ai governi la nostra protesta chiedendo che si intervenga con urgenza, anche noi dobbiamo fare la nostra parte.
Ci aspettiamo di vedere, qui a Piazza Armerina da domani, cura e rispetto del bene comune, della nostra città che, è di tutti. Ci aspettiamo di vedere moltiplicate le iniziative di volontariato ambientale. Ci aspettiamo di assistere ad un uso oculato delle risorse naturali, ci aspettiamo che ogni studente ed ogni cittadino che prenderà parte alla manifestazione del 27 lo faccia perché consapevole che il pianeta grida di dolore e che va aiutato. Ci aspettiamo che nessun ragazzo venga deriso perché raccoglie da terra una cartaccia gettata da un compagno. In una parola ci aspettiamo RISPETTO per la città, il pianeta e per chi è attualmente ospite su questa terra. Il mondo della scuola ha un ruolo importantissimo in tutto ciò e ci aspettiamo pertanto che le scuole dichiarino, al loro interno, una specie di “emergenza climatica” mettendo in atto azioni di sostenibilità a 360°che possano “contaminare” positivamente tutti i giovani di questa città che devono diventare protagonisti del loro futuro.
Ci aspettiamo di poter pensare, tutti quanti insieme, che “un mondo migliore è possibile”.
Vogliamo sperare che per combattere i cambiamenti climatici il cambiamento dipenda da noi. Il clima sta cambiando! perchè noi no?

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